Per quanto candidato a ben più di una categoria ai Video Game Awards 2019 di ieri notte, Super Smash Bros. Ultimate è riuscito a portarsi a casa solo una statuetta: quella di miglior picchiaduro dell’anno. La premiazione è avvenuta prima ancora che Geoff Keighley facesse la sua apparizione sul palco, ma a ritirare la statuetta non è stato Masahiro Sakurai in persona, come ci si sarebbe potuto auspicare.
In sua vece è stato invece l’attuale presidente di Nintendo of America, Doug Bowser, ad avere l’onore, per quanto fugace sia stata la sua apparizione. Sarebbe stato un ottimo momento per fare un annuncio in più, ma sul fronte Nintendo la serata (nonostante le premesse) si è rivelata essere abbastanza un periodo di magra.
Il contesto
Quel che è certo è che la concorrenza, per quanto concerne “il genere delle legnate”, non ha mancato di essere agguerrita. I giochi contro i quali Smash ha dovuto vedersela non sono affatto giochi da poco: parliamo nello specifico di Mortal Kombat 11, Jump Force, Samurai Shodown e Dead Or Alive 6.
Al di là degli ultimi due, erano Mortal Kombat 11 e Jump Force i più probabili vincitori al di fuori di Smash. Nel caso di Mortal Kombat 11, si tratta del picchiaduro “classico” di più alto profilo dell’anno, tra un’enfasi sui contenuti maturi (con buona pace degli incubi dei suoi sviluppatori), meccaniche classiche e uno star power impeccabile per quanto riguarda i crossover.
Jump Force, dal canto suo, è invece probabilmente la controparte di Smash su altre console e rispecchia l’enciclopedia di Sakurai su diversi fronti: dopo che Jump Super Stars e Jump Ultimate Stars hanno donato ai Nintendo DS giapponesi “lo Smash Bros. dei manga”, il mega-crossover di Shonen Jump è stato portato da Bandai Namco anche in occidente su console Sony con J-Stars Victory VS; dopo l’uscita di Jump Force su console non-Nintendo, quest’ultimo è stato considerato la risposta a Smash sotto più di un punto di vista.
“Ogni nuvola ha i contorni argentati”
Un po’ un peccato che questa sia l’unica categoria in cui Super Smash Bros. Ultimate ha avuto modo di eccellere, specie a fronte della totale mancanza di annunci per quanto riguarda il quinto lottatore extra. Ma come nel riassunto nintendiano dei Game Awards da noi stilato, anche qui c’è una nota positiva: l’assenza di Masahiro Sakurai.
Se il direttore creativo di Super Smash Bros. Ultimate era assente alla cerimonia, il motivo può essere solo uno… era al lavoro come sempre. Non sappiamo quando arriverà un Nintendo Direct a fugare i nostri dubbi sul quinto nome, ma ora le chance di vedere presto un nuovo stream della Grande N sembrano farsi più solide che mai.