The Pale Beyond dopo l’ottimo esordio dello scorso febbraio su Steam, e giunto anche sulla console ibrida Nintendo, mantenendo intatto tutto ciò che di buono aveva fatto vedere. Ci troviamo di fronte a un titolo che mescola pesantemente gli elementi survival con la componente narrativa, e il risultato è qualcosa che abbiamo davvero apprezzato.
Bisogna però mettere le mani avanti e specificare che, data la totale assenza della localizzazione nella nostra lingua, The Pale Beyond potrebbe essere davvero poco godibile da chi non mastica bene l’inglese, complice anche un’ampia mole di dialoghi tra testi e menù.
Potendo vantare una forte componente narrativa, i ragazzi di Bellular Studios hanno puntato molto sulla trama e ambientazione del loto titolo, del quale eviteremo di fare spoiler se non raccontare i primi momenti che andremo a vivere. L’ambientazione è quella di un’Inghilterra dell’inizio ‘900, dove le esplorazioni marittime la facevano da padrone e tantissimi uomini e donne tentavano la fortuna partendo all’avventura.
Proprio il richiamo dell’avventura è ciò che muove il nostro protagonista, Robin Shaw, ad unirsi alla ciurma del capitano Rufus Hunt, comandante molto conosciuto e del quale la fama lo precede. Questa però non sarà una spedizione semplice, perché si tratta di partire per esplorare l’Antartide. Ma noi non ci faremo intimidire e continueremo il colloquio con il capitano.
Già da questo inizio saremo chiamati a rispondere a diversi quesiti posti dal Capitano Hunt, e le risposte andranno a creare un nostro profilo di background che a sua volta ci darà diverse opzioni di dialogo. Purtroppo la gioia e l’emozione della partenza verranno interrotte dopo poco, in quanto saremo chiamati a guidare verso la sopravvivenza l’equipaggio, smarrito in mezzo ai ghiacci e con il capitano scomparso.
The Pale Beyond: sopravvivere per 35 settimane
Quello che dovremo fare sin da subito, sarà prendere decisioni che andranno dall’essere difficili a difficilissime. Il capitano è scomparso, non conosciamo gli altri membri dell’equipaggio, i soccorsi arriveranno in 35 settimane e saremo circondati dal ghiaccio, gelo e con scarse risorse. Ogni scelta che andremo a fare comporterà la soddisfazione di alcuni e la rabbia di altri, ma qualcuno dovrà pur prendere quelle decisioni e toccherà al giocatore.
Di fatto ci troveremo a leggere molte righe di testo e rispondere a tantissime domande in alcune fasi, mentre in altre tramite gli appositi menù decideremo come utilizzare e razionare le poche risorse a disposizione. I conflitti interni all’equipaggio sono dietro ogni angolo, il capitano ancora latita e il senso di ansia cresce a ogni giorno che passa. Il compito al quale siamo chiamati non sarà per niente facile e The Pale Beyond riesce pienamente nel suo intento, ovvero quello di trasmettere questa sensazione di abbandono e pericolo costante al giocatore.
Se alcune decisioni che abbiamo preso hanno avuto eventi non graditi, The Pale Beyond offre la possibilità di tornare indietro nel tempo di sette giorni, cancellando tutto quello fatto fino a quel momento. Se da una parte questa scelta può bruscamente interrompere il senso di survival tanto ricercato dal gioco, dall’altro non ci sentiamo neanche di penalizzarlo.
Dal punto di vista tecnico, il comparto grafico e artistico è quello che colpisce di più di The Pale Beyond. Le tavole dei disegni sono spettacolari, molto curate e aiutano a immedesimarsi nel gioco. Anche se non a livelli gravosi, si ripresenta il difetto delle scritte un po’ di dimensioni ridotte su schermo quando si gioca in modalità portatile sull’ibrida Nintendo, mentre i comandi sono stati ben implementati.
Da sottolineare nuovamente la mancanza della lingua italiana anche nei sottotitoli, proprio perché la mole di testi da leggere in dal punto di vista tecnico è davvero notevole.