Tell Me Why, annunciato l’anno scorso e visto durante l’ultimo Xbox Games Showcase, ha finalmente una data di uscita. Uno dei punti interrogativi del titolo, però, concerne uno dei protagonisti. Il team di sviluppo DontNod ha rilasciato una FAQ che risponde a molte delle più comuni, ed importanti, domande in merito a uno dei due gemelli che vedremo nel gioco. Trattasi di Tyler, un uomo transgender. Prima di addentrarci ulteriormente, va detto che questi dettagli sulla storia e sui suoi personaggi portano con sé una cospicua allerta spoiler: se non ne vuoi, dovrai farti bastare il titolo.
Essere sé stessi, senza clicker
Lo studio conferma che il protagonista di Tell Me Why non verrà forzatamente chiamato con il nome di battesimo, e che verrà trattato con rispetto dalla narrativa e dalla maggior parte dei comprimari. L’unica eccezione sono alcuni familiari che lo conoscevano sin da bambino. Una delle domande in particolare riguarda il motivo del cambio di sesso. Non è dovuto a traumi infantili: “L’idea che essere transgender venga da un trauma è uno stereotipo del tutto privo di fondamento, e che non gioca alcun ruolo nella storia di Tyler.”, avverte preventivamente DontNod.
Finali brutti mai, in Tell Me Why
Un’altra domanda concerne i possibili finali del gioco, ma la risposta di DontNod è categorica: “Ognuno dei finali di Tell Me Why includerà un futuro ottimistico per Tyler. Ciò che potrebbe cambiare in base alle scelte del giocatore sarà il rapporto di Tyler on la sorella gemella Alyson, dove i suoi viaggi lo porteranno dopo gli eventi del gioco, e molto altro. Proprio perché molte trame mainstream optano per il dolore e il trauma con personaggi transgender, era imperativo che noi raccontassimo una storia più diversa e multidimensionale con Tyler.”
Il primo capitolo di Tell Me Why è previsto per il 27 agosto e racconta la storia di due gemelli che si rincontrano dieci anni dopo la morte della madre. Una volta tornati alla loro casa d’infanzia nell’Alaska rurale, i gemelli Ronan capiscono che il loro passato condiviso non è come lo ricordano.