Dopo averci deliziato con l’ottima espansione di Blackwood, torniamo subito a parlare nuovamente di The Elder Scrolls Online, che continua il ciclo de I Cancelli dell’Oblivion con Waking Flame. L’obiettivo di questo nuovo DLC, che è incluso nel proprio abbonamento ESO Plus oppure può essere acquistato a parte con le solite corone, è quello di estendere l’arco narrativo introdotto con Blackwood portandoci in due dungeon infestati dai culti daedrici: Red Petal Bastion e The Dread Cellar.
Lo stile artistico di Waking Flame è quindi particolarmente tetro con un’atmosfera ben realizzata: aspettati di affrontare 3 boss per ognuno, ma stai anche attento ad esplorare bene le zone circostanti, perché i segreti nascosti sono altrettanti interessanti.
TES Online Waking Flame: un DLC poco coraggioso?
Il discorso relativo ai DLC di questo genere di The Elder Scrolls Online è sempre molto delicato: in certe occasioni, i contenuti aggiuntivi proposti erano in grado di arricchire davvero l’esperienza di gioco, facendo da ponte magari verso una nuova importante espansione. Come del resto è accaduto a inizio anno nella strada verso Blackwood. In altri casi, invece, l’impressione è che si svolga il compitino con la realizzazione di dungeon che rischiano di essere addirittura dimenticabili.
È il caso di Waking Flame? In parte, purtroppo sì. E lo noteranno immediatamente i giocatori più esperti di The Elder Scrolls Online. Si palesa subito l’intenzione di voler forzatamente collegarsi all’intero arco narrativo dei Cancelli dell’Oblivion, senza tuttavia lasciare il segno, né mostrando aspetti di rilievo in confronto ad altri DLC di questo tipo. Andiamo però ad esplorare insieme i due dungeon messi a disposizione: Red Petal Bastion e The Dread Cellar.
Partiamo dal peggiore di due: Red Petal Bastion sembra puntare tutto sull’ambientazione e sulla lore che prova ad aggiungere all’intera storia. Il focus è il villaggio dell’Ordine della Rosa d’Argento, che fa da palcoscenico a una storia che in realtà profuma di già visto. Cavalieri e studiosi sono caduti vittima del culto daedrico e finiscono per rappresentare il nemico più diffuso all’interno di questo dungeon.
Lo schema allora non sorprende: gli amanti del grind fino all’estremo ne saranno probabilmente compiaciuti, grazie alla dose significativa di boss secondari e segreti da scoprire, specialmente se si gioca in compagnia di un team affiatato e collaudato. Tuttavia, il combattimento con il boss finale non lascia quel senso di sfida che ci si aspetterebbe, neanche in modalità Veterano, per un’esperienza che si esaurisce anche abbastanza in fretta.
Ad aggravare la situazione, intervengono una serie di bug che non hanno certo aiutato a renderlo più gradevole. In Waking Flame, in generale, è mancata un po’ di attenzione e la sensazione che da un momento all’altro possa succedere qualcosa, come una porta che non si apre, giocatori lasciati fuori dai portali chiusi, boss invisibili che diventano di conseguenza imbattibili, è sempre perenne. Dei difetti che si spera possano essere risolti con qualche aggiornamento.
Il premio è sostanzialmente nella norma: 3 set tra leggero, medio e pesante, ma nulla che si possa avvicinare al meglio che potrai ottenere dal gioco.
The Dread Cellar invece è sicuramente il dungeon migliore di Waking Flame ed è anche in grado di potersi inserire tra i più interessanti tra quelli presenti in The Elder Scrolls Online. Prima di tutto, il livello della sfida è decisamente più alto, sia per i nemici normali, per i boss secondari e per il principale avversario che si incontra al termine dell’esperienza. In tal senso, se provi a farlo in Veterano, preparati ad equipaggiarti per bene.
Poi, l’ambientazione è davvero ben fatta, stimola l’esplorazione e restituisce un’atmosfera molto particolare: parliamo infatti di prigioni imperiali ritrasformate in luogo di culto daedrico. Dal punto di vista narrativo, la storia procede senza particolari intoppi, ponendo una scelta abbastanza importante al termine dell’esperienza. Restiamo curiosi di capire come gli sviluppatori evolveranno quanto intrapreso con le future espansioni.
Neanche qui dovresti aspettarti però ricompense che ti cambieranno l’esperienza di gioco: si tratta di set normali che attirano probabilmente più per il loro aspetto estetico che funzionale. Specialmente, vieni premiato se decidi di addentrarti con una squadra all’interno delle sfide più ostiche che questo dungeon ha da offrirti. In quel caso, il grado di soddisfazione garantito da Waking Flame sarà certamente più alto.