Dopo la prova di Tom Clancy’S The Division 2 effettuata dalla stampa e gli influencer negli studi di Massive Entertainment, è emersa dalle pagine di PlayStation Official Magazine una notizia importante relativa alla campagna del gioco.
Secondo quanto riportato dalla rivista inglese infatti, la durata della campagna di The Division 2, dovrebbe essere di circa 40 ore, molto longeva quindi, ma assolutamente in linea con la durata del primo episodio della saga.
Vi ricordo che The Division 2 sarà disponibile per PlayStation 4, Xbox One e PC, a partire dal 15 marzo 2019 e ci saranno molti elementi in cui sarà migliore rispetto al primo The Division, grande successo in casa Ubisoft. Il primo punto che il secondo capitolo si pone di migliorare è il tasso di abbonamenti.
Gli sviluppatori infatti stanno cercando di fare in modo che più persone giochino a The Division 2 per più a lungo e per fare si che questo risultato si verifichi, hanno modificato alcune cose importanti e altre impercettibili, ma fondamentali.
Non siamo più a New York
La variazione in The Division 2 parte dalla location, Washington D.C. sicuramente meno iconica rispetto alla Grande Mela, ma fondamentale per rendere il gioco più vario su diversi fronti. Washington è stata scelta da una lista di città che era già presente al momento delle prime fasi dello sviluppo, selezionata poi per il secondo capitolo per la sua diversità di “biomi“, come definito dal creative director Julian Gerighty.
Washington D.C. poi ha un’architettura differente rispetto a New York: il simbolismo e la natura iconica di questa città rendono The Division 2 e le sue ambientazioni più caratteristiche e immersive, il tutto unito all’elemento della distruzione, che mostrerà la città come in uno scenario post apocalittico.
La zona nera
Un altro cambiamento riguarda la zona nera, una zona mista tra PvE e PvP nella quale i giocatori potevano recarsi per recuperare loot di qualità superiore. In The Division 2 ci saranno tre zone nere posizionate in punti opposti della mappa. Per renderle più appetibili a tutti i giocatori, le zone avranno un certo livello di normalizzazione, ossia un sistema di autobilanciamento che modifica alcune statistiche base in funzione dei vantaggi guadagnati con le armi possedute, per equilibrare la competizione.
Un ulteriore cambiamento riguarda il tempo passato all’interno della zona nera. Nel primo capitolo, per recuperare i loot trovati nella zona nera, i giocatori dovevano chiamare un elicottero per l’estrazione usando un razzo, cosa che attirava l’attenzione di altri giocatori. Questo comportava la possibilità che la refurtiva venisse rubata e quindi, il tempo trascorso all’interno della zona nera risultava sprecato. Per evitare che il tempo passi a combattere per ore senza poter prendere nulla, alcuni loot verranno direttamente recuperati senza bisogno di estrazione.
Meglio in compagnia
Per invogliare più giocatori a unirsi in squadre e clan, The Division 2 introduce un nuovo sistema semplificato. Principalmente, unirsi ai giocatori interessati al completamento della storia sarà semplice, lo stesso dicasi per quelli che vogliono entrare in squadra nella zona nera.
Unirsi a un clan invece porta dei benefici, come oggetti esclusivi, perk sbloccabili e una nuova zona all’interno della base, dedicata ad alcune operazioni.
Le modalità competitive come “Schermaglia” e “Conquista” prevedono di prendere il controllo di tre zone e si svolgono in mappe separate dalla principale, ma comunque ambientate a Washington D.C. Alla base si parla delle stesse modalità già giocate in The Division, ma questa scelta è stata fatta per spingere i giocatori a rimanere in The Division 2 e non abbandonarlo in favore di un altro gioco al fine soddisfare i propri bisogni in ambito PvP.
L’end game è infine un elemento che era al di sotto delle aspettative nel primo capitolo, ragione per la quale, in The Division 2, questo è l’elemento sul quale il team di sviluppatori ha concentrato i propri sforzi. Per l’end game del secondo capitolo della serie firmata Tom Clancy, è stata inserita la migliore tipologia di contenuti, strutturando il gioco in modo tale da fornire una vasta scelta di attività differenti da svolgere, per soddisfare tutte le tipologie di giocatori.
Sono tutti progetti che mirano a migliorare un gioco che era già un capolavoro nel suo primo capitolo, eppure, gli sviluppatori stanno lavorando al meglio per fare si che questo renda ancora di più. Se le promesse venissero mantenute, Ubisoft dovrebbe riuscire a soddisfare le richieste di quei giocatori che si sono appassionati nel primo capitolo, aumentano le fila di appassionati con nuovi giocatori.