The Ascent mi è recentemente capitato tra le mani e dopo moltissimo tempo passato con in mano il controller, mi sento finalmente pronto a sviscerare ogni singolo aspetto del titolo per te! Stiamo parlando di un GdR sparatutto d’azione in pieno stile cyberpunk che potrà essere giocato sia da soli che in co-op, online o in locale con chiunque tu voglia.
Gli elementi GdR ci sono tutti e l’azione all’insegna del sangue non manca, persino l’ambientazione cyberpunk è onnipresente all’interno del gioco. Perciò la domanda sorge spontanea: si tratterà di un prodotto valido? Oppure c’è tanto fumo ma niente arrosto? Non ti resta che rimanere qui con me per scoprirlo!
The Ascent, un titolo dal grande potenziale!
Prima d’iniziare a parlare del gioco in sé, è importante a mio parere sottolineare in che genere di ambientazione ci ritroveremo. Potresti essere poco avezzo al mondo cyberpunk, si tratta infatti di un genere molto particolare che vede le grandi nazioni andare in crisi e collassare, diventando di conseguenza molto più deboli e divise, perdendo infine la loro efficacia nel contrastare il dominio di una manciata di multinazionali!
Il mondo cyberpunk meriterebbe ovviamente un approfondimento molto più corposo di quanto appena accennato, ma non è questa la sede giusta per parlarne!
Alla luce di questa premessa, sicuramente ti sarà più chiaro quello che sto per dirti: in The Ascent, la compagnia che prende il nome del gioco e possiede l’intera metropoli e anche buona parte dei suoi abitanti fallisce per misteriose ragioni, facendo così scoppiare il caos. Spetterà a te mettere ordine, armato di fucile e buone intenzioni!
Ottime premesse ma…
Le premesse che ti ho appena descritto ti assicuro che sono ottime. In the Ascent fin dai primi minuti di gioco ti renderai conto di essere in un mondo futuristico e distopico che difficilmente si può accettare. La legge del più forte è perennemente in vigore e tra creature di ogni tipo è un attimo finire sottoterra. Insomma, lo ripeto: un contorno ben realizzato e che mi ha fatto rimanere di stucco per quanto è fedele allo stile cyberpunk che da sempre ammiro, c’è però un ma!
Se l’atmosfera all’interno di The Ascent è sicuramente ben riuscita, il gioco si perde però nei dettagli. La trama che già di per se non vanta un grandissimo numero di ore di gioco, aggirandosi intorno alle 20 se la prendiamo con calma, pecca di profondità.
Sicuramente se dovessi attribuire delle colpe, la prima sarebbe senza dubbio un protagonista muto e passivo che mi ha accompagnato per tutta la mia avventura senza spiccicare mezza emozione o parola, la seconda colpa è probabilmente di missioni troppo legnosette che richiedono solamente di andare da un punto A un punto B senza lasciare colpire in alcun modo il cuore del giocatore.
Peccato, generare un’atmosfera del genere e non sfruttarla a pieno è come dare vita a un bellissimo sfondo e non arricchirlo con un altrettanto bel primo piano!
Non mancano le missioni secondarie!
Prima di parlare del gameplay, vorrei però rassicurarti sul fatto che è possibile incrementare non di poco la durata di The Ascent, dedicandosi alle missioni secondarie. The Ascent dispone di una vasta gamma di compiti opzionali che verranno sbloccati mano a mano che proseguirai nella tua avventura.
La gestione di queste quest risulta molto comoda grazie a un menu che ti permetterà di poterle anche completare in un secondo momento! Anche qui si poteva fare di più a livello di narrativa, ma sono forse queste missioni che ti permetteranno di vivere ancora più a fondo l’esperienza che il gioco offre, facendoti esplorare interessanti luoghi della metropoli e mettendoti in contatto con strani personaggi di ogni tipo!
Un gameplay tra alti e bassi!
The Ascent ti metterà nelle condizioni di sparare a qualcosa o a qualcuno fin dai primi secondi di gioco, quando verrai richiamato a svolgere un importante compito di “pulizia” dal tuo capo. Il sistema di combattimento, non te lo voglio in nessun modo nascondere, è molto facile da padroneggiare! Banalmente avrai a disposizione un tasto per sparare, un tasto per eseguire una schivata e un tasto per accovacciarti.
Potrai equipaggiare fino a due armi per volta che potranno essere alternate con la pressione di triangolo. Sarà infine presente un attacco che cambierà in base al tipo di potenziamento che ti sarai applicato e che all’inizio si concretizzerà in un semplice pugno di tipo energetico.
Muovendoti e gestendo la mira con i due analogici, avrai molto da sudare e sicuramente ti sentirai più che appagato nell’eseguire vere e proprie stragi alternando le armi e sbloccandone sempre di nuove e potenti.
Sarà anche possibile usufruire dei ripari accucciandosi e mirando verso l’alto con la pressione di un ulteriore tasto. Al di là del sistema di controlli però, non bisogna dimenticarsi che stiamo parlando di un GdR e di conseguenza The Ascent mette a dispozione un sistema di livelli e di abilità che deve essere saggiamente studiato e gestito se si vuole diventare una macchina da uccidere.
I nemici presenteranno un loro livello e lanciarsi a capofitto nell’azione senza tenerne conto significherà morire e reiniziare da zero!
Diventa un cacciatore di taglie!
Durante le tue scorribande nel mondo di The Ascent ti capiterà di imbatterti in speciali nemici che avranno sulla loro testa delle taglie. Non si tratta di avversari comuni, in quanto avranno dei buff non di poco conto che potrebbero anche metterti in ginocchio se non adeguatamente preparato. Sicuramente riuscire a ucciderli e raccogliere prove sulle loro azioni criminali, ti consentirà di guadagnare una cospicua sommetta.
Questa meccanica mi ha molto colpito e dona un tocco di freschezza al gioco, senza contare che dare la caccia a questi individui è essenziale per permetterti armamenti in grado di garantire la tua sopravvivenza!
Tanta, tanta varietà e personalizzazione!
In The Ascent ci sono moltissimi tipi di negozi, in cui potrai per esempio acquistare armi o vestiti, riscuotere taglie, ripersonalizzare da zero il tuo personaggio oppure perfino applicargli nuove modifiche cibernetiche, resettando anche i punti esperienza (ricorda però che ti costerà molti soldi se deciderai di farlo). Questo è sicuramente un fattore di cui tenere conto in un GdR dove i punti esperienza sono tutto per dare vita alla build perfetta.
Il mondo offerto dagli sviluppatori cattura, i luoghi da visitare sono tanti e le cose da sbloccare ancora di più! Ovviamente, inutile anche solo precisarlo, potrai vendere oggetti e persino potenziarli.
Degli hud bruttarelli!
In un gioco come The Ascent è importante sapersi orientare, riuscire a navigare perfettamente nei menu e soprattutto non avere mille mila parametri inutili di cui preoccuparsi. Personalmente ho trovato l’hud di gioco parecchio grezzo sotto alcuni punti di vista, partendo dalla minimappa che si limita a segnare le icone degli oggetti (spesso non centrati) senza degnarsi di contornare le strade.
Per non parlare della mappa di gioco poi che è un ammasso di indicatori e punti che difficilmente ti permetterà di capirci qualcosa senza spendere qualche minuto a orientarti. Sicuramente si poteva fare qualcosa in più per inserire una mappa chiara e diretta.
Se però mappa e minimappa non sono un grosso problema, in quanto il viaggio rapido molte volte farà da padrone e il sistema di guida verso gli obiettivi è sempre chiaro, purtroppo i vari menu sono un po’ troppo scarni. La gestione dei punti per esempio, non richiede la conferma prima di assegnare un punto a una caratteristica, di conseguenza potrebbe capitare dalla fretta di sbagliare l’assegnamento.
Poi alcuni item presentano davvero tantissime statistiche che a volte mi hanno generato confusione. Capisco di essere davanti a un GdR, però forse ci sono troppi elementi di cui tenere conto!
Il viaggio rapido salva vita!
Se nelle prime fasi di The Ascent ti ritroverai a fare lunghe camminate da un punto A a un punto B, dopo qualche missione entrerà in scena il famoso viaggio rapido. Con la pressione di un tasto verrai accolto da un disordinato menu di nomi in cui potrai decidere di recarti.
Se questo sistema è sicuramente in grado di farti risparmiare grandi passeggiate dettate dalla frustrazione di affrontare nuovamente gli stessi nemici, non è di certo gratis!
La mia unica critica relativa a questo sistema è sicuramente rivolta allo stile confusionario con cui viene proposta. Perché invece di fare una lista di nomi in cui potersi recare, non è stato pensato di permettere al giocatore di scegliere tra diversi punti evidenziata su una mappa di gioco?
Il sistema scelto è alquanto macchinoso e frustrante perché constringe tutte le volte a cercare di orientarsi sulla mappa per evitare di viaggiare nel posto sbagliato spendendo soldi inutilmente.
Aspetta, devo caricare la porzione di mappa!
Premesso che la mia esperienza di gioco relativa a The Ascent si è svolta interamente su PlayStation 4, devo per dovere di cronaca precisare che il gioco in certi frangenti non se la cava benissimo! Non sto dicendo che sia ingiocabile o peggio, l’avventura può essere tranquillamente portata a termine senza troppi problemi, a patto di accettare alcuni compromessi.
Compromessi come quello di aspettare qualche secondo che le zone di mappa più frequentate si carichino prima di potersi muovere al loro interno vedendosi comparire dal nulla interi palazzi e personaggi davanti. Non mancano neanche cali di frame sporadici e alcune texture caricate in ritardo.
Per quanto invece riguarda le schermate di caricamento siamo in linea con gli standard di PlayStation 4. Purtroppo i problemi appena citati sono il prezzo da pagare per una grafica che a me ha lasciato piuttosto colpito e che rappresenta alla perfezione il mondo che The Ascent incorpora.
Un sonoro che mi ha convinto!
A differenza del comparto prestazionale, il comparto sonoro non mi ha per nulla deluso, le musiche sono perfettamente a tema cyberpunk ed è stato un piacere godermele nel corso della mia avventura. Persino il doppiaggio delle creature che ho incontrato mi è molto piaciuto.
Sicuramente The Ascent presenta un comparto sonoro ben riuscito e in grado di migliorare l’esperienza di gioco!