Quest’anno è stato benedetto da molte uscite di grandi titoli, i quali hanno reso felici i giocatori di tutte le console. Tra i generi che hanno dominato quest’anno due sono i maggiori protagonisti ovvero: gli Sci-Fi ed i Souls Like , recentemente è uscito un grande titolo di quest’ultima categoria dato che The Lords of the Fallen è già nelle case di tutti i gamer!
Il celebre gioco della HEXWORKS era uno dei giochi più attesi del 2023, soprattutto per la sua grande ispirazione al primo Dark Souls di FromSoftware, ma ovviamente con delle novità e sfide originali. The Lords of the Fallen si inserisce in un panorama videoludico sempre più ricco di souls like, i quali cercano di emergere grazie alla propria identità e personalità. Tra i titoli più recenti e apprezzati di questo sottogenere, possiamo citare Elden Ring, Nioh 2 o Life of P, i quali però sono ancora molto legati alle tecnologie e meccaniche della scorsa generazione. Riuscirà la produzione della HEXWORKS a portare il genere agli standard di questa generazione? Il titolo sarà capace di catturare l’attenzione dei giocatori? Il prodotto finale sarà all’altezza del suo predecessore? Scopriamolo insieme!
The Lords of the Fallen: la disperazione della morte
Subito dopo il video introduttivo della storia il gioco ci pone la difficile scelta della classe, la quale decreterà il nostro approccio durante la run, dato che le loro combinazioni di armi, armature, scudi, magie e statistiche determineranno lo stile di gioco del personaggio.
Le nove classi in The Lords of the Fallen sono:
- Cavalleria Consacrata: armi bianche corte stats bilanciate
- Lupo da Guerra: armi bianche corte e stats incentrate sulla Forza e Costituzione
- Patriota: armi bianche di media lunghezza e stats incentrate sulla Forza e Vitalità
- Fanteria di Mornstead: armi bianche lunghe e stats incentrate sulla Costituzione e Agilità
- Ranger Piumanera: armi a lunga gittata e stats incentrate sulla Agilità e Forza
- Carnefice in esilio: armi bianche corte e stats incentrate sulla Agilità e Vitalità
- Predicante di Orius: armi magiche a lunga gittata e stats incentrate sulla Radiosità e Vitalità
- Seguace del fuoco: armi magiche a corta gittata e stats incentrate sull’Inferno e Costituzione
- Miserabile: nessuna arma e stats al minimo consentito.
Insomma ogni classe ha dei punti forti e dei punti deboli, oltre ad offrire una diversa tipologia di sfida. Ovviamente il giocatore potrà personalizzare la sua classe scegliendo come distribuire le statistiche o equipaggiando vari oggetti/armi, tuttavia il gioco premierà coloro che rispettano le linee guida di ogni classe.
L’arte della guerra
The Lords of the Fallen essendo un souls like si basa sui combattimenti e sull’esplorazione, due aspetti che permeano ogni angolo del gioco. Il primo di questi due pilastri (il combattimento) è basato sull’uso di armi, armature, scudi e magie, che influenzano lo stile di gioco e le statistiche del personaggio.
Le armi sono divise in diverse categorie, tra cui spade, asce, martelli, lance, pugnali e archi. Ogni arma ha un peso, una velocità, una portata e un danno specifico, tuttavia molte di esse necessitano di uno scaling minimo per il proprio utilizzo, il quale si basa sulle statistiche del personaggio, le quali sono Forza, Agilità, Costituzione, Vitalità, Radiosità e Inferno. Le armi ovviamente possono essere usate con una o due mani, inoltre a seconda della classe e della preferenza del giocatore le combo e la mobilità variano molto.
Una parte fondamentale nei combattimenti la fa anche la difesa, la quale vede il suo splendore nelle armature presenti nel gioco, infatti esse influenzano non solo la difesa ma anche la resistenza del personaggio e il suo peso totale. Quest’ultima caratteristica determina la velocità di movimento e di schivata del personaggio, oltre che la sua postura, fondamentale per tenere un buon ritmo attacco/schivata.
Un ulteriore strumento di difesa a disposizione del giocatore sono gli scudi, i quali servono a parare gli attacchi nemici, riducendo il danno subito e consumando la postura, tuttavia questi sono una via di mezzo tra armi e armature, infatti alcuni scudi hanno anche degli effetti speciali, come riflettere i proiettili o aumentare il danno inflitto, inoltre possono essere usati anche per colpire i nemici o per sbilanciarli con dei calci.
A complementare la difesa e l’attacco v’è la magia, la quale dona abilità speciali che possono incrementare l’offesa, la resistenza o donare la capacità di curarsi. Le magie sono divise in varie scuole ed ognuna ha un proprio catalizzatore e un proprio set di incantesimi, i quali si focalizzano su un unico aspetto come i danni inflitti, la cura, il potenziamento del personaggio o la manipolazione dei nemici.
Questi tre aspetti del combattimento sono accomunati dalla possibilità di essere potenziati con le rune magiche, le quali ne aumentano le caratteristiche o aggiungono effetti speciali. Insomma la varietà e la profondità delle meccaniche di combattimento sono veramente lodevoli, il che può essere goduto ulteriormente solo dopo aver completato molteplici run.
Un avventura tra due mondi
La seconda colonna portante di Lords of the Fallen ovvero l’esplorazione offre al giocatore una grande libertà, il tutto grazie a una mappa ampia e varia, piena di segreti, passaggi nascosti e aree opzionali, tuttavia ciò che differenzia questo gioco è il legame tra due dimensioni: il regno dei vivi (Axiom) e il regno dei morti (Umbral), i quali potranno essere esplorati usando la lanterna magica, un oggetto della Chiesa di Orius fondamentale per combattere il dio oscuro Adyr, la quale dona la capacità di passare da una dimensione all’altra a volontà del giocatore.
Come se non bastasse la lanterna magica permette al giocatore di vedere e interagire con elementi che sono invisibili o inaccessibili nella dimensione opposta, ad esempio nella dimensione dei morti si possono trovare porte, ponti, scale o interruttori che non esistono nella dimensione dei vivi, allo stesso modo nella dimensione dei vivi si possono trovare oggetti, scrigni o nemici che non sono presenti nella dimensione dei morti. Questa meccanica rende l’esplorazione molto dinamica e stimolante, poiché il giocatore deve usare la lanterna magica con intelligenza e curiosità per scoprire tutti i segreti del gioco.
L’esplorazione è anche influenzata dalle scelte del giocatore, infatti esse possono cambiare il mondo di gioco in modo permanente, dato che uccidere o risparmiare alcuni personaggi chiave della storia avrà delle conseguenze, le quali cambieranno le relazioni con gli altri personaggi, l’accesso a certe aree ed il completamento di alcune missioni secondarie. Come se non bastasse l’esplorazione è anche arricchita dalla presenza di numerosi collezionabili, enigmi e sfide opzionali che il giocatore può trovare nel mondo di gioco. Tutti questi elementi aggiungono varietà e profondità all’esplorazione, incoraggiando il giocatore a esplorare ogni angolo del mondo di gioco.
Grandi avversari
Tutte le nozioni prima citate ci serviranno per annientare i nostri nemici, infatti il mondo di Mournstead e pieno di avversità dato che non solo bisognerà affrontare i seguaci del dio oscuro Adyr, ma anche alcuni membri della Chiesa di Orius, la religione che venera la luce e che combatte Adyr. Ogni nemico ha un proprio aspetto, un proprio stile di combattimento e una propria debolezza, che dovrai scoprire e sfruttare per avere la meglio, inoltre bisognerà fare attenzione alle differenze tra le due dimensioni del gioco: il regno dei vivi (Axiom) e il regno dei morti (Umbral), infatti alcuni nemici cambiano aspetto o comportamento a seconda della dimensione in cui li incontri, mentre altri sono presenti solo in una delle due.
Ovviamente la vera sfida ed il culmine del gioco risiede nei boss, dato che rappresentano lo zenit dell’avventura. Ogni boss ha un proprio nome, una propria storia, morfologia e una propria arena, inoltre ognuno di essi ha una fase secondaria, in cui cambia il suo aspetto o il suo comportamento, rendendo la lotta più difficile dato che alcuni di essi richiedono l’uso della lanterna magica, passando cosi da una dimensione all’altra, il che è necessario per scoprire alcune loro debolezze. Insomma per gli amanti del genere i boss presenti nel gioco possono risultare tra i più complessi degli ultimi anni, il che grazie al loro character design renderà i loro scontri memorabili.
Grandi problemi di bilanciamento
Purtroppo questa produzione non è esenta da errori, i quali minacciano seriamente i due pilastri del gioco. La base di tutti i problemi di bilanciamento risiede nella lanterna magica, infatti essa può essere sfruttata in molteplici modo rovinando la visione originale del titolo. I principali problemi della lanterna sono: la resurrezione ad Umbral e la possibilità di rendere i viaggi più “sicuri”
La resurrezione ad Umbral è una meccanica che dona al giocatore una seconda chance dopo la sua uccisione, infatti la morte sarà solo una fase del combattimento dato che grazie a questa meccanica potremo continuare la battaglia ad Umbral, il che non sarebbe un problema se non fosse per il fatto che grazie agli altari possiamo ritornare ad Axiom, distruggendo completamente la sinergia morte/apprendimento tipico dei souls like.
I viaggi sicuri sono una conseguenza delle incontro con il mercate, il quale in cambio di anime darà al giocare un “seme speciale“, donando cosi la possibilità di poter far germogliare un alterare speciale, il quale potrà essere piantato in zone specifiche ma abbondanti nel gioco. Questa meccanica vanifica la sfida proposta dall’esplorazione dato che con un po’ di grinding si potrà acquistare sempre questo consumabile speciale, come se non bastasse quest’ultimo può essere usato anche come rifugio (falò in dark souls) alterando ulteriormente la sfida originale proposta dal gioco.
Ovviamente gli sviluppatori hanno cercato di rimediare a queste chiare falle, il tutto grazie ad una specie di conto alla rovescia presente ad Umbral, la quale si attiverà se il personaggio persiste troppo tempo in questa dimensione evocando nemici sempre più potenti attorno al giocatore. Purtroppo questa contromisura è facilmente evadibile grazie agli altari, inoltre durante il mid game le cose non fanno che peggiorare grazie alla maggior disponibilità di anime.
Una giusta ottimizzazione
The Lords of the Fallen è un gioco che sfrutta al massimo le potenzialità dell’Unreal Engine 5, dato che presenta una grafica spettacolare, con effetti di luce, ombre, riflessi e particelle di alto livello, che rendono il mondo di Mournstead vivo, realistico e molto inquietante. Il gioco si distingue soprattutto per la qualità delle texture, dei modelli e delle animazioni dei personaggi e dei nemici, i quali mostrano un grande dettaglio ed un eccellente espressività.
La grande qualità visiva presente nel gioco ha un costo elevato in performance, il che porta il titolo ad essere uno dei più pesanti dell’attuale generazione con richiesta lato CPU e GPU ingenti, infatti solo coloro che dispongono di una scheda video RTX 4000 potranno godere a pieno, dato che in questa schede video è presente il DLSS 3.5 ed il Frame generation, i quali rendono il gioco incredibilmente fluido.
A complementare l’incredibile grafica c’è l’altrettanto comparto sonoro, il quale vanta una colonna sonora orchestrale che si adatta perfettamente all’atmosfera e alla situazione del gioco, infatti essa muta creando dei contrasti tra le due dimensioni: il regno dei vivi (Axiom) e il regno dei morti (Umbral). Nel regno dei vivi, le musiche sono più solenni e maestose, con l’uso di cori e strumenti a fiato. Nel regno dei morti, le musiche sono più cupe e inquietanti, con l’uso di sintetizzatori e percussioni. Le musiche si intensificano anche durante i combattimenti, soprattutto contro i boss, rendendo le battaglie più epiche ed emozionanti.
Gli effetti sonori sono anch’essi molto curati e realistici, grazie all’uso della tecnologia Dolby Atmos, che crea un suono tridimensionale e immersivo. Il gioco sfrutta questa tecnologia per rendere più credibile il mondo di Mournstead, con i rumori come il vento, la pioggia, gli animali, le campane, le voci ed il brusio della disperazione, inoltre grazie ad essa è possibili riconoscere attraverso i muri i nemici e le loro armi. A dare ulteriore profondità al comparto sonoro v’è il doppiaggio nella sola lingua inglese, la quale risulta convincente e di gran qualità con una traduzione nei testi convincente.
Insomma The Lords of the Fallen è un gioco che richiede un PC abbastanza performante per mostrare tutte le sue bellezze grafiche, tuttavia solo disponendo anche di un buon impianto sonoro si può essere apprezzare a pieno del titolo. In ogni caso, The Lords of the Fallen merita di essere provato per la sua atmosfera e la sua sfida.
Mantieniti aggiornato con le nostre ultime notizie o scopri nuovi giochi con le nostre recensioni.