Il primo approccio a Technotopia può dare l’idea di un semplice gestionale, ma basta averci a che fare per qualche minuto per capire che non è affatto così. Sviluppato da Yustas e pubblicato da Alawar, si distingue per essere decisamente un titolo ambizioso che fonde strategia, gestione e narrazione interattiva. Nei panni di Iris, un’intelligenza artificiale programmata per progettare e governare una città in un contesto futuristico, ci troveremo a essere coinvolti in una sfida strategica e intellettuale, trovandoci a riflettere su come creare una società ideale in un mondo frammentato. E no, non stiamo parlando di un qualunque gestionale.
Un mondo futuristico in equilibrio precario
In Technotopia siamo nel pieno di una realtà futuristica in cui conflitti sociali e divisioni economiche minacciano la stabilità dell’ultima grande città rimasta. Sin da subito assumiamo il ruolo di Iris, un’intelligenza artificiale avanzata, progettata per guidare la città verso la pace e la prosperità. Il nostro obiettivo non è solo quello di espandere e sviluppare la metropoli, ma di farlo bilanciando le esigenze di quattro fazioni sociali ben distinte: i capitalisti, gli aristocratici, i politici e il popolo comune. Ogni fazione rappresenta un diverso gruppo di interessi, con priorità e valori troppo spesso in contrasto tra loro.
La vera sfida di Technotopia sta nell’equilibrio di queste fazioni. Ogni decisione presa, ogni nuovo edificio costruito, influenza le risorse disponibili e la coesione sociale della città. Se vogliamo evitare il collasso sociale, dovremo attentamente scegliere quali richieste soddisfare e quali ignorare, sapendo che non potremo mai accontentare tutti, proprio come nella vita reale.
Con ogni settimana in-game, rappresentata da una barra in alto che si riempie a ogni azione compiuta, ci viene presentato un report che mostra come le nostre decisioni hanno impattato sulle risorse e i rapporti di forza tra le fazioni. Se uno dei parametri principali scende sotto il livello minimo, è game over e dovremo ricominciare con nuove risorse e carte, andando però avanti nella storia e con una maggiore consapevolezza sulle strategie da adottare.
Durante il gioco, Iris interagisce con i rappresentanti delle diverse fazioni, ognuno con una personalità distinta e un ruolo ben preciso nella storia. Questi personaggi non solo ci aiutano a capire meglio le priorità delle rispettive fazioni, ma ci introducono anche a dilemmi morali e sociali, rendendo ogni decisione una scelta carica di conseguenze. Inoltre, nel corso della nostra espansione urbana, potremo sbloccare nuove aree da rendere abitabili e incontrare personaggi aggiuntivi, che ci offriranno ulteriori sfide e opportunità per influenzare il destino della città.
Ecco, una piccola nota dolente potrebbe essere, per alcuni, il fatto che il gioco sia esclusivamente in inglese. Nella parte dei dialoghi scritti alcuni dettagli potrebbero non essere ben compresi se non si conosce bene la lingua, in quanto per ora manca il supporto all’interfaccia in italiano.
Gameplay: una sfida tra strategia e gestione delle risorse
Il gameplay di Technotopia si distingue per l’uso innovativo che viene fatto delle carte, che rappresentano edifici e altre strutture utili allo sviluppo della città. A ogni turno abbiamo tre carte che ci offrono diverse opzioni di costruzione, ognuna con un costo specifico in termini di risorse. Le risorse principali sono quattro, in linea con le fazioni sociali, e per progredire nel gioco dovremo essere abili a gestirle senza mai scendere sotto i livelli minimi richiesti entro la fine della settimana. Le carte non sono solo un mezzo per espandere la città: rappresentano il fulcro delle decisioni strategiche, che avranno un impatto diretto sul bilancio delle risorse e sui rapporti tra le fazioni.
Una particolarità del gioco, che per molti sbadati è sicuramente frustrante, è che ogni carta posizionata rappresenta una scelta definitiva: una volta selezionato e piazzato un edificio, non sarà possibile tornare indietro. Questo dettaglio aggiunge un livello di complessità, obbligandoci a considerare ogni mossa con attenzione e a pianificare in anticipo, e soprattutto a non missclickare…
Technotopia richiede indubbiamente un approccio tattico, quasi da puzzle, in cui dobbiamo valutare come ogni edificio influenzerà le risorse a disposizione e il morale della popolazione. Dopo ogni “game over” riceveremo un report delle nostre azioni, creato per aiutarci a migliorare le nostre strategie per i tentativi successivi. Questa struttura basata su tentativi è sicuramente coinvolgente, e ben presto ci si ritrova a voler perfezionare continuamente le proprie tattiche di gioco.
Un altro aspetto interessante del gameplay è la narrazione che si sviluppa attorno alla nostra gestione. Ogni volta che sbloccheremo nuove aree o costruiremo in una certa direzione, appariranno sulla griglia personaggi con i quali interagire. Questi personaggi, oltre a far progredire la storia, ci offriranno obiettivi specifici che rendono il gameplay ancora più coinvolgente, come la richiesta di particolari edifici o il raggiungimento di determinati livelli di risorse. Ogni turno quindi, non è solo un semplice avanzamento verso la “città ideale”, ma una continua sfida per equilibrare i diversi obiettivi in conflitto.
Grafica e sonoro: pura atmosfera Retro-Futuristica
Visivamente Technotopia si presenta con un’estetica retro-futuristica che cattura immediatamente l’occhio. I menu e le interfacce ci ricordano i display degli anni ’80, combinati con elementi futuristici che danno alla città un fascino unico e riconoscibile.
Ogni elemento grafico, dalle animazioni ai colori, è progettato per richiamare questa particolare atmosfera, facendoci immergere completamente in un mondo che sembra attingere tanto dal passato quanto da un futuro distopico. Le animazioni, pur semplici, sono coerenti con lo stile scelto, mantenendo una qualità visiva che si adatta perfettamente al contesto.
Il comparto sonoro è stato studiato con attenzione per accompagnare l’esperienza di gioco senza mai sovrastarla. La colonna sonora ha tonalità pacate ma ben contestualizzate, melodie di sottofondo che ogni tanto ci ricordano con un paio di note di Sax che ci sono e sono lì, e che rispecchiano lo spirito riflessivo del gameplay. Già la musica che accompagna il menu principale si distingue, introducendo perfettamente nel mondo di Technotopia. Durante la partita, la musica è presente senza essere invadente contribuendo a creare un’atmosfera di sospensione e riflessione, e la particolarità è che la musica non si interrompe mai: è un flusso continuo tra menù principale, partita, e resoconto alla fine della partita.
Non sono presenti dialoghi parlati e, sinceramente, non se ne sente la necessità, anzi. Probabilmente un doppiaggio avrebbe reso il tutto un po’ caotico, rompendo l’atmosfera creata dalla colonna sonora.
Gli effetti sonori invece, sono essenziali ma molto ben calibrati: ogni azione, dall’attivazione di una carta alla costruzione di un edificio, è accompagnata da suoni distinti ma mai fastidiosi. Questo approccio minimalista e funzionale permette di concentrarsi sulle decisioni strategiche senza distrazioni inutili, garantendo una fluidità che si adatta alla natura strategica e gestionale del gioco.
Technotopia, per quanto un po’ poco chiacchierato, incarna sicuramente un’esperienza stimolante per chi apprezza i titoli che prevedono pianificazione strategica e attenzione alle dinamiche sociali. La combinazione del sistema di costruzione basato su carte, una narrazione profonda che inizialmente sembra marginale (ma poi si rivela essere il fulcro del gioco) e un design accurato rendono Technotopia un titolo che non solo intrattiene, ma porta a ragionare non poco su come bilanciare esigenze contrastanti in una società ideale.
Nonostante il titolo sia caratterizzato da una curva di apprendimento piuttosto impegnativa, una volta comprese le dinamiche risulta estremamente gratificante e capace di offrire sfide continue.
Technotopia è sicuramente consigliato a tutti gli appassionati di gestionali strategici, ma anche a chi è interessato a esplorare un mondo dove tecnologia, etica e politica si intrecciano, offrendo un’esperienza di gioco unica e profonda. È disponibile su Steam a 4,99€, un prezzo davvero contenuto per quello che può offrire a livello di costruzione e intrattenimento.