Era il 1991 quando per Amiga, MS-Dos e Atari ST la casa di sviluppo Kron Simulation Software sviluppò la prima versione di The Manager un videogioco manageriale a sfondo calcistico, da allora si susseguirono svariati videogiochi simili, tanto per citarne uno conosciutissimo PC Calcio, che ci permettevano di essere allenatore e dirigente di una società calcistica con l’obiettivo di scalare la classifica e vincere tornei.
Ad ogni modo mai nessuno aveva applicato la stessa meccanica di gioco al tennis fino ad oggi e a farlo ci hanno pensato i francesi di Rebound Capital Games pubblicando Tennis Manager 2021, il manageriale dedicato a questo sport uscito il 7 settembre 2021 su Steam da me provato, che vedremo quest’oggi.
La software house sopra citata ci promette un’immersione totale nel mondo del tennis offrendoci la possibilità di partecipare ad oltre 2.000 tornei con la presenza di 5.000 giocatori pronti ad entrare nella tua “tennis academy”, potrai infatti prendere le redini di un’accademia già esistente o crearne una di tuo pugno migliorandola a tuo piacere con campi da tennis e altre migliorie con cui attrarre nuovi giocatori di talento o membri dello staff.
Non è finita qui perché dovrai anche gestire le tue finanze, creare una squadra di tennisti, allenarli, e farli partecipare ai vari tornei con l’intento di scalare la vetta delle classifiche, in ciò influiranno anche le tue doti da oratore che potrai mettere in campo rivolgendoti al tuo giocatore prima delle partite o rispondendo ad alcune interviste.
Per farla breve questo videogioco di Rebound Capital Games promette di essere non solo il primo manageriale che tratta di codesto sport ma anche un titolo completo a 360 gradi che ci impegnerà in tutte le attività manageriali e non che ruotano intorno al mondo del tennis.
Tennis Manager 2021, promesse mantenute?
Non appena lanciato il gioco ci renderemo subito conto di alcune cose ad esempio di un menù leggermente scarno e anonimo per quanto riguarda il gioco in se e carente di alcune opzioni grafiche dedicate anche se essendo un gioco manageriale non ne sentiremo più di tanto la mancanza.
Una mancanza e questa abbastanza grave riguarda il comparto audio poiché non ci sarà nessuna musica di sottofondo o di accompagnamento quando ci ritroveremo nei vari meandri dei menu di gestione della nostra accademia, assolutamente il nulla musicale anche se ringraziando il Dio dei videogame è presente almeno un comparto sonoro riguardo gli effetti audio delle partite.
Questa è ahimè una carenza pesantissima, essendo il gioco composto perlopiù da vari smanettamenti di stampo manageriale il non esserci alcuna colonna sonora nei menù rende il gioco purtroppo piatto e noioso ma niente che non si possa risolvere mettendo su una playlist nel lettore multimediale di Windows.
Andando a documentarmi sulla software house Rebound Capital Games ho trovato notizie riguardo una versione Android free to play proprio di Tennis Manager 2021 ed ho voluto dare un’occhiata anche a quella versione per capire cosa ci fosse di diverso, li sono stato subito accolto da una colonna sonora sempre persistente che mi ha reso meno triste e solo.
La versione Steam sembra molto meno curata della sua controparte Android anche se è più vasta in quanto ad opzioni manageriali e più complessa, nonché abbiamo una gestione dei menù più confusionaria e la possibilità di vedere la partita in 3D ma potevamo tranquillamente farne a meno e ti spiegherò subito le ragioni.
I modelli dei tennisti sono qualcosa di grezzo sia per quanto riguarda l’aspetto visivo sia per quello che riguarda le animazioni, brutte, legnose, e a volte anche tagliate con un’accetta, ad esempio quando commetteremo un fallo i giocatori saranno “teletrasportati” al centro del campo pronti per la successiva battuta qualcosa che tecnicamente parlando rende il gioco “vecchio a vedersi”.
A volte questo “reset” delle animazioni sarà così veloce e repentino che ci sarà anche quasi impossibile comprendere cosa sia successo, e non va meglio riguardo l’animazione della battuta con la palla che non segue ne i movimenti del braccio quando viene lanciata in aria ne l’animazione del contatto con la racchetta.
Come se non bastasse inizialmente avremo anche una certa difficoltà a comprendere la schermata della partita in tempo reale e l’utilità di alcune icone o tasti presenti a schermo, nelle prime partite persino capire quale sia il nostro assistito richiederà qualche secondo in più.
E’ chiaro che osservare tali problematiche su un gioco manageriale è quasi del tutto irrilevante poiché ai fini del gioco la questione grafica è secondaria, tuttavia è anche giusto evidenziare tali problematiche tecniche.
Rebound Capital Games, un’opera buona a metà
Tralasciando le problematiche relative alla mancanza di qualsivoglia colonna sonora ad accompagnarci e tralasciando il comparto grafico su cui è meglio stendere un velo pietoso per il resto questo videogioco non è malaccio in termini di “managerialità”, le possibilità a nostro favore saranno molteplici.
Dovremo per l’appunto ad ogni partita decidere la tattica che il nostro futuro campione (o campionessa) del tennis dovrà adottare per sconfiggere il suo avversario e vi assicuro che in questo il gioco è più che vasto e anche molto divertente.
In questo contesto ci perderemo totalmente, dalla tattica da adottare alla prima battuta o alla seconda dell’avversario, dalla tattica generale in partita alla posizione preferita dove stazionare maggiormente fino alla scelta della zona preferita ove lanciare la palla in risposta, insomma avremo la possibilità di decidere ogni singolo passo o comportamento della nostra Jenny (cit. Jenny la tennista).
Se e quanto ciò influirà davvero sull’andamento della partita non è quantificabile, ad esempio in alcune partite ho suggerito al mio giocatore di stare più sottorete e lui se n’è sbattuto continuando a giocare da fondocampo, della serie “ho capito ma faccio come mi pare”, anche la fase “motivazionale” è da osservare meglio.
A volte mi è capitato che rivolgendomi ai miei tennisti, sia prima di un match nello spogliatoio sia mentre erano in partita, mi è sembrato che reagissero con “stati d’animo random” e non in stretta correlazione alle frasi da me utilizzate in quel contesto.
Resta comunque difficile comprendere nel concreto quanto di tutto ciò influisca sul morale e sulla performance in partita del nostro “campione”, a volte ho scelto frasi ad effetto mentre altre volte frasi totalmente a caso e il risultato non è cambiato affatto, si ha l’impressione che sia stata più un’aggiunta per far immedesimare il giocatore invece che qualcosa di concreto ai fini tecnici del gioco.
A volte mi è capitato che seppur i miei tennisti erano gasati o sicuri di se con un basso livello di stress perdessero ugualmente le partite per 6 a 1 anche in frangenti in cui, come il gioco stesso richiederebbe, io abbia letto attentamente la tecnica dell’avversario e i suoi punti deboli scegliendo di contro una tecnica atta a metterlo in difficoltà.
In conclusione
Non me la sento di bocciare totalmente questo Tennis Manager 2021 di Rebound Capital Games anche con le sue carenze tecniche e il suo mutismo in game quando ci troveremo nei menù resta comunque apprezzabile quantomeno lo sforzo della software house di dedicarsi ad un manageriale incentrato su uno sport purtroppo messo in secondo piano (specialmente nel nostro paese) dal calcio.
Non è un titolo che trasmette completezza e spero nell’arrivo di patch correttive utili a migliorare l’esperienza di gioco, la prima è l’aggiunta di una colonna sonora nei menù, resta tuttavia un titolo che raggiunge la sufficienza ma che non consiglio a chi non è veramente appassionato del mondo del tennis, se lo sei questo gioco fa decisamente per te.
Se sei appassionato di tennis ti invito anche a leggere la nostra recensione di Tennis World Tour 2 in uscita anche prossimamente su next-gen come da noi indicato in questo articolo.