La seconda puntata dell’attesissima serie TV HBO su The Last of Us ha fatto il suo debutto la mattina dello scorso lunedì su Sky Atlantic.
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La puntata ha ricevuto tanti elogi, soprattutto perché ormai l’intento della serie è ben chiara: vuole raccontare allo spettatore la storia di The Last of Us sotto un altro punto di vista, arricchendola e mostrandoci uno svolgimento alternativo, nuovo per chi la guarda per la prima volta e differente ma intrigante per chi è un super appassionato.
I protagonisti ripercorrono le stesse orme di quelli dell’opera videoludica, attraverso prima il museo e poi il municipio al di fuori della QZ di Boston.
Viene però introdotta una nuova interessante dinamica: gli infetti sono tutti collegati tra di loro e se calpesti una radice di un fungo a qualche kilometro di distanza da un gruppo di infetti questi verranno avvisati della tua presenza.
Viene mostrata inoltre la famigerata sequenza con Clickers, infetti privi di vista ed estremamente pericolosi, con funghi che fuoriescono dalla testa.
The Last of Us: “il bacio degli infetti”
La seconda puntata porta con sé un avvenimento che tutti o quasi aspettavamo: la famigerata morte di Tess, che messa in scena in maniera leggermente diversa ne conserva però l’essenza.
Si viene però a conoscenza del “bacio degli infetti” pratica che sono soliti mettere in atto in alternativa al classico morso, innestando le radici dei funghi direttamente all’interno del corpo della vittima.
Durante questa puntata vengono svelati anche i retroscena sull’origine dell’infezione, partita da Giacarta (capitale dell’Indonesia) in cui il fungo ha potuto proliferare grazie alle industrie di panificati, il perfetto substrato per la sua evoluzione.
La seconda puntata conclude letteralmente col botto causato dall’esplosione di materiale infiammabile all’interno del municipio di Boston, innescato da Tess per poter permettere ad Ellie e Joel di scappare dagli infetti e recuperare una batteria funzionante per un auto.