Take-Two Interactive è in possesso di varie software house e publisher come Rockstar Games o 2K, e ha reso noto che il suo bilancio per il Q2 del 2019 è stato positivo. È stata anche mostrata la finestra di lancio di The Outer Worlds per la console Nintendo Switch ed il CEO Strauss Zelnick ha dato degli indizi sui prossimi videogiochi in uscita.
“Take-Two ha, al momento, la più forte pipeline di sviluppo della sua storia, inclusi sequel dei nostri più grandi franchise così come nuove IP”.
Ma pare comunque che l’azienda stia vivendo un “momento positivo che si è protratto nel secondo quarto” ed è vero, visti i grandi titoli rilasciati: Borderlands 3, Red Dead Redemption 2 e NBA 2K20. Pare dunque che abbia le mani in pasta su diversi sequel e subito tornano alla mente videogiochi come: BioShock, Mafia, XCOM, senza dimenticare il grandissimo (a livello di vendite e non solo) Grand Theft Auto. Anche se sarà sicuramente interessante vedere quali nuove IP riusciranno a sfornare.
“Stiamo investendo attivamente in mercati emergenti, insieme a piattaforme e modelli di business, e siamo ben posizionati per capitalizzare in trend positivi nella nostra industria, così da generare margini di crescita ed espansione sul lungo termine”.
Quindi sembra che Take-Two Interactive abbia le idee chiare su cosa fare: produrre, cercando di sfruttare i franchise più famosi per far rimanere attive le community di determinati videogiochi e farne sviluppare altri per crearne di nuove. Così si creerebbe un ciclo in cui ci guadagnerebbero in tre: le software house, i videogiocatori e l’azienda stessa.
Perché sì, i videogiochi sono arte, ma così come le varie etichette discografiche o il mondo del cinema, sono anche una forma di business: il videogioco è il prodotto, e noi siamo i consumatori. Ma ciò non esclude la presenza di artisticità all’interno di titoli videoludici. Ricordiamolo.