Il dibattito in questione su The Legend of Zelda: Breath of the Wild era in realtà cominciato mesi fa con dichiarazioni provenienti direttamente dal producer Eiji Aonuma e dal director Hidemaro Fujibayashi. Anouma aveva rilasciato una dichiarazione a Famitsu che più che chiarire la situazione andava a renderla quasi confusa:
“Eiji Aonuma: Beh, naturalmente, è proprio alla fine. Ma so cosa stai chiedendo. Vuoi sapere in quale delle diverse linee temporali si colloca, no?
Hidemaro Fujibayashi: Beh, questo è a libera interpretazione dei giocatori.
Aonuma: La storia di Hyrule cambia con il tempo. Quando pensiamo ad un nuovo gioco e a che cosa vogliamo fare con questo, pensiamo anche alla timeline. A volte è facile collocarlo, altre volte molto meno e dobbiamo cambiare la sua posizione svariate volte. In realtà, la storia definitiva viene sistemata più e più volte.
Fujibayashi: Attualmente, all’interno della compagnia, usiamo un nuovo termine chiamato “Nuova Traduzione”. In pratica, noi non cambiamo la timeline, ma semplicemente aggiungiamo man mano nuove informazioni e nuove verità che vengono alla luce.
Famitsu: Capisco, quindi il modo di interpretare il collocamento di Breath of the Wild è ancora in fase di dibattito accademico.
Fujibayashi: Ecco perché dovresti prestare attenzione anche a come si evolverà in futuro! Vi preghiamo di guardare avanti!”
Un fan di Nintendo però si è rivolto a Resetera per segnalare una recente modifica al sito web giapponese di Legend of Zelda che include una convergenza di tutte le timeline con Breath of the Wild che appare alla fine di ogni ramo rappresentato. Viene dunque a rafforzarsi così una delle teorie più popolari che si possono trovare sul web che a oggi sembra essere quella maggiormente supportata da fonti ufficiali, ovvero che il maestoso Breath of the Wild altro non sia che una convergenza totale di tutte le timeline conosciute.