Teamfight Tactics è l’autobattler ideato da Riot Games e ambientato nell’universo di League of Legends. Si tratta di un gioco in cui i diversi personaggi vengono posizionati su una scacchiera virtuale dal giocatore in maniera strategica; il posizionamento, unito alla sinergia tra i vari personaggi e gli equipaggiamenti, determina la vittoria o la sconfitta della formazione contro quella avversaria. La fase di combattimento è, per l’appunto, “automatica”, nel senso che non è richiesta l’interattività da parte del giocatore durante gli scontri.
Pubblicato nel 2019 in seguito all’enorme successo di Dota Auto Chess, è da sempre stato collegato a doppio filo con il gioco principale, League of Legends; eppure, con l’arrivo della quinta stagione “Reckoning”, Teamfight Tactics sta lentamente assumendo una propria identità e potrebbe presto staccarsi dal MOBA di Riot.
Teamfight Tactics: nel prossimo futuro potrebbe arrivare il launcher proprietario
È indubbio che il grande successo di Teamfight Tactics, l’autobattler di Riot Games, derivi dal fatto che è tratto da – e ambientato nell’universo di – League of Legends. Ma ad oggi, ad oltre due anni dalla sua pubblicazione e giunto ormai alla quinta stagione, sta cominciando a crearsi una community legata esclusivamente a TFT. Per questo Riot sta lentamente pianificando delle strategie che potrebbero consentire al titolo di staccarsi completamente da LoL in futuro.
Un primo passo per l’indipendenza dell’autobattler sarebbe sicuramente quella di separarlo fisicamente dal suo padre videoludico, dotandolo di un launcher proprietario. E pare che questa soluzione sia tra le opzioni di Riot Games.
Winston Baker, il product owner di TFT, in un’intervista rilasciata ai colleghi di PC Gamer, ha dichiarato che l’opzione di un launcher proprietario potrebbe essere ideale nel momento in cui questa sarebbe la soluzione migliore per i giocatori:
“Quando abbiamo lanciato TFT, il modo più immediato per renderlo fruibile era quello di sfruttare il client di LoL, dal momento che ci avrebbe apportato diversi benefici. Credo che, man mano che il titolo cresce e sviluppa una propria identità, potremmo separare i due titoli. Il tutto dipende sostanzialmente da quanto investiamo in TFT e ciò è determinato da quanto la community è interessata al gioco.“.
Chiaramente questa operazione riguarderebbe solamente la versione PC, dal momento che la versione mobile esiste già come applicazione indipendente.