Torniamo ancora una volta a Tamriel con l’espansione Greymoor, il secondo episodio dell’avventura annuale Il Cuore Oscuro di Skyrim, progettata per The Elder Scrolls Online da Zenimax Studios. Quest’espansione ci porta a Skyrim, per la precisione nella parte occidentale della regione costellata dalle due note città di Solitude e Morthal, con però al suo interno la profonda, oscura e meravigliosa caverna di Blackreach. Insieme alla parte di Skyrim Occidentale, queste due zone insieme rappresentano la parte più grande di ESO.
Nonostante la grandezza del nuovo contenuto, non tutto è venuto bene come ce l’aspettavamo: vediamo insieme come mai!
Quando le missioni secondarie sono meglio della principale…
Abbiamo decisamente un problema! Quest’anno Zenimax aveva promesso alla sua community una storia più tetra e cupa, da cui il nome dell’avventura Il Cuore Oscuro di Skyrim. In effetti è proprio quello che abbiamo avuto, ma a che prezzo?
Per Greymoor, gli sviluppatori hanno ricacciato fuori dal cappello una vecchia conoscenza, la mezza gigante Lyris Titanborne. Avevamo già conosciuto il personaggio nella storyline principale del gioco base di The Elder Scroll Online.
Ora è tornata a darci una mano in Greymoor, ma finisce tristemente per adombrare gli altri personaggi. Parliamo nello specifico del pungente studioso vampiro Fennorian, companion che non ci aiuterà mai nei combattimenti, ma che nonostante tutto ci sosterrà con le sue conoscenze, diventando così a sua volta uno strumento narrativo. Oltre a questo personaggio, c’è la giovane principessa Svana, l’unica figlia del grande re nordico Svargrim.
Sebbene partano con una scrittura che faceva sperare in ottime premesse, lo sviluppo di questi due personaggi non si concretizza mai, lasciando le luci del palco puntate sulla mezza gigante che però già avevamo avuto modo di conoscere. I due personaggi però a loro modo riescono comunque a risultare piacevoli!
Probabilmente saprai già che la trama di Greymoor ruota intorno ad una piaga di vampiri e non morti, causata da un principe vampiro chiamato Rada al-Saran. Il fatto che il gioco ti metta fin da subito al corrente della faccenda, ma ti faccia perdere tempo con Lyris, Fennorian e Svana nel tentativo di scoprire chi si cela dietro le devastanti tempeste che stanno colpendo la regione, annacqua troppo la narrazione, fino a renderla piatta e scontata.
A differenza di Elsweyr, dove la minaccia primaria si viene a mostrare abbastanza velocemente, Greymoor impiega troppo tempo per portarti davanti al cattivone da affrontare. Senza un oppositore da rincorrere, gran parte della main quest principale finisce per consistere in una fase di “preparazione” abbastanza scocciante.
Non finisce qui purtroppo; appena la storia subisce una brusca accelerazione e finalmente i nostri eroi si ritrovano davanti all’agognata resa dei conti, subito dopo aver sconfitto un boss controllato dal principe vampiro questo ci sfuggirà abilmente, senza possibilità di reazione da parte nostra: lo scontro è rimandato al prossimo DLC.
Per farla breve, Greymoor cerca di richiamare il DLC Dawnguard di Skyrim in maniera abbastanza palese, senza riuscire quasi mai ad eguagliarne la bellezza.
Le secondarie invece riescono proprio dove fallisce la missione principale. La loro immediatezza, condita dall’eccentricità che caratterizza le quest della serie, riesce a trasportare con incipit bizzarri il giocatore, spingendolo a proseguirle; parliamo di azioni come aiutare un vecchio eroe a completare la sua ultima avventura, o di liberare un archeologo rimasto intrappolato all’interno di una bottiglia, o addirittura di aiutare una misteriosa bambola parlante.
Rework del vampiro, sistema d’antichità e tanto altro
Se ti aspettavi uno stravolgimento alla classica formula di The Elder Scrolls Online da parte di Greymoor, gira al largo da questo prodotto. Tra l’altro, stavolta non vedremo una nuova classe come avvenuto per il Negromante in Elsweyr o il Guardiano di Morrowind. Qualche novità dal punto di vista della abilità però l’abbiamo avuta con un rework praticamente totale delle skill del vampiro, il quale viene agghindato a dovere per rimanere nel tema vampiresco dell’espansione. Se vuoi trasformarti in un vampiro alto due metri come avveniva in Dawnguard non puoi perdere quest’espansione!
Una “nuova” aggiunta di Greymoor sono le Harrowstorm, eventi globali che tristemente si discostano molto poco da ancore oscure, geyser abissali e dai draghi delle espansioni precedenti. Nella narrazione, le harrowstorm trasformano i cittadini in zombi senza cervello, consumando le loro anime in un’urna per evocare creature non morte. Nella pratica questi eventi consistono in particolari piloni stregati da distruggere, protette da nemici. Una volta superato questo step verrà evocato un boss finale. Insomma, qui Zenimax non ha colpito nel segno producendo un evento globale insipido dal punto di vista del concept e sicuramente meno memorabile dei precedenti.
Qualcosa di veramente inedito c’è e aiuterà moltissimo le nuove leve di The Elder Scrolls Online, parliamo delle Antichità! Questa particolare feature viene suddivisa in due minigiochi: nella prima bisognerà indovinare dove trovare una potenziale reliquia, andando a eliminare alcune sezioni di un ampio campo da gioco. Più sezioni andrai a eliminare e più restringerai il punto di scavo sulla mappa.
Ciò che rende veramente bella questa novità è che ti consente di reperire tantissimi oggetti diversi fra cui cosmetici, montature e preziosi equipaggiamenti mitici. Adesso anche per i giocatori alle prima armi sarà possibile mettersi in tasca bei gruzzoletti rivendendo il ricavato di questa fruttuosa e utile attività!
Per completare l’intera gamma di contenuti di Greymoor avrai bisogno all’incirca di una trentina di ore. Tutto questo contenuto consiste nell’avventurarsi in sei dungeon solitari chiamati delves, due dungeon pubblici che offrono ottime ricompense e un ottimo livello di sfida, sei nuovi boss globali da sconfiggere e per i giocatori più esperti un nuovo trial, in tutto e per tutto simile a un raid.
In sostanza, c’è sicuramente da fare a Skyrim occidentale, ma per ora ad essere veramente nuovo e divertente è solo il sistema di antichità, un vero e proprio centro da parte di Zenimax. Tornare su Skyrim in vista del decimo anniversario di The Elder Scrolls 5: Skyrim è stata una mossa ardita e per ora ci siamo, anche se ci auguriamo che per Il Cuore Oscuro di Skyrim Greymoor sia solo un riscaldamento. Per il ritorno alla leggendaria terra dei nord, ci aspettiamo molto di più!