Era fin dalle sue prime notizie che The Ascent mi aveva incuriosito e non poco anche se, a dirla tutta non mi aveva scatenato una grande attesa della versione finale, sembrando un titolo come molti già visti, senza niente di particolarmente intrigante, soprattutto perché composto da un genere e una ambientazione molto sfruttate nel panorama videoludico, ma mai giudicare il libro dalla copertina.
Il titolo del publisher Curve Digital e dello sviluppatore Neon Giant è veramente qualcosa che gli amanti del genere non dovrebbero per nessun motivo lasciarsi sfuggire. The Ascent si presenta come un gioco di ruolo con visuale isometrica che si sviluppa in un mondo fantasy cyberpunk caratterizzato in modo pazzesco, con un gameplay divertente e che saprà dare soddisfazioni pur non proponendo qualcosa di veramente nuovo, ma riuscendo a coinvolgere e divertire i giocatori grazie agli elementi citati prima.
The Ascent: storia e ambientazione
Come nella maggior parte delle produzioni a tema cyberpunk, anche The Ascent vede un mondo ormai in mano alle multinazionali, dove i potenti vivono nel lusso alle spalle dei più deboli i quali devono lottare per la propria sopravvivenza giorno dopo giorno. Nel titolo sviluppato da Neon Giant, vivremo in una metropoli chiamata The Ascent.
La particolarità di questa metropoli è data dal fatto che si sviluppa verticalmente ed è popolata da diverse razze provenienti da ogni angolo della galassia. Qui, noi saremo un comune lavoratore, proprietà come tutti gli altri delle multinazionali come tutta The Ascent.
Un giorno, a causa di catastrofici eventi che non citiamo per allarme spoiler, le multinazionali abbandoneranno la metropoli e la società chiuderà i battenti. Ci troveremo quindi a dover imbracciare le armi e lottare per la nostra sopravvivenza e per quella di tutto il distretto.
L’ambientazione cyberpunk non è proprio tra le mie preferite anzi, però questo titolo è riuscito a farmi cambiare idea. Da subito il mondo di gioco e sembrato vivo e “reale” come pochi altri finora. Girovagando per la metropoli potremo assistere a diverse scene tra i variegati abitanti, una moltitudine di razze aliene e non, che saranno comunque ben caratterizzate.
Le insegne, le luci, i vicoli, la stazione della metropolitana (usata per gli spostamenti rapidi), i negozi, le strade; tutto sembra prendere vita e si amalgama in un unico e credibile mondo che riuscirà ad affascinarti fin da subito. Poche volte in altri titoli mi è capitato di “perdere tempo” nel guardarmi in giro, mentre consegnavo la missione dal punto a al punto b come in The Ascent.
Le caratteristiche che rendono questo mondo vivo non sono finite qui. Durante i combattimenti, molti dei quali avverranno per le strade, i civili inizieranno a fuggire in preda al panico al primo colpo, caratterizzati da animazioni credibili e non il solito correre ripetutamente contro un muro.
Ovviamente, vista la mole di proiettili ed esplosioni che seguiranno, sarà molto probabile che ne vengano coinvolti alcuni, ma il gioco non darà nessuna penalità; come dicevo prima, i deboli lottano per la loro sopravvivenza ogni giorno e questo The Ascent lo fa notare sul serio.
Non mancheranno inoltre eventi artificiali e ambientali i quali coinvolgeranno noi e gli abitanti della città, i quali risponderanno di conseguenza. Ci saranno anche fazioni neutre le quali però diverranno ostili se non si rispettano i loro limiti. Anche ascoltarli mentre cercano di dissuaderci dai nostri intenti rende tutto più “vivo”.
Gameplay e meccaniche
Passando al fattore “cosa succede se premo i tasti”, The Ascent presenta un gameplay molto dinamico, composto da diverse azioni le quali, una volta padroneggiate, ti faranno esaltare ad ogni combattimento. L’introduzione principale è che, pur essendo un GDR con visuale isometrica, avremo la possibilità di mirare a due altezze, centrale e in alto.
Questa sarà una abilità che dovremo sfruttare al meglio per sopravvivere ai diversi scontri che ci attenderanno, poiché ci permetterà di colpire bersagli posti ad altezze diverse, così come colpire il nemico più alto dietro quello più basso o dietro ostacoli. Dovremo anche sfruttare l’ambiente che ci circonda perché, anche se ricorda uno shooter, The Ascent non lo è, e il fiondarsi sui nemici senza usare i ripari significherà spesso morte certa.
Oltre a usarlo come riparo, l’ambiente ci offrirà anche diverse opportunità per colpire i nemici facendo esplodere vari oggetti, dai classici barili passando per i veicoli e i distributori automatici; questi ultimi serviranno anche per rifornirci di HP pagando una somma di valuta di gioco.
Il nostro personaggio, il quale creeremo tramite un editor a inizio gioco, potrà essere equipaggiato per quanto riguarda gli strumenti offensivi, con due armi, una principale e una secondaria, munite di proiettili infiniti e che potremo scambiare in ogni istante premendo un tasto, e con uno strumento denominato tactical il quale comprende granate di vario genere, scudi e altro. Per la difesa avremo i sempre validi equipaggiamenti per testa, torace e gambe.
A dare manforte al nostro già distruttivo arsenale, ci saranno gli augmentations, ovvero degli innesti cibernetici che ci doneranno abilità particolari come un pugno il quale, creando un’onda d’urto, danneggia e allontana i nemici, oppure un marchio sugli avversari che, una volta uccisi, esploderanno danneggiando tutti coloro che gli saranno intorno. Queste abilità consumeranno energia che recupereremo col passare del tempo.
La mappa del gioco risulterà inizialmente molto dispersiva vista la sua grandezza, ma anche in questo The Ascent ci viene incontro proponendo una guida attivabile tramite la pressione verso l’alto della croce direzionale, che ci indicherà la strada da seguire e la distanza dall’obbiettivo, una caratteristica niente male davvero e soprattutto utilissima nel non far perdere tempo girando in tondo.
The Ascent dal punto di vista tecnico
Il titolo si presenta decisamente bene grazie a un impatto grafico notevole. La metropoli è molto dettagliata, così come le varie razze che la popolano; gli effetti di luce e soprattutto delle esplosioni sono davvero ben realizzati. Anche tutte le animazioni sono buone e l’unica piccola pecca che ho riscontrato è stata quella di vedere a volte i civili scappare attraverso qualche ostacolo, ma è davvero avvenuto pochissime volte.
Il sonoro fa la sua parte con musiche che si accostano benissimo all’ambientazione cyberpunk di The Ascent e una menzione particolare va al doppiaggio di alcuni personaggi alieni i quali saranno dotati di un proprio linguaggio. Molto precisi anche gli effetti sonori di colpi ed esplosioni.
I controlli rispondono in maniera molto precisa e benché le azioni che si possono compiere non siano proprio poche, prenderemo subito la mano e inizieremo a divertirci spargendo distruzione tra le fila nemiche.
A parte qualche piccolo glitch grafico menzionato prima, nelle mie ore trascorse nella magnifica metropoli proposta da The Ascent, non ho riscontrato alcun bug.