Molte sono state le domande discusse all’interno della redazione di iCrewPlay dopo lo State of Play del 27 maggio.
Il video rilasciato da Naughty Dog ha permesso ai giocatori di tutto il mondo di dare una sbirciatina al gameplay di The Last of Us Parte 2 che ha riscontrato un notevole successo tra il pubblico.
Gli sviluppatori di Naughty Dog hanno rilasciato da poco un intervista su The Verge in cui dichiarano che The Last of Us Part II sarà il gioco più accessibile che abbiano mai sviluppato fin ora.
Ma cosa significa?
Un lavoro iniziato dal primo giorno
La gameplay designer Emilia Schatz racconta nell’intervista a The Verge un avvenimento molto singolare. Durante lo sviluppo di Uncharted 4: A Thief’s End, a Naughty Dog arrivò una lettera da parte di un utente.
In questa lettera il giocatore informava la software house di quanto lui apprezzasse Uncharted 2, ma che purtroppo non l’ha mai potuto terminare a causa di un quick time event finale in cui era richiesto di premere alcuni tasti in rapida successione.
“Ha giocato al gioco tranquillamente fin a quel punto, non l’ha mai finito mai finire”
Quell’avvenimento scioccò tutta lo software house che da quel momento avrebbe dedicato molto tempo allo sviluppo e al miglioramento dell’accessibilità all’interno dei loro prodotti.
“In Uncharted 4 le nostre opzioni di accessibilità erano in realtà piuttosto scarse. Ma abbiamo ricevuto un sacco di lodi da parte della community per questo, e ci siamo sentiti come se avessimo ottenuto un enorme successo con poco sforzo.”
Naughty Dog decise di rimboccarsi le manica e dare il 100% durante lo sviluppo di The Last of Us Parte 2.
The Last of Us Parte 2 è sicuramente il progetto più ambizioso mai realizzato dalla Naughty Dog. Oltre ad essere il titolo perfetto per mandare in pensione la PlayStation 4 è anche il titolo con le opzioni di accessibilità più elaborate, una cosa mai vista finora.
All’incirca 60 opzioni diverse per adattare il gioco alle necessità di qualsiasi utente.
Oltre al solito ingrandimento del HUD o la colorazione dei sottotitoli per gli utenti daltonici, Naughty Dog ha realizzato molte opzioni per i giocatori ipovedenti o con problemi di udito.
“L’accessibilità per noi consiste nel rimuovere le barriere che impediscono ai giocatori di divertirsi fino alla fine del gioco. Non si tratta di smorzare il gioco o di renderlo più facile.
Noi ci siamo chiesti, “Di cosa hanno bisogno i nostri giocatori per giocare come tutti gli altri?””
All’interno delle impostazioni ci sarà un’opzione di sintesi vocale programmata per leggere tutto nel gioco, dai menu, alle note che Ellie raccoglie durante il suo viaggio e segnali audio per indicare quando ci sono oggetti nelle vicinanze o una sporgenza che puoi salire.
Una nuova modalità ad alto contrasto cambia completamente la grafica per i giocatori ipovedenti, rendendo il mondo grigio chiaro mentre colora in rosso i nemici in blu gli alleati.
Quest’ultima opzione ad esempio è ispirata alla Vista del Ladro di Uncharted 4: A Thief’s End.
Questo ci fa capire come queste opzioni siano state pensate fin dagli inizi dello sviluppo di The Last of Us Parte 2.
“Abbiamo dovuto pianificare queste caratteristiche fin dall’inizio della produzione. È stato assolutamente necessario.
C’erano tre caratteristiche in particolare: Il sintetizzatore vocale, i controlli completamente editabili e la modalità ad alto contrasto che richiedevano grandi risorse tecniche. Non sarebbe stato possibile realizzarle senza tanto tempo a disposizione e se, fin dall’inizio, non avessimo detto “Questa è una priorità!””
Le impostazioni di Last of Us Part II
Immergersi nelle impostazioni di accessibilità in The Last of Us Parte 2 sarà un esperienza travolgente, con così tanti interruttori tra cui scegliere.
I giocatori avranno un controllo chirurgico sulla loro esperienza, ma per rendere le cose un po’ più semplici, gli sviluppatori hanno anche creato dei preset raggruppati in categorie come vista e udito, che possono essere abilitati sin dai primi minuti di gioco.
Da lì in poi, i giocatori potranno continuare e modificare le impostazioni per migliorare ancora di più la loro esperienza di gioco.
“L’idea qui è quella di dare ai giocatori un punto di partenza”
Gli sviluppatori non hanno lasciato nulla al caso. Hanno pensato anche a quella fascia di utenza che potrebbe non gradire la vista della violenza e dei contenuti forti trattati all’interno dell’opera.
Sarà possibile andare ad attutire quelle caratteristiche del gioco che potrebbero urtare la sensibilità di alcuni giocatori.
Sarà interessante vedere come tutti questi cambiamenti possano in un futuro influenzare i prossimi titoli sviluppati dalla Naughty Dog.
Attualmente noi crediamo che l’accessibilità all’interno di un opera non dovrebbe influire eccessivamente o andare a modificare troppo quella che è l’opera originale.
È si vero però che siamo più che curiosi di dare un’occhiata a tutte queste features che gli sviluppatori hanno realizzato per The Last of Us Parte 2.
Permettere a tutti di fruire di un opera è un grande passo in avanti. L’accessibilità di solito è qualcosa di trascurato all’interno della programmazione del gioco, ma credo che sia necessaria per far si che anche persone con difetti visivi o di udito possano comunque godersi una magnifica storia come quella di The Last of Us Parte 2.
Molto probabilmente una volta comprato il gioco, le prime due ore di “gameplay” saranno totalmente dedicate alle impostazioni di accessibilità.