The Flower Shop: Summer In Fairbrook è un gioco dating simulator con una buona dose di farming al suo interno; vorrebbe essere sia carne che pesce e, bene o male, ci riesce anche se non completamente. La trama gira attorno alle avventure di Steven: un giovane svogliato e incapace di provare empatia verso il prossimo, se non per sé stesso. Un’adolescente nella sua fase più critica, possiamo ben dirlo, e la storia è anche molto carina da leggere. Perché in The Flower Shop: Summer In Fairbrook si legge moltissimo, specialmente i pensieri più profondi del protagonista.
Purtroppo ci sono varie cose che non hanno funzionato a dovere e che abbattono il punteggio finale. Un vero peccato e che spero, con tutto il cuore, in un miglioramento futuro. Detto ciò, inizio con il dire che questo titolo è uscito il 15 aprile dell’attuale anno corrente, ovviamente su PC (Steam e le maggiori piattaforme disponibili già da tempo), PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Nintendo Switch. La pubblicazione su console è avvenuta grazie a Ratalaika Games S.L., che ha investito una buona fiducia sul primo gioco del team di sviluppo Winter Wolves.
Iniziamo con la storia principale di questo titolo timbrato con un bellissimo PEGI 12, con un costo che si aggira attorno ai €9,99.
The Flower Shop: Summer In Fairbrook mostra Steven e la sua maleducazione
Come già ho specificato, The Flower Shop: Summer In Fairbrook si apre con l’incontro fra Steven, un giovane problematico, e la sua ragazza che si è apertamente stancata di vederlo guardare altre ragazze mentre sta con lei. Ci viene mostrata una situazione reale, alla fin fine, e che molti adolescenti hanno vissuto sulla propria pelle; Steven non ha autocontrollo, si gira verso qualsiasi ragazza che gli capita a tiro e, tra un po’ di gelosia e un po’ di impazienza, manda su tutte le furie Jill. Tornato a casa dopo la rottura con la giovane, troviamo il padre che sgrida il figlio per la pagella appena ricevuta.
Siamo in estate, il rendiconto scolastico è arrivato tramite mail e i piani di Steven di passare i mesi liberi in tranquillità sfumano. I voti scolastici non sono il massimo e al giovane non interessa niente di tutto ciò; come lui stesso dice, una D in tutte le materie è sempre meglio di una F (e come dargli torto, del resto). Il padre, però, non è molto d’accordo con tale affermazione e lo spedisce a Fairbook dallo zio. Dovrà lavorare nella fattoria di famiglia, in modo da responsabilizzarsi e rendersi conto degli errori compiuti.
Arrivato sul luogo, scopre un mondo di fatica, ma anche di soddisfazione personale e, ogni nostra decisione presa durante il gioco e le conversazioni, influisce sul resto del gameplay. Questo porta direttamente a una nota alquanto positiva; in The Flower Shop: Summer In Fairbrook esistono ben 9 finali diversi e tutti raggiungibili riprovando il titolo più volte e compiendo scelte diverse.
Completamente in inglese
The Flower Shop: Summer In Fairbrook è un titolo completamente in inglese; non possiede altre lingue e risulta essere un po’ difficoltoso per chi non è avvezzo alla lingua straniera. Essendo un dating sim, presenta tantissimi dialoghi e pensieri che non possono essere saltati (anche se esiste l’opzione, ma non lo consiglio). Perciò, se sei un giocatore che preferisce i titoli completamente tradotti, questo non fa decisamente al caso tuo. Ed è un peccato, perché come ho spiegato all’inizio di questa recensione, il gioco non ha una storia brutta. Il tutto è abbastanza armonioso e logico. Inoltre possiede una grande longevità, avendo tutti quei finali a disposizione.
L’utente possiede anche un sistema di punteggio, che appare ogni tanto nel corso dei dialoghi con le persone, che comprende tutti i personaggi all’interno di The Flower Shop: Summer In Fairbrook. Questa opzione, scelta ovviamente dagli sviluppatori, aiuterà il giocatore a indirizzarsi verso uno dei 9 finali o semplicemente verso il proprio obiettivo. Per arrivarci non serve solo controllare questa barra dei punteggi, che valuterà lo stato d’animo degli interlocutori e dei rapporti con il protagonista, ma servirà anche un buon controllo sulle risposte da dare e le domande da porre.
E qua arriviamo a uno dei punti dolenti che ho trovato all’interno di The Flower Shop: Summer In Fairbrook; a volte è possibile fare delle domande ai personaggi secondari, facendo comparire altre opzioni di dialogo. Quest’ultime, però, non scompaiono dopo averle eseguite e dopo poco tempo formeranno una distesa di domande e frasi lunghissima. Ho provato il titolo su Nintendo Switch Lite e non è stato piacevole vedere tale situazione in uno schermo decisamente più piccolo, rispetto a uno schermo per PC.
L’opzione illuminata, spesso, è quella corretta
Vuoi vedere un bellissimo finale per il tuo protagonista? Ebbene, ti basterà seguire la domanda, o la risposta, illuminata per prima rispetto alle altre e il gioco è fatto. Ciò vuol dire che l’illuminazione in questione può riguardare la prima frase o la seconda, addirittura la terza. Forse è un piccolo bug di cui gli sviluppatori non si sono accorti, e lo spero tanto, ma personalmente non l’ho trovata una scelta molto avvincente. Rimaniamo sulla finestra dei dialoghi, una delle finestre principali, dove è presente anche il nome dell’interlocutore.
Abbiamo Jill, per esempio, e lo zio, più tantissimi altri personaggi (e ragazze molto carine); ognuno di loro possiede un colore ben preciso e alcuni sono veramente tanto accesi. Ho personalmente fatto molta fatica a leggere Father, la cui scelta del colore è ricaduta su un bellissimo rosso acceso. Non gioca a favore del punteggio finale, in quanto potevano scegliere colori più tenui o uno stile diverso. E, parlando proprio di grafica, questa pecca enormemente.
Per quanto i personaggi siano carini e caratterizzati abbastanza correttamente, a volte sembrano disegnati con poca attenzione al volto. Specialmente quando guardano il protagonista negli occhi; The Flower Shop: Summer In Fairbrook è un gioco del 2022 e mi ricorda tanto i primi anni 2000, dove la grafica era quella che era per mancanza di budget o perché la tecnologia non era avanzata come quella odierna. Bastava veramente poco per avere qualcosa di diverso, più apprezzabile all’occhio, proprio come è successo ai fondali che risultano essere molto belli. Effettivamente, su Steam è uscito il 28 gennaio 2010 e si vede.
Un po’ di spensieratezza non guasta
La musica, al contempo, è carina e trasmette un piccolo senso di spensieratezza. Proprio quella che prova il protagonista nella sua vita fin troppo lasciva. Anche se, effettivamente, la colonna sonora viene interrotta spesso all’improvviso o subisce cambi repentini con un’altra musica, completamente diversa. Questo può spezzare un po’ la scena che stiamo leggendo ed è preferibile creare una sfumatura, piuttosto che uno stacco così netto. Non sono solo note negative, ma anche positive in quanto The Flower Shop: Summer In Fairbrook funziona anche con il sistema di touchscreen.
Potrai andare avanti nei dialoghi senza usufruire dei tasti e l’ho trovata una scelta apprezzabile. Abbiamo parlato, però, anche di un sistema di farming e l’ho volutamente lasciato per ultimo. Questa funzione, secondo me, poteva essere del tutto evitata in quanto non influisce così tanto nella storia del personaggio. Ovviamente è stata aggiunta per motivi di completezza e, tutto sommato, non è male; all’inizio Steven deve arare la terra, strappare le erbacce, per poi coltivare e raccogliere i frutti. Ogni azione fatta in campo equivale a ore perse nel lavoro e le giornate passeranno così. Per giocare su PC dovrai rispettare i seguenti requisiti minimi:
- Sistema operativo: Windows XP o superiore;
- Processore: 1Ghz;
- Memoria: 512 MB di RAM.