Sviluppato e pubblicato da TopCog in sinergia con Ultimate Games, Tap Wizard 2 è un particolare mix di generi localizzabili in ARPG, twin-stick shooter automatico e idle ma, essenzialmente, è un auto battler nato su mobile. Dopo aver recensito la versione per Xbox Series, abbiamo testato l’ultima trasposizione del titolo su Nintendo Switch. Pronto a diventare un mago e a scoprire il nostro parere?
Tap Wizard 2 niente storia, solo azione magica
Tap Wizard 2 non vuole raccontare una storia ma focalizzarsi principalmente sull’aspetto ludico, per quanto scopriremo essere prevalentemente “inattivo”. Eppure, all’interno del titolo, non manca un contesto che va a motivare le nostre azioni. In breve, noi vestiremo i panni di uno dei maghi a disposizione con un solo compito ben preciso: difendere la Cronosfera.
Difesa, ahinoi, quasi impossibile. E infatti, in Tap Wizard 2 si morirà tanto e anche abbastanza velocemente. Ma, a salvare la situazione, è proprio la Cronosfera stessa che, alla morte del mago di turno, si attiva, riavvolgendo il tempo e offrendo al mago la possibilità di incamerare la conoscenza ottenuta nei precedenti scontri in modo da preparare e garantire una difesa gradualmente più efficace.
In poche parole, questa è la giustificazione perfetta per il loop ludico su cui si basa l’intera esperienza di Tap Wizard 2 che è traducibile in una sorta di scontro uno contro “cento” in un’area circoscritta e con sempre più potere magico a disposizione. Una meccanica che, neanche a dirlo, si sposa benissimo per partite mordi e fuggi, specialmente se in portabilità. Considerando la natura ibrida della console Nintendo, come se la sarà cavata Tap Wizard 2?
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Occasione in parte sprecata
Non bene. Ecco la risposta alla domanda con cui abbiamo concluso il paragrafo precedente. Purtroppo, Tap Wizard 2 non coglie le occasioni offerte dall’ibrida Nintendo ma anzi, manca in parte il bersaglio a causa di diverse problematiche tecniche che andremo ad approfondire a breve. Partendo dalle basi, Tap Wizard 2 è un auto battler in 2D con visuale isometrica.
Si tratta, nel dettaglio, di un auto battler che pone l’utente in una posizione prevalentemente passiva il che si traduce nel fatto che il mago di cui vestiremo i panni si muoverà e attaccherà in totale autonomia. Certo, possiamo provare a spostarne la direzione ma il risultato muterà poco. Il nostro scopo, infatti, non è quello di manovrare il mago ma di gestire tutto l’impianto strategico con relative risorse.
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In breve, dovremo selezionare man mano il giusto potenziamento a seconda dell’occasione, gestendo magie e rune e donando i giusti upgrade. Il tutto per una formazione d’attacco magica che possa garantire al nostro mago una buona durata sul campo di battaglia. Dobbiamo dire che c’è davvero tanta roba da scoprire e innumerevoli mix di elementi da provare: 25 rune e 12 totem contro 25 tipologie di nemici da affrontare.
Ancora una volta, il sistema semplicistico e automatico rendono il titolo palesemente consigliato per device mobile e qui si evidenzia il più grande errore di questa edizione: la versione portatile su Switch di Tap Wizard 2 è problematica. Possiamo sorvolare per l’interfaccia in miniatura a cui ci si può anche abituare ma la mancanza dei comandi touch ci ha sinceramente stupidi (un’occasione sprecata, appunto).
La loro assenza, infatti, va a complicare la velocità ludica del titolo che, ancorata a un puntatore non molto comodo, rallenta l’esperienza, soprattutto in portabilità. Un controsenso che porta l’edizione in dock a essere quella più consigliata per un’esperienza più “comoda” e pratica. Da segnalare anche la presenza di caricamenti (soprattutto a inizio partita) e qualche inspiegabile calo di frame rate.
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Grafica e sonoro
Graficamente parlando, lo stile minimal pixel di Tap Wizard 2 è accattivante e dona un impatto iniziale molto gradevole. Purtroppo, nel lungo termine, l’anonimato dell’opera e una certa ripetitività degli elementi su schermo, impoverisce il potenziale di base afflitto dalla natura a loop del titolo. Il sonoro è di buon livello ma soffre anche lui del loop ludico rischiando di diventare ripetitivo in breve tempo.
Infine, segnaliamo la sempre gradita presenza dei sottotitoli in lingua italiana, elemento utile per poter apprendere al meglio gli elementi da equipaggiare e/o potenziare nelle nostre innumerevoli run.