In questo articolo parlerò di The Handler of Dragons, hai mai giocato la saga di Dragon Age (che presto diventerà una serie TV, leggi il nostro articolo) o vissuto le indimenticabili avventure in The Witcher? E bene… dimenticale, nel senso che faresti meglio a non pensarci.
The Handler of Dragons è un videogioco action RPG indie, sviluppato da Hi-Quality Jerzy Calinski e distribuito da Golden Eggs Studio, il titolo è in Early Access e viene venduto ad un prezzo di 9,99 € su Steam.
Tanto per non spezzare l’abitudine il videogioco è fruibile in tutte le lingue tranne il cinese e l’italiano, e lo so che un po’ ti dispiace per il cinese ma chissà magari nella versione finale sarà aggiunto, andiamo tuttavia a sviscerarlo e a vedere un po’ cosa ci propone, sei pronto? Io no, però procediamo uguale.
The Handler of Dragons, la trama
Sei George, no non il re della giungla, e sei beatamente fra le campagne con la tua “bellissima” moglie e tuo figlio, quando a turbare la tua serenità fanno la loro apparizione un drago, uno stregone, e una donna col ciclo mestruale un po’ nervosetta, cosa potrà mai andare storto amico mio?
Scoprirai di essere in possesso del potere di parlare con i draghi, e proprio uno di essi ti inviterà a rifugiarti in un passaggio sotterraneo, ove correrai (ti pare facile col figlio zoppo) insieme alla tua famiglia e verrai a conoscenza del tuo destino.
I draghi sono vittime di un potente incantesimo che soltanto tu potrai spezzare per riportare la pace fra essi e gli umani, e io che mi aspettavo di peggio, la trama come al solito non è che sia sto granché ma forse il gioco può ancora stupirci, speriamo.
Su Steam viene riportato che l’Early Access consentirà di completare al 100% la trama principale e presenterà scelte morali che influiranno sulla trama. Nella sua versione definitiva il prezzo non subirà variazioni, e saranno aggiunte quest secondarie insieme alla possibilità di cavalcare i draghi.
The Handler of Dragons, il comparto tecnico
E’ giunto il fatidico momento di parlare di ciò che riguarda il comparto tecnico, ammetto che quando ho visto gli screenshot mi ero illuso di trovarmi davanti a qualcosa di diverso, e non parlo dell’ambientazione o del tipo di gioco, io adoro gli action RPG semplicemente mi aspettavo qualcosa di meglio.
Graficamente il gioco è altalenante, presenta dei momenti in cui è piacevole e bello a vedersi mentre in altri vengono utilizzate texture che sono meno piacevoli di un calcio ai testicoli ben assestato, ma “hey ma è un videogioco indie cosa ti aspettavi?”.
La grafica non è tutto ed io sono il primo ad affermarlo, quindi appizziamo le orecchie e dedichiamole al comparto audio, dopo un’oretta credimi se ti dico che disattiverai la musica del gioco e ti metterai ad ascoltare Radio Maria.
Le stesse due o tre colonne sonore ripetute ad oltranza per tutta la durata del gioco, che poi neanche sarebbero malaccio a dire il vero soltanto che dopo un po’ ti daranno il mal di testa, non va meglio per quanto riguarda il doppiaggio ovviamente in lingua inglese, piatto e privo di qualsivoglia “sentimento” nei dialoghi.
Spero che tutte queste problematiche verranno risolte in fase di rilascio definitivo poiché questo titolo, che ricordo essere sviluppato da Hi-Quality Jerzy Calinski e distribuito da Golden Eggs Studios, potrebbe diventare anche abbastanza carino da giocare.
Hi-Quality Jerzy Calinski, non ci siamo
Nella sua più radiosa parabola discendente andiamo infine a parlare del gameplay, la cosa che mi ha deluso più di tutte. Sapevo di essere davanti ad un titolo indie, sapevo anche che sono davanti un Early Access al costo di 9,99 € e non potevo certo aspettarmi Dragon Age 4, ma qualcosina di meglio forse era d’obbligo.
Il prezzo è più che onesto ci mancherebbe, ho visto titoli di gran lunga peggiori essere venduti al doppio, tuttavia questo The Handler of Dragons ha dei problemi di gameplay non di poco conto.
Innanzitutto le animazioni sono inguardabili, le poche presenti non sono ne ben fatte ne piacevoli da guardare, osservare il mago camminare con le braccia posizione “culturista che si è appena sforzato troppo sporcandosi i pantaloni” non è qualcosa che vorremmo vedere tutti i giorni.
Come in qualsiasi titolo indie si ha la sensazione, e credo sia una certezza, di trovarsi davanti a modelli poligonali preimpostati di un qualche motore grafico gratuito.
I combattimenti sono quanto di più orribile io abbia mai visto in un videogame, con un tasto del mouse si colpisce e con l’altro si para (più o meno, perché la scoppola ci arriva ugualmente), e non so per quale ragione quando ci pareremo spesso partirà un contrattacco automatico.
Non si avranno mai riscontri visivi o audio corretti che ci faranno comprendere quando abbiamo incassato un colpo o quando lo abbiamo inflitto, avremo bisogno di tenere gli occhi sulla barra vitale del personaggio e dei nemici per comprendere chi dei due sta per lasciare questo mondo.
E’ presente una progressione di livello che ci permetterà di sbloccare diverse abilità, come infliggere più danni o attaccare più velocemente, ma anche qui è poco intuitivo e caotico, neanche il tutorial ci spiegherà benissimo come funziona e ho avuto la sensazione che in realtà poco cambierà nell’attivare o meno una determinata abilità del personaggio.
C’è anche un loot riguardo l’equipaggiamento e troveremo armi, armature, ed altri oggetti indossabili sempre a discrezione del livello del nostro personaggio, qui invece la differenza l’ho notata sull’armatura e sulla vitalità in quanto duravo un po’ di più nei combattimenti.
Assurdo il fatto che a volte avremo un calo di frame rate molto marcato e fastidioso, soprattutto in ambienti con una determinata illuminazione come in alcuni scorci della città iniziale sotterranea.
Golden Eggs Studio, in conclusione
Ci troviamo davanti ad un videogioco indie in accesso anticipato, il suo prezzo su Steam come ho già accennato è più che onesto considerando la qualità del titolo, più simile ad un free to play per smartphone che altro.
Inutile ammettere che è da rivedere tutto il comparto tecnico, dall’utilizzo di alcune texture fino ad arrivare al sistema di combattimento che ricorda quasi Barbarian: The Ultimate Warrior del Commodore 64, dove non c’era altro che la barra della vita a farci comprendere se avevamo incassato un colpo o meno.
Purtroppo mio malgrado ho notato anche che non essendoci un ripristino automatico della vita è facile arrivare ad un certo punto e bloccarsi come è accaduto a me, sono infatti giunto in uno dei tanti mini dungeon in cui devo affrontare ben tre orchi ma ho la vitalità di un pesce rosso in fin di vita e sono anche impossibilitato a tornare indietro.
Il mio personaggio è rimasto in un loop dove può soltanto andare avanti e morire, non posso far altro, men che mai posso sperare di sconfiggere tre orchi con un soffio di vita, anche ricominciando il gioco risulta impossibile superare quel punto a causa dell’eccessiva difficoltà, in quanto verrai attaccato da tutti e tre i nemici contemporaneamente.
Piccola nota: ho ricominciato il gioco, sono arrivato allo stesso punto con tutta la vita ma il risultato non cambia, anzi hanno chiamato pure il cugino grosso a dargli manforte per prendermi a schiaffoni.
The Handler of Dragons è un videogioco onesto e con un prezzo corretto a ciò che offre, che promette molte aggiunte nella sua versione definitiva ma che allo stato attuale fa cilecca, può tuttavia diventare un buon titolo se Hi-Quality Jerzy Calinski andrà ad attuare delle modifiche al comparto tecnico, rendendo i combattimenti quantomeno più piacevoli da affrontare.
Attualmente non vale la pena acquistarlo, e non soltanto per un discorso di Early Access o per il costo su Steam che ricordo essere di 9,99 €, bensì per il fatto che ti troveresti con un titolo impossibile da portare a termine, vuoto, e che poco ti spingerebbe a giocarlo.
Vale però la pena tenerlo d’occhio, chissà magari può regalarci qualche sorpresa nella sua “final version”, senza considerare le molteplici aggiunte già promesse dallo sviluppatore.