Il 19 Giugno uscì uno dei titoli più attesi di sempre, un kolossal per eccellenza, nonché il canto del cigno di PlayStation, che andava a chiudere una generazione dominata interamente da Sony in tutti gli aspetti. Sì, stiamo parlando di The Last Of Us Part II.
Il gioco non ha deluso per niente le aspettative, è andato direttamente oltre. Trama impeccabile, recitazione unica nel suo genere, montaggio degno di nota e grafica che su qualsiasi versione della console dà comunque le sue soddisfazioni, senza alcun tipo di umore assordante né sforzo (e ti sta parlando uno che l’ha giocato direttamente da versione FAT). Sì, lo so bene, PlayStation 4 Pro si trasforma in un aereo al semplice avvio del titolo, ma un motivo c’è, ed è lo sforzo per tirarlo al massimo.
A essere sincero in realtà ci sono state delle cose che non mi sono piaciute per niente: lo shooting e il gameplay, il primo risulta lento e complicato da utilizzare, ma questo problema l’ho riscontrato sin dal primo capitolo. Il secondo invece non ha portato niente di nuovo da poter stravolgere il titolo come, esempio, ha fatto Rockstar con Red Dead Redemption 2. Aalla fine entrambi sono stati premiati ai The Game Awards nell’ambito “Action/Adventure” che secondo il mio parere doveva vedere vincere Ghost of Tsushima.
L’avventura post-apocalittica targata Naughty Dog si è rivelata un successone anche sotto l’aspetto dei trofei in bacheca. Infatti, con ben 261 riconoscimenti (nello specifico, 192 premi sono stati assegnati dalla critica, mentre 92 dai fan) ha superato il rivale The Witcher 3 di uno solo diventando il titolo più premiato di sempre.