Sword and Fairy Inn 2 ci porta nuovamente nella simpatica e al tempo stesso complicata vita da gestore di una locanda, e lo fa immergendoci nell’affascinante mondo di Sword and Fairy, una longeva serie di RPG e action RPG che poco tempo fa ha visto l’arrivo del settimo capitolo anche nel nostro territorio (e qui puoi trovare la nostra recensione).
Quando si stravolge un mondo di gioco per creare una tipologia di tutt’altro genere si corrono sempre grande rischi, in primis quello di poter deludere la fan base affezionata al titolo originale, o quello di mescolare assieme troppe idee che alla fine non sanno di niente. Fortunatamente anche se non stiamo parlando di una perla nel genere, Sword and Fairy Inn 2 riesce a offrire un prodotto dignitoso che potrà rendere felici i fan della serie, così come potrebbe annoiare con alcune sue meccaniche ripetitive quanto automatiche.
Sword and Fairy Inn 2: una locanda da favola
Zhao Ling’er, Li Xiaoyao, Lin Yueru, Drunken Sword Immortal, Jing Tian, e Yun Tianhe sono solo alcuni dei famosi protagonisti della serie Sword and Fairy che ritroveremo nella locanda, anche se inizialmente seguiremo e controlleremo solo i primi due. A livello di trama, tutto ruoterà ovviamente sul cercare di far prosperare la nostra attività locandiera, e tra un turno e l’altro di servizio assisteremo a diversi siparietti e intermezzi con i nostri protagonisti.
Da questo punto di vista, considerato il cast “stellare” che Sword and Fairy Inn 2 ha a sua disposizione, il potenziale di creare qualcosa di più profondo era alla portata dello sviluppatore, ma per un titolo che punta ad essere un gestionale non si poteva chiedere molto, anche se rimane un po’ l’amaro in bocca, perché il gioco riesce a regalare qualche picco di trama interessante.
Il gioco si dividerà in due ambientazioni, ovvero la locanda e la cittadina, che arrivano a tre se consideriamo anche il nostro orto, strumento essenziale per coltivare ingredienti per i piatti da cucinare e offrire durante il servizio.
LocandAutomatica
Il fatto di dividere Sword and Fairy Inn 2 in tre rami di gameplay principali funziona bene e offre al giocatore ottimi diversivi per spezzare il ritmo di gioco. Quello che alla fine viene un po’ a mancare è la profondità di alcune sezioni. Partendo dal cuore del titolo, ovvero la nostra locanda, lo scopo ultimo sarà quello di accontentare più clienti possibili durante il nostro servizio. Per fare questo al meglio, prima dell’inizio di ogni turno dovremo gestire il menù disponibile in locanda e assegnare i vari protagonisti a incarichi specifici, come la cucina, la sala o l’accoglienza.
Ogni protagonista avrà i propri punti forti e debolezze, e questo porta al fatto che saranno più o meno efficienti in determinate posizioni lavorative. Purtroppo il lavoro vero e proprio nel turno della locanda diventerà presto monotono. Infatti nella quasi totalità dei casi basterà cliccare sul cliente in attesa per farlo accomodare al tavolo, il cuoco preparerà l’ordine richiesto e il cameriere lo servirà al tavolo.
L’astuzia in tutto questo sta nell’assegnare i ruoli giusti in base all’abilità e un po’ nello scegliere l’ordine con il quale servire i clienti, soprattutto nelle fasi avanzate quando il loro numero aumenterà notevolmente. Questa parte diverte ma presto diventerà quasi del tutto un automatismo.
Nella parte cittadina invece, come quasi tutti gli esponenti del genere insegnano, potremo colloquiare con i cittadini, raccogliere informazioni e materiali, nonché assistere ad eventi. Avanzando nel gioco ci sarà la possibilità di esplorare diverse regioni del mondo di Sword and Fairy, alla ricerca di nuove ricette e ingredienti rari.
Parlando di ingredienti, in Sword and Fairy Inn 2 dovremo anche prenderci cura del nostro orto e coltivare ingredienti, i quali successivamente verranno impiegati nella cucina della locanda.
Tecnicamente a Sword and Fairy Inn 2 non viene richiesto niente di speciale, e la grafica cartoonesca e colorata si sposa benissimo con la console Nintendo Switch e la sua portabilità. Il sonoro presenta un divertente e buon doppiaggio in lingua madre, mentre manca una qualsiasi localizzazione nella nostra lingua, con testi a schermo in inglese.
Il gameplay è il vero punto interrogativo, perché la roba da fare c’è, ma manca di profondità, fattore che rende difficile essere obiettivi su questo titolo, perché è uno di quei casi dove il suo successo dipende esclusivamente dallo stimolo che ha il giocatore nel giocarlo.