Premessa: hai mai pensato di voler giocare ad un gioco, dentro un gioco, in cui creare a tuo piacimento un gioco? No? Allora credo che sia arrivato il momento di parlarti di The Endless Mission. Titolo sviluppato da E-Line Media, The Endless Mission è un sandbox (genere di giochi open world in cui è possibile modificare a nostro piacimento il mondo che ci circonda) creativo con cui i vari giocatori potranno creare un proprio mondo, dentro un mondo che potrà essere condiviso con il mondo! Il titolo in questione non ha una propria forma ben definita, è possibile videogiocare con vari mini giochi di genere diversi da quelli pixelosi a quelli con una grafica notevolmente migliorata, dagli sparattutto agli action d’avventura, un vero è proprio contenitore di gioco se così lo si può definire. I titoli in cui è possibile creare l’ambiente circostante sono davvero molti, per citarne alcuni: Minecraft, Terraria, Roblox ecc, ma la cosa che ben definisce The Endless Mission è che il gioco in sé promette all’utente la possibilità di poter creare un mini-videogioco nei minimi dettagli grazie all’utilizzo di strumenti semi professionali, ma non è tutto oro quello che luccica.
Gameplay
Il gameplay di gioco è davvero variegato, il tutto inizia con la ricostruzione di un mondo apparentemente virtuale e sconosciuto agli occhi del protagonista che, con l’aiuto dalla voce Ada, verrà guidato presso un terminale in cui effettuare una connessione. Una volta svolta quest’operazione potremo accedere a vari giochi creati dalla community. Il primo livello in ogni caso viene imposto dal sistema e si pone come un mini tutorial in cui ci vengono mostrate le basi e le varie possibilità che abbiamo, ovvero alzare il livello di una colonna, portare a pari le altezze di due ponti, ingrandire o rimpicciolire le dimensioni di un elemento e perfino rendere un oggetti droppabile. Successivamente, negli altri livello viene spiegato come modificare la gravità, la quantità di salute, il tempo di respwan e il countdown delle varie spell. Tutto questo è possibile grazie ad un menù a comparsa utilizzabile con il tasto TAB che ci estrapolerà dal corpo del protagonista rendendoci uno sviluppatore. Tutto ciò potrebbe sembrare complicato al primo tentativo, ma man mano che si prosegue con i vari livelli e le varie creazioni tutti i passaggi diventeranno davvero facili da eseguire anche per chi di programmazione e codici non ne capisce nulla.
Comparto grafico
La veste grafica che fa da sfondo a questo videogioco è buona, ma niente di più. Il gioco presenta dei chiari segni di lag a livello grafico, tende ad avere un frame rate mai stabile che crea non pochi malumori agli occhi del videogiocatore che pensava di poter apportare delle modifiche anche al comparto visivo. I colori sono accessi, i vari elementi di gioco sono ben definiti. Le texture a mio avviso sono quelle che incidono di più, sembrano messe lì a dire: “eccomi, sono qui e sto coprendo un mini poligono di gioco”. Alcuni oggetti come le rocce sembrano squadrate, per non parlare del fogliame che ha un bell’impatto sugli alberi, mentre l’erba sembra un tappeto spiattellato per terra.
Comparto sonoro
Nulla da dire invece sul comparto sonoro che riesce a trovare il giusto equilibro tra i suoni delle varie azioni e il volume di fondo dell’ambiente che ci circonda. L’unica miglioria che effettuerei è quella di modificare la velocità con la quale i sottotitoli seguono il parlato dei vari NPC, per esempio durante la intro del gioco, quella in cui ADA si appresta a spiegarci le varie funzioni. Il doppiatore andava molto più velocemente rispetto ai sottotitoli, che invece risultavano essere lenti.
Conclusione
Tirando le somme, dopo aver giocato per varie ore ed aver analizzato tutti i dettagli che mi sono saltati all’occhio posso dire che The Endless Mission è come uno studente: è bravo, ma non si applica. Ti chiederai il perchè di questa citazione, beh è semplice: The Endless Mission è il classico titolo che tutti vorrebbero, che è stato creato, ma che non sfrutta appieno le proprie capacità risultando privo di contenuti davvero incisivi che lo rendono un prodotto non completo, ma soprattutto non diretto a soddisfare totalmente le richieste del videogiocatore che si aspettava di poter avere più possibilità di modifiche gestionali su ciò che lo circonda.