Grazie a Humble Bundle, sia io che il nostro Francesco Crispino su Twitch abbiamo avuto modo di provare un alpha test di Temtem, che si è tenuto dal 6 al 9 gennaio. Se inizialmente il gioco mi sembrava letteralmente un insignificante indie che voleva porsi come uno spudorato clone di Pokémon senza arte ne parte, ammetto di essermi ricreduto nei cinque minuti successivi al lancio di gioco. Certo, Temtem propone un incipit narrativo vergognosamente simile al classico canovaccio di partenza già visto e rivisto nei lavori di Game Freak: si parte sempre dalla propria camera, la mamma che ci ricorda l’incontro con il solito professore di turno e la fatidica scelta fra tre creature diverse.
Quest’inizio a mio avviso da un impressione profondamente sbagliata di Temtem. Nonostante questa partenza racconti sostanzialmente il contrario, Temtem ha un anima tutta sua. Il concept è chiaramente quello del brand più redditizio di Nintendo, ma le sue originali declinazioni delle varie meccaniche di gioco lo rendono un gioco meritevole di parecchia attenzione. In quest’anteprima ti porto ben quattro ragioni per cui dovresti avere hype per l’uscita di Temtem e tenere gli occhi aperti sulle nostre pagine per la recensione del gioco!
Graficamente sorprendente
Veniamo al primo aspetto che salta letteralmente all’occhio, quello estetico. Già qui per quanto riguarda l’editor di creazione del personaggio, l’alpha si presenta ben fornita di opzioni per personalizzare il proprio avatar, nella speranza di vedere qualche aggiunta in più nella versione finale.
Come puoi vedere anche dallo screen, nonostante una coloratissima e piacevolissima grafica quasi Low Poly, il gioco riesce a restituire al giocatore la sensazione che l’aspetto estetico sia molto dettagliato e curato. Per fare un doveroso confronto con il genitore spirituale, anche le aree di combattimento sono estremamente piacevoli da vedere e piuttosto curate, un dettaglio in cui l’ultimo Pokémon Spada e Scudo si è rivelato piuttosto manchevole.
Anche i mostri sono curatissimi nei dettagli, seppur talvolta troppo simili agli animali a cui prendono ispirazione. A compensare a una (per fortuna rara) mancanza di originalità nel design delle creature, c’è da fare un plauso ai ragazzi di CremaGames per una questione particolare. Ti lascio intanto qui sotto un immagine per prepararti a ciò che ti voglio illustrare.
Noti qualcosa? La maggior parte delle creature di Temtem potrà evolversi, così come abbiamo largamente già visto in Pokémon. Un particolare che ho notato (e sicuramente da riconfermare dopo aver terminato il gioco nella sua versione definitiva) è che le linee evolutive sono molto coerenti con lo stadio base delle creature. Il termine evoluzione in Temtem mi sembra ben più appropriato rispetto a quanto si vede in Pokémon. Certo, nulla da dire riguardo i bellissimi design dei Pocket Monsters che io stesso ho amato e amo alla follia, ma talvolta gli stadi evolutivi si discostano in maniera piuttosto visibile dalle forme precedenti, come se talvolta ne mancasse una in mezzo. In Temtem, la sensazione è che i nostri compagni “evolvano” nel vero e proprio senso della parola, piuttosto che trasformarsi in qualcosa di totalmente diverso.
Un difetto estetico che ho notato, purtroppo, è l’anonimato di cui soffrono quelli che dovrebbero essere edifici cruciali. Non basta di certo un solo design per ognuno, e neppure un misero cartello al solo riconoscimento degli edifici. Questa è una delle pecche che mi aspetto di non vedere nella release finale del gioco.
Lotte in doppio
Come i più navigati della scena competitiva Pokémon sapranno, le lotte in doppio sono immensamente più stimolanti e strategiche rispetto a quelle che vedono l’utilizzo di una singola creatura per volta. Libero da qualsiasi catena della tradizione, Temtem propone fin dal ricevimento del secondo compagno d’avventura le lotte in doppio. Su Youtube è già possibile trovare avvincenti combattimenti fra giocatori, e vista l’impostazione di lotte in doppio fin dal singleplayer, da Temtem mi aspetto incontri profondamente stimolanti anche nella campagna di gioco, in modo che il gioco proponga un minimo di sfida e di vera strategia anche per chi non ama giocare in multiplayer.
Multiplayer
A proposito del multiplayer, in Temtem la funzione online non è sicuramente fondamentale ai fini del gioco, ma posso affermare con sicurezza che per la prima volta in un titolo di questo genere la componente sociale è stata introdotta in maniera impeccabile (impeccabile per questa prima impressione, chiaramente).
Anche qualora questo multiplayer presentasse dei difetti, rimane una dato di fatto che Temtem introduca la componente online che molti ipotizzavano avremmo visto nelle terre selvagge di Pokémon Spada e Scudo. Solo che piuttosto che limitata in una sola zona, potremo vedere altri giocatori online per tutta la mappa di gioco. Inoltre potremo interfacciarci con ogni giocatore nelle nostre vicinanze, per sfidarli, chiacchierarci o farci squadra assieme. Il tutto gestito da una semplicità dei menù che rende addirittura più piacevoli le interazioni con gli altri giocatori.
Non è un esclusiva
La cosa che farà piacere ai più è che al contrario di Pokémon (è l’ultimo paragone, giuro!), non servirà acquistare una piattaforma Nintendo per poter usufruire di Temtem. Come se non bastasse, CremaGames prevede di introdurre sia il cross play che il cross save, anche se purtroppo nulla è ancora confermato in quanto alcune questioni sono al di fuori del loro potere decisionale, e sono in mano al publisher e alle piattaforme in cui arriverà il gioco. Le dichiarazioni dello sviluppatore però fanno ben sperare:
Ci piacerebbe avere cross-play e cross-save per Temtem ed è nei nostri piani. Dobbiamo ancora parlare con i principali proprietari di piattaforme per vedere se è possibile farlo come vogliamo.