Sono passati ormai 25 anni dall’uscita di The Legend of Zelda: Ocarina of Time, il celebre capitolo dell’altrettanto famosa saga Nintendo; eppure, in questi giorni è emersa una curiosità su Shigeru Miyamoto, il game designer “padre” di Zelda e Super Mario.
In un’intervista rilasciata su una guida strategica giapponese del 1999, Miyamoto rispondeva ad alcune domande di un anonimo developer riguardanti il titolo uscito l’anno prima, che si era guadagnato da subito un enorme successo. L’intervista è stata recentemente recuperata e tradotta in inglese dal sito Shmuplations, che ha evidenziato, in particolare, l’opinione di Miyamoto su Navi, la fatina guida di Link.
La fedele ma fastidiosa guida di Ocarina of Time
Link incontra Navi all’inizio del gioco: quest’ultima viene inviata al ragazzino dal Deku Tree, l’albero protettore della foresta, col compito di accompagnare l’Eroe Prescelto dalle Dee nel suo viaggio alla sconfitta del male. Nel corso del gioco, infatti, Navi rimane continuamente al fianco di Link, interagendo con lui con la famosa frase Hey, listen! (letteralmente: “Ehi, ascoltami!”); tuttavia, col tempo l’atteggiamento di Navi è stato ampiamente criticato all’interno delle community, in quanto ritenuto inutile ed eccessivamente invasivo.
Per quanto ormai oggi sia più diventato un meme diffuso tra i fan della saga, molti giocatori di The Legend of Zelda: Ocarina of Time continuano a non sopportare la presenza della fatina. In questo senso, è interessante notare che anche Miyamoto all’epoca non era per niente convinto del ruolo di Navi:
Credo che il modo in cui Navi fornisca suggerimenti sia troppo ostile per il giocatore. Posso confessartelo: credo che l’intero sistema di Navi sia il più grande punto debole di Ocarina of Time.
Miyamoto discute poi più in generale di alcune strategie di game design, affermando che è estremamente difficile (soprattutto coi mezzi dell’epoca) creare un sistema che fornisce al giocatore suggerimenti pienamente efficaci; anzi, secondo Miyamoto un sistema di guida troppo perfetto avrebbe rischiato di compromettere la produzione del titolo. Per questo motivo, Navi è stata realizzata secondo un’ottica più “disturbante”:
Se leggi il testo di Navi, quest’ultima ripete la stessa cosa ancora e ancora. So che può sembrare brutto da dire, ma l’abbiamo volutamente lasciata su un livello di “stupidità”. Se avessimo cercato di renderla ancora più sofisticata, questa “stupidità” sarebbe risaltata ancora di più.
Di fronte a tutto ciò, la soluzione che Miyamoto voleva attuare sarebbe stata ancora più radicale: rimuovere l’intero sistema di guida. Tuttavia, questo sarebbe risultato ancora più ostile per il player. Per quanto il game designer se ne sia poi in parte pentito, il ruolo di Navi è stato quindi mantenuto tale, creando quel sistema di guida a tratti irritante ma che forse ha contribuito ancora di più a formare l’iconicità inarrivabile che The Legend of Zelda: Ocarina of Time continua tutt’oggi a mantenere.