The Legend Of Vraz è un “simpatico” gioco in 2D che a primo impatto ricorda molto i primi capitoli di Prince Of Persia che uscirono attorno agli anni 90, mescolato a qualcosa che sa di Super Mario o dei primissimi Sonic.The Legend Of Vraz non si appresta soltanto ad emulare giochi di successo, ma è andato oltre…Infatti, è riuscito a spingersi verso qualcosa di così concepito male che nel momento in cui l’ho giocato nella mia mente suonavano a mò di campane frasi e pensieri del tipo: “Ma perchè!?”
Gia nella creazione del nostro avatar mi sono reso conto che qualcosa non stesse andando nel verso giusto, lo sguardo quasi diabolico con cui mi guardava il mio avatar mi ha messo quasi a disagio, come se volesse dirmi: “Scappa fin che sei in tempo“. Ed effettivamente mettendo mano al gioco forse tanto torto non aveva. The Legend Of Vraz si presenta subito male, ma a questo ci arriverò tra poco analizzando passo dopo passo questo titolo sviluppato da Zatun, azienda di videogames indiana.
Trama del gioco
The Legend Of Vraz è ambientato nel regno di Thor, dove il nostro protagonista, un principe di diciassette anni chiamato Vraz, si incammina in un viaggio per conquistare il cuore della principessa Avi. Per riuscire a completare la sua impresa Vraz dovrà dimostrare a suo padre che è degno della mano della fanciulla, completando cinque compiti suddivisi in 4 capitoli all’interno del gioco. Il Visir del re ha in programma di sposare la principessa e vorrà a tutti i costi mettere il bastone tra le ruote al giovane principe…questa vicenda mi ha ricordato vagamente anche il cartone animato della Disney Aladin. Vraz parte consapevole che i compiti saranno molto più difficili del previsto e detto in tutta franchezza anche il giocatore che metterà mano al gioco dovrà essere consapevole che sta giocando a qualcosa di veramente brutto.
Non ci sono tanti altri aspetti da raccontarvi perchè la storia del gioco è quasi ridotta all’osso, affacciandosi molto al game play vero e proprio tipico dei giochi di tanti anni fa.
Gameplay
Il gioco è fondamentalmente un 2D a scorrimento laterale, dove con la semplice pressione dei tasti del mouse potremo svolgere diverse azioni. Nonostante sia una meccanica cosi apparentemente semplice, tante volte sarà frustrante cercare anche di colpire i nemici, che varieranno tra semplici formiche, cinghiali ed esseri umani. Il sistema di movimento è pessimo nonostante ci sia modo di spostarsi anche con la tastiera, infatti il gioco è stato sviluppato principalmente per essere giocato con il mouse. Tutto ciò rende quasi impossibile colpire i nemici o spostarsi all’interno della mappa di gioco.
Durante il nostro viaggio potremo eliminare tutti i nostri nemici con l’utilizzo di un arco e le poche frecce a disposizione che potremo trovare in giro. Fortunatamente spesso ci saranno punti di salvataggio, più comunemente chiamati checkpoint, dove qualora dovessimo morire potremo ricominciare dal punto salvato. Al gioco manca momentaneamente la compatibilità del pad, quindi se stavate pensando di aggirare il problema del mouse o della tastiera…beh non potete!
Il gioco sarà suddiviso in capitoli che potranno essere rigiocati tutte le volte (in realtà nemmeno mezza) che vorremo, con un semplice click sui pallini gialli presenti sull’intera mappa di gioco. Ogni livello per essere completato richiederà il raggiungimento di diversi obiettivi, come ad esempio raccogliere un numero predefinito di monetine d’oro, eliminare un certo numero di cinghiali e altri obiettivi decisamente semplici. Ci saranno anche zone bonus da scoprire, come se ce ne fosse davvero bisogno per giunta.
Comparto grafico e sonoro
Il gioco è stato creato e disegnato a mano con uno stile di pittura indiano, rendendolo almeno in minima parte godibile all’occhio. I colori risultano ben posizionati ed esprimono precisamente ciò che vogliono rappresentare. Essendo un 2D ispirato a titoli di tanti anni fa di certo ha subito notevoli limiti, soprattutto da parte degli sviluppatori. Non c’è stata una vera attenzione nei dettagli e questa cosa è presente a primo impatto proprio nel menù iniziale dove dobbiamo scegliere il nome del nostro profilo, per non parlare del personaggio…uno dei più brutti visti in vita mia.
La musica del gioco è la classica musica indiana, personalmente non mi è piaciuta per niente, infatti pochi secondi dopo aver avviato il gioco l’ho settata a zero perché non la sopportavo più e devo dire la verità, ha reso il tutto meno intollerabile di quanto non lo fosse già di suo.
In conclusione
The Legend Of Vraz è un “gioco“ che a mio parere non dovrebbe nemmeno esistere, ma considerando che in vita mia ho giocato a cose peggiori, purtroppo, lo potrei consigliare a chi non ha niente da fare o a chi è particolarmente attratto da qualsiasi gioco in 2D. Per qualsiasi altra informazione potete trovare notizie del gioco su Steam e sul sito ufficiale