I titoli gestionali sono di tantissime tipologie: abbiamo gestionali di stampo militare, ma anche sportivi o più vicini a contesti moderni, quali la gestione di ospedali o musei (come visto nella serie Two Point). Tavern Keeper fa parte di questa categoria di videogiochi, ma riesce a farlo mescolando l’aspetto gestionale in un contesto che potrebbe ricordarci una campagna di Dungeons & Dragons.
Le premesse con cui apriamo la nostra valutazione della demo in versione Steam di questo interessante prodotto offrono ampio spazio all’immaginazione: siamo di fronte a un titolo strutturalmente molto semplice ma che, date alcune piccole ma interessanti trovate, potrebbe riuscire a stupire.
Un tuffo nel mondo di cavalieri e boccali
Nella demo di Tavern Keeper, tramite l’escamotage narrativo della “selezione del protagonista” scopriremo le meccaniche di base del gioco e vivremo una prima settimana da gestori di una taverna in una palude immersa in un simpatico mondo fantasy.
Gran parte di questa breve esperienza, della durata di circa un’ora, è caratterizzata dal suo tutorial: gli elementi di interesse sono tanti e, proprio per questo, abbiamo un narratore decisamente ironico e dalla battuta sempre pronta a guidarci in quelli che sono i principali aspetti del titolo.
Il nostro obiettivo, infatti, non è semplicemente quello di costruire la nostra taverna: a noi spetta il calcolo del budget per quanto riguarda l’acquisto di bevande da servire, le assunzioni, la scelta dei mobili e delle decorazioni da mettere nel locale per renderlo più accogliente.
Il mondo di Tavern Keeper è fatto di tante semplici regole
Per quanto riguarda il gameplay, sottolineiamo come quello di Tavern Keeper sia ricco di variabili da tenere d’occhio: alcuni aspetti potrebbero essere illustrati più nel dettaglio, anche se bisogna sottolineare che in fase di tutorial ogni azione per lui inedita viene spiegata da un breve video, ma, a causa dell’elevatissimo numero di menu e opzioni, non sempre sarà chiaro dove e come muoversi.
Sotto il profilo contenutistico, infatti, ci troviamo di fronte ad un’esperienza che, fin da questa versione di prova, dimostra di essere piuttosto importante. Abbiamo però da ridire per quanto riguarda un aspetto in particolare: la costruzione di nuove stanze. Nel corso del tutorial ci viene infatti chiesto di creare da zero un magazzino per il nostro locale, ma questa azione si rivela decisamente macchinosa e poco chiara: ci auguriamo che nel gioco finale questa modalità venga strutturata in maniera più guidata e dettagliata.
Uno stile che sa cosa comunicare
Per quanto concerne il comparto artistico, sottolineiamo la presenza di un filmato di apertura estremamente ben riuscito, con uno stile di animazione colorato e convincente. La grafica in game è estremamente semplice, con uno stile poligonale minimale ma bello da vedere.
Ogni dettaglio risulta essere curato e realizzato con attenzione, al fine di rendere l’esperienza più coinvolgente nonostante la mancanza di realismo nello stile grafico. Anche la colonna sonora ci è sembrata piuttosto soddisfacente, per cui pochi brani che abbiamo potuto sentire.
Facciamo un’ultima ma doverosa segnalazione per quanto riguarda i caricamenti: abbiamo provato il titolo su un PC portatile con Intel i7 riscontrando rallentamenti frequenti ma poco ingombranti e, soprattutto, una fase di avvio del gioco problematica, costellata da freeze ed errori di caricamento che ci hanno portato ad accedere al titolo solo dopo un buon numero di tentativi. Ci auguriamo ovviamente che ciò dipenda unicamente dal fatto che la versione di gioco a nostra disposizione sia lontana dall’essere quella definitiva.