Il mondo dei videogiochi di corse è forse uno dei più variegati in assoluto: abbiamo simulatori molto realistici, abbiamo titoli che si focalizzano sul fattore realismo, come ad esempio la storica serie di Gran Turismo, o giochi che emulano il mondo delle corse professionistiche. Super Woden GP II non appartiene a nessuna di queste tre categorie ma, in verità, offre l’esperienza più tradizionale in rapporto al genere dei giochi di corsa.
Il titolo sviluppato da ViJuda ed edito da EastAsia Soft può infatti essere definito un titolo arcade “alla vecchia maniera” che, però, riesca ad essere appetibile anche per un pubblico tendenzialmente giovane come quello dell’utenza Nintendo Switch: andiamo a vedere insieme quali sono i contenuti che caratterizzano questo gioco.
L’esperienza semplice ma immediata offerta da Super Woden GP II
Partiamo col dire che Super Woden GP II, come viene annunciato nella primissima schermata che possiamo vedere dopo l’avvio, non possiede alcun diritto riguardo modelli di automobili e case automobilistiche: questo significa che tutte le vetture presenti nel titolo non esistono e non hanno corrispondenza nella vita reale.
Questa precisazione appare doverosa in quanto, proprio nelle primissime fasi di gioco, ci verrà chiesto di scegliere la nostra prima macchina facendo una selezione tra i concessionari dei vari paesi del mondo che hanno messo a disposizione le loro vetture per noi.
Ogni vettura, non pensate infatti che vi converrà rimanere ancorati alla prima che sceglierete, ha le sue peculiari caratteristiche non solo estetiche ma anche e soprattutto tecniche. Facciamo un breve punto sulle modalità di personalizzazione della macchina, che appaiono in fase di acquisto piuttosto ridotte, per passare ad un elemento fondamentale: le caratteristiche su strada del mezzo.
Sotto questo punto di vista ci riteniamo piuttosto soddisfatti: ogni vettura di Super Woden GP II è caratterizzata da alcune abilità che la rendono più o meno efficace in determinate situazioni. Ci sono ad esempio macchine che si muovono meglio fuori strada, altre che eccedono sull’asfalto, macchine che riescono ad assorbire meglio le “speronate” degli avversarie in corsa e molto altro. L’elemento certamente positivo è proprio che queste caratteristiche, riportate in sede di selezione del mezzo, hanno un effettivo riscontro nel corso della nostra gara.
Tra sfide contro gli amici e contro il tempo
Una volta acquistata la nostra prima vettura potremo partecipare ad una serie di modalità delle quali Super Woden GP II si compone: menzioniamo certamente una buona varietà tra queste ultime, soprattutto dato che, a causa di una struttura di gioco piuttosto “rigida”, inventarsi altro risultava davvero difficile.
In ogni caso, abbiamo la possibilità di optare per delle sfide contro il tempo, di correre una serie di Gran premi contro una spietata CPU, o di sfidare i nostri amici nelle gare in multiplayer locale. Seppur non manchino di una certa ripetitività, le modalità riescono a mantenere su un buon livello la longevità del gioco: al termine di ogni sfida otterremo delle monete che potremmo utilizzare per acquistare nuovi mezzi di trasporto nelle varie scuderie, così da permetterci di fare tempi sempre migliori e di battere più facilmente gli avversari di alto livello.
Passiamo ora a quello che è il vero e proprio fulcro di Super Woden GP II, il suo gameplay. Una normale partita di Super Woden GP II Si struttura attorno ad un circuito di piccole dimensioni, del quale possiamo vedere la mappa nella parte in alto a destra dello schermo, all’interno del quale dovremo effettuare uno o tre giri con la nostra vettura.
Utilizzando un sistema di visualizzazione in terza persona, appare subito evidente come il posizionamento e la telecamera non sostenga a dovere il giocatore: in molte occasioni, capire dove spostare la levetta del controller per effettuare una curva, soprattutto in un gioco dove anche il millimetro conta per quanto riguarda la derapata, risulta particolarmente difficile e poco intuitivo.
C’è però da dire che, in compenso, il titolo ci viene incontro non solo fornendoci una versione minimalista della mappa del circuito per comprendere al meglio i movimenti da compiere, ma anche nella zona centrale dello schermo, in prossimità di una curva di grandi o piccole dimensioni, il gioco ci avvertirà di conseguenza così da prepararci alla derapata.
Osservazioni dal punto di vista tecnico
Soffermandosi su quello che è il lato artistico del gioco osserviamo come questo sia fondamentalmente minimalista: concentrandoci in particolar modo su quello che è lo stile grafico, i tracciati, le auto, i menù e le icone sono immediatamente riconoscibili ma poveri di dettagli. Diciamo che una maggiore attenzione Il cura sotto questo aspetto avrebbe contribuito a creare l’atmosfera giusta.
Siamo rimasti piacevolmente colpiti, invece, di fronte alla colonna sonora: questa riesce ad incarnare perfettamente lo spirito arcade e adrenalinico del titolo, essendo in praticamente ogni sua traccia particolarmente azzeccata e inerente al contesto su schermo.
Seppur lontana dal contesto prettamente artistico, facciamo una precisazione anche per quanto riguarda la questione della lingua: Super Woden GP II è disponibile interamente in italiano ma osserviamo come i testi nella nostra lingua siano stati tradotti in maniera piuttosto superficiale diventando incomprensibili in più di un caso.