The Eternal Castle (REMASTERED) è il rifacimento di un gioco che non è mai esistito. O meglio questo è quello che gli sviluppatori, nella loro campagna di marketing, hanno provato a fare, riuscendoci in qualche modo, disseminando in rete indizi e recensioni fake di un fantomatico capitolo originale, ma mai esistito. Tutto questo è un pretesto per dare l’idea di una riedizione e giustificare, quindi, una grafica antiquata per i giorni nostri, ma che alla fine si fa apprezzare.
Adam ed Eve
Il gioco si apre con un wall text davvero poco comprensibile, visti i caratteri, dove ci viene raccontata la storia per sommi capi. La razza umana è riuscita, in un anno non ben definito, a colonizzare altri pianeti, tuttavia dei ricercatori vengono spediti anche in altre locazioni per riuscire a trovare risorse per la sopravvivenza dell’uomo. Durante una di queste spedizioni, un’unità è andata persa, starà a noi andare in missione e recuperare il prezioso equipaggio perduto.
Tuttavia, giusto per dare un po’ di pepe alla trama, la nostra navicella ha un incidente durante il tragitto. Quindi, oltre che salvare l’equipaggio da morte certa, dovremo anche recuperare 4 pezzi di ricambio, per il nostro veicolo spaziale. Ognuno di questi sarà gelosamente custodito da un boss di fine livello e, una volta trovato il tutto, dovremo dirigerci all’Eternal Castle per concludere la nostra missione. Inizialmente dovremo scegliere tra due personaggi, Adam o Eve, i quali hanno stili di combattimento differenti (anche se questa cosa in fase di selezione non ci viene detta) e si potrà anche giocare in modalità co-op grazie ai Joy Con della Nintendo Switch.
Old school, che di più non si può
Muoversi all’interno di questo mondo creato con mezzo bit, almeno inizialmente, sarà estremamente frustrante, visto che la natura old school (parecchio old school) richiede anche questo. I movimenti del personaggio saranno molto lenti, tuttavia se riuscirai a dargli una chance e a chiudere un occhio su questo, ti abituerai presto.
Questo perché il gioco è stato fatto così apposta, con controlli legnosi che si ispirano direttamente ai titoli usciti nella prima decade degli anni ’80. I tasti utilizzati sono: due per l’attacco (uno leggero e uno pesante), uno per il salto ed infine l’altro bottone è dedicato al rotolamento, il quale funziona in maniera molto simile ai ben più giovani, tecnicamente, Dark Souls. Tutte queste azioni consumeranno una barra della stamina, posta sotto quella della vita.
L’ispirazione per il gameplay è palesemente presa da mostri sacri del genere come Prince of Persia (il primo, uscito nel 1989) infatti il nostro obbiettivo, oltre che uccidere ogni cosa che ci si parerà davanti, è quello di saltare su piattaforme bidimensionali. E tutto ricorda moltissimo il gioco creato da Jordan Mechner: le animazioni, gli scontri e lo sviluppo verticale degli stage.
Per scontrarci con i nemici faremo ampio uso delle nostre doti fisiche, con pugni e calci che riprendono, leggermente, la struttura di un beat ‘em up a scorrimento della vecchia scuola; in più, di tanto in tanto, i nemici sconfitti lasceranno cadere armi come: lance, accette, pistole o fucili.
Graficamente bello, ma brutto
Tuttavia il punto focale del gioco non è la trama (la quale è un mero pretesto per farci muovere all’interno di ambienti ostili) e nemmeno il gameplay; la cosa su cui tutto il titolo fa perno è la grafica. Nonostante il particolare stile grafico, che potrebbe far storcere il naso al giocatore di primo pelo, questo funziona eccezionalmente bene visto che non è solo questione di giocare con la memoria e i sentimenti del player con qualche anno sulle spalle, essa fa parte a tutti gli effetti della giocabilità stessa.
Per spiegarmi meglio: parecchi puzzle inseriti in The Eternal Castle (REMASTERED) saranno integrati all’interno dei fondali di gioco, oppure le varie note, sparse qua e la per farci progredire nella lore del titolo, andranno ricercate negli sfondi dei livelli che stiamo esplorando. Il forte contrasto e i colori scuri, in più, ci daranno la sensazione essere effettivamente in mondi disastrati. I luoghi esplorati varieranno da lande desolate piene di brutti ceffi con creste stilizzate, i quali sembrano personaggi presi dal manga Kenshiro, a laboratori dove vengono portati avanti strani esperimenti. In più il tutto viene condito da una buona musica sinth, la quale ci farà calare ancora di più in questa atmosfera angosciante.
Tuttavia la scelta di utilizzare uno stile grafico particolare porta, per forza di cose, dei difetti che vanno comunque segnalati. La grafica estremamente minimale, fa, purtroppo, spesso perdere il senso dell’orientamento al giocatore, visto che il nostro alter ego virtuale potrebbe confondersi con gli altri nemici, specialmente quando questi sono presenti a gran numero a schermo, oppure confondersi con i fondali di gioco. Specialmente in alcune scene, dove avremo la pioggia, questo senso di caos verrà amplificato.
Concludendo
Concludendo The Eternal Castle (REMASTERED) è un gioco geniale sotto alcuni punti di vista, ma che soffre, in qualche frangente, per colpa del punto forte del gioco: la grafica. Il gameplay è buono e diverte parecchio, a patto di chiudere un occhio sulla struttura old style su cui il gioco si basa. Infatti tutto sarà strutturato come un gioco anni ’80: La grafica spartana, i movimenti legnosi e i caricamenti eterni.
Tuttavia, nonostante la scelta coraggiosissima, lo stile grafico dà carattere ad un titolo che altrimenti sarebbe stato uno tra tanti. La storia va bene, ma non è nulla di che, visto che serve solo come pretesto per farci muovere negli stage di gioco. Gli ambienti sono lugubri, angoscianti e questa sensazione è data dal sapiente mix tra grafica retrò e la colonna sonora sinth, la quale ci farà calare perfettamente in questo titolo molto particolare.
Se sei un giocatore attempato dagli una chance, potrebbe davvero stupirti e farti rievocare ricordi di quando eri un bimbo davanti al tuo Amiga, se sei, invece, un giocatore dai 20 anni in giù te lo consiglio solo sei disposto a chiudere un occhio sulla sua struttura molto particolare.