Il 20 marzo del 2006, The Elder Scrolls 4 Oblivion debuttava negli Stati Uniti per PC e Xbox 360. Qualche giorno dopo, precisamente il 24 dello stesso mese, sarebbe arrivato anche in Europa a rappresentare di fatto con una certa prepotenza quello che era uno dei primi giochi di ruolo next-gen per la seconda console di casa Microsoft. Nel 2007 sarebbe arrivato poi anche su PlayStation 3.
15 anni dopo, la serie The Elder Scrolls è cresciuta di una popolarità mai vista prima nella storia del franchise. Se con Arena, Daggerfall e Morrowind si era principalmente conquistata la platea dei giocatori PC, Oblivion di fatto sdoganò il marchio definitivamente anche su console, con una campagna marketing massiccia che lo rese uno dei titoli più attesi per Xbox 360.
Vero, non era in realtà il debutto della serie su Xbox, dato che Morrowind venne lanciato anche per la prima console Microsoft, ma è solo con il quarto episodio ufficiale che la saga ha cominciato ad espandersi in maniera decisa fino ad arrivare al clamoroso successo di Skyrim, che ancora oggi viene riproposto in versioni migliorate e aggiornate.
The Elder Scrolls 4 Oblivion, la grande attesa durante i primi mesi di Xbox 360
Facciamo qualche passo indietro. E3 2005 di Los Angeles: teatro di presentazione di quella che allora era la nuova generazione di console. Sony con PlayStation 3. Microsoft con Xbox 360. Nintendo con Revolution, che sarebbe poi diventato semplicemente Wii. Altri tempi, un altro mercato che si reggeva su regole oggi totalmente stravolte, su gerarchie che vedevano Sony assoluta protagonista con Microsoft e Nintendo in cerca di uno spunto per cambiare le carte in tavola. Ci sarebbero poi riuscite.
Nel frattempo, Bethesda teneva una dimostrazione di circa 20 minuti dell’atteso sequel di Morrowind: The Elder Scrolls 4 Oblivion. La demo, che puoi vedere nel filmato che ti ho allegato a questo articolo, iniziava esattamente dove poi sarebbe cominciato il gioco stesso: all’interno di una prigione, intenti prima a scoprire le meraviglie dell’interazione con l’ambiente (per l’epoca un lusso che apparteneva solo ad Half-Life 2), poi a discutere con l’Imperatore Septim, che affermava di averci visto nei suoi sogni come il prescelto che avrebbe respinto le armate demoniache provenienti dall’Oblivion, l’inferno di Tamriel.
Il personaggio della demo passa quindi immediatamente in una location totalmente diversa: ed è lì che me ne innamorai. Una foresta lussureggiante, accompagnata da una colonna sonora indimenticabile, il cinguettio degli uccelli e la straordinaria sensazione di poter andare ovunque senza essere per forza legati alla trama principale. La presentazione dimostrativa, come capirai, è stata un grande successo.
Ebbe inizio quindi la lunga attesa: Xbox 360 sarebbe arrivata sul mercato a novembre, con una line-up niente male, ma chi si era innamorato di Oblivion, come il sottoscritto, aveva già cerchiato di rosso un’altra data. Il 20 e il 24 marzo 2006 rispettivamente per statunitensi ed europei. Era il giorno del lancio di Oblivion.
Bethesda, con la collaborazione di Microsoft, diede vita ad una campagna marketing semplicemente perfetta: informazioni ben distribuite nel corso dei mesi, sfociate poi in una serie di trailer-countdown man mano che ci si avvicinava al lancio. Questi piccoli filmati hanno contribuito a generare ulteriore hype nei confronti del gioco, perché avevano il merito di mostrare scampoli di gameplay brevi ed incisivi, che davano un antipasto di ciò che avremmo trovato nel titolo. Un po’ come quello che ti mostro di seguito.
A questo filmato ne seguirono altri, uno per ogni giorno che ci si avvicinava alla data di lancio. Contestualizzate il tutto all’interno di un’epoca molto diversa da quella contemporanea: Facebook sarebbe arrivato in italiano solo due anni dopo, le discussioni avvenivano sui vecchi cari forum e non c’era neanche il concetto di influencer o youtuber. Questa strategia di marketing era qualcosa di innovativo, segno che qualcosa stava iniziando a cambiare nell’industria dei videogiochi, anche a livello comunicativo. Il lancio di The Elder Scrolls 4 Oblivion è stato ovviamente un gran successo: ricordo ancora nitidamente la fila che dovetti fare per ritirare la mia copia Xbox 360 al day one.
The Elder Scrolls 4 Oblivion: perché è amato ancora oggi
Parlando personalmente, posso dire che ricordare con affetto quel periodo e tutto ciò che è stato il percorso che ci ha portato prima al lancio e poi a godere del frutto Bethesda, è uno dei motivi principali per cui viene amato ancora oggi. Intendiamoci, il suo successore, Skyrim, è un gioco migliore sotto tutti i punti di vista, ma se dovessi scegliere quale tra i due ricominciare probabilmente opterei per Oblivion.
I motivi vanno al di là della semplice nostalgia: preciso, è un sentimento che nell’equazione ha il suo peso, ma siamo di fronte ad un gioco che vanta comunque un’atmosfera magica, delle musiche che ti entrano in testa e un senso di libertà ed esplorazione ben studiato che è pareggiato ancora oggi soltanto da pochissimi titoli. Quindi, rigiocare adesso The Elder Scrolls 4 Oblivion ha perfettamente senso. Non è un gioco invecchiato particolarmente male, con la consapevolezza che tecnicamente si tratta di un titolo del 2006.
Inoltre, ha posto le basi di caratteristiche che avrebbero fatto la fortuna di Skyrim e di molti open world moderni. Certo, il sistema di combattimento è obsoleto, le animazioni non sono all’avanguardia e con l’occhio di oggi può avere tutti i difetti di un prodotto vecchio 15 anni. Per fortuna, su PC si può contare su diverse mod che lo svecchiano particolarmente e grazie alla retrocompatibilità di Xbox si può avere un impatto visivo migliore e prestazioni superiori all’epoca.
The Elder Scrolls 4 Oblivion è insomma figlio di un periodo ormai andato ed è comprensibile che si ritrova a giocarlo per la prima volta oggi potrebbe soffrire particolarmente i segni di tempo. Se fai parte di questa categoria, hai amato Skyrim e hai voglia di scoprire gli altri episodi di The Elder Scrolls, il consiglio è comunque quello di provarci.
Se riuscirai ad andare oltre gli ingranaggi arrugginiti, potrai farti catturare da un mondo incredibilmente affascinante, pieno di vita e di misteri, che l’ultimo limite che ti pone è quello delle tue scelte. Potrai scoprire, soprattutto, quanto possa essere bello fuggire da una fogna e trovarti ad ammirare per la prima volta la lussureggiante Cyrodiil, armato di una spada malandata e della curiosità di scoprire dove ti porterà il tuo viaggio per salvare il mondo…con la pazienza di chi prima vuole scoprire ogni segreto di questa affascinante regione.