Avevamo avuto modo di provare l’early access di The Protagonist: EX-1 ad inizio marzo e avevamo espresso il nostro parere per lo più positivo. Trattandosi del primo lavoro del team di 3Mind Games, lo sforzo sia dal punto di vista creativo che di sviluppo tecnico è chiaro sin dall’inizio.
Siamo davanti al classico RPG con combattimento a turni che ci vede navigare infiniti corridoi con luci blu, porte elettromagnetiche e orde di droni che mai avremmo immaginato potessero esistere. L’impatto col gioco non è dei più semplici, soprattutto considerando che ci sono talmente tante variabili all’interno di ogni menù che per le prime ore di gioco è difficile capire effettivamente cosa si sta facendo tra crafting e level up.
The Protagonist: EX-1, la fine di un sogno
Il cinematic introduttivo di The Protagonist: EX-1 ci immerge subito in una storia avvincente: siamo nell’anno 2113 e un totalitarismo militare controlla il pianeta Terra. Il Concilio mantiene la pace attraverso una regola molto precisa, ossia l’anonimato dei suoi membri.
Di fatto, così, tutti sono pari ed uguali, ma tutti potrebbero anche essere parte del Concilio. Ne consegue che a nessuno viene mancato di rispetto, proprio per evitare di offendere la persona sbagliata.
Grazie all’utopia creatasi, su Terra la vita scorre senza intoppi, tant’è che mancano le guerre, il cibo è abbondante per tutti e ogni singolo individuo ha una casa. Il punto di rottura di The Protagonist: EX-1 si verifica quando una razza aliena sintetica si appresta ad invadere il pianeta stesso.
Dopo un primo contatto finito male, il conflitto con gli alieni, denominati KL-T, si inasprisce fino all’emanazione dell’ordine Ex-1: sterminio a tutti i costi. Qui entra in scena la nostra unità, ossia la 5a Divisione.
Siamo a bordo della navicella che ci sta conducendo all’obiettivo della nostra missione di sabotaggio, ossia un’enorme stazione spaziale che orbita non lontano da Terra. The Protagonist: EX-1 inizia così, con qualcosa che è andato chiaramente storto e Angel, la nostra protagonista, che si sveglia all’interno della struttura senza ricordare nulla dell’accaduto.
The Protagonist: EX-1, un gameplay e mille possibilità
Il gioco ha tantissimi aspetti davvero curati, a volte forse in maniera eccessiva. Durante il gioco abbiamo due fasi ben distinte: l’esplorazione e il combattimento.
Durante l’esplorazione ci spostiamo all’interno della base spaziale con un grafica isometrica dall’alto tanto cara agli sviluppatori di RPG dagli anni ‘90 ad oggi. The Protagonist: EX-1 non permette di evidenziare gli oggetti circostanti, ma c’è da dire che l’arredamento è talmente spoglio e lineare che un qualsiasi oggetti fuori posto ci farà venire voglia di vedere se si illumina al passaggio del mouse.
È possibile spostarsi cliccando un punto sulla mappa o trascinando in giro il mouse… ma dei due modi quello meno esasperante è senza dubbio il primo, dato che altrimenti, a volte, ci si trova ad andare da tutt’altra parte. WASD non è contemplato e talvolta ci si trova a girare attorno a un angolo un paio di volte prima di azzeccare il corridoio giusto.
The Protagonist: EX-1 permette di girare la telecamera, ma non è un movimento libero e questo a volte fa perdere un po’ di tempo, ma niente di terribile. Durante questa parte di gioco affronteremo varie tipologie di puzzle e rompicapi che si basano per lo più sull’hacking di alcune console e l’attivazione delle loro specifiche funzioni.
Il fatto che l’hacking sia di fatto immediato e non richieda l’uso di una skill o, per così dire, un tiro di dado, rende inutile e fastidiosa l’animazione che si ripete ogni volta che interagiamo con uno dei terminali, soprattutto quando sono parte integrante di un puzzle. In ogni caso, il gioco è pieno zeppo di queste console e l’entusiasmo del primo hacking fatto si spegne dopo la centoseiesima volta.
Tra pareti da far saltare a colpi di pistola, piattaforme semoventi, corridoi a scomparsa e nuclei di forza da riposizionare, tutto sommato correre in giro per la stazione spaziale non è così male… Vagare per i livelli di The Protagonist: EX-1 è, a mio avviso, più divertente dei combattimenti, soprattutto considerando che alcune zone sono opzionali e contribuiscono alla lore del gioco, oltre che ricompensare il giocatore curioso.
Diciamocelo chiaro, il gioco propone tantissime abilità diverse: cure, hacking, armi da mischia, da distanza, crafting, buff e chi più ne ha più ne metta. Personalmente trovo la presenza delle armi da mischia quasi inutile, soprattutto nella parte iniziale del gioco, quando l’idea è di ammazzare i nemici prima che si moltiplichino o si avvicinino.
I combattimenti sono a turni, ma è l’iniziativa a stabilirne l’ordine, non l’appartenenza ai nemici piuttosto che al nostro team di eroi. Il primo grande ostacolo di The Protagonist: EX-1 è l’effettiva capacità di movimento, davvero molto scarsa.
Implementare uno sfizioso sistema di combattimento in mischia, di cui parlerò a breve, quando i nostri personaggi si possono spostare di 3-5 caselle alla volta, rende il tutto parecchio inutile. Alla fine tutti i miei personaggi erano armati di pistola e concludevano i combattimenti in pochi turni, da una misurata distanza di sicurezza.
È possibile anche ritardare tutto o parte di un turno, così da attendere che i nemici si avvicinino e terminare i nostri punti azione tentando di colpirli. Si sale di livello abbastanza in fretta ed è possibile aumentare il movimento, ma di fatto a volte è particolarmente frustrante… soprattutto considerando che l’IA di The Protagonist: EX-1 fa spesso allontanare i nemici.
Parliamo ora dell’innovazione principale introdotta da quelli 3Mind Games: il M.A.C.S. aka Martial Arts Combat System, ossia una tipologia di combattimento in mischia davvero peculiare. Ovviamente possiamo limitarci a prendere a colpi di pugnale o spada lo sventurato nemico, ma perché dovremmo?
Si tratta di una serie di colpi dati con calci, pugni, ginocchia e gomiti, concatenati e devastanti. È possibile creare una combo nell’ordine che preferiamo, decidendo inoltre se fare attacchi leggeri, moderati o pesanti, e tutte queste combinazioni (le 4 parti del corpo e le 3 velocità) possono essere potenziate nelle abilità. The Protagonist: EX-1 ci permette, in puro stile da vecchio 1v1 nelle sale giochi, di creare la combo che fa più male… sempre che il nemico sia a portata, ovviamente.
Breve parentesi sul crafting, che prevede millemila variabili ed è spiegato quasi di sfuggita. Tra armi, armature, consumabili, chip da implementare al personaggio e ad alcuni oggetti, l’elenco di cose da costruire è davvero, davvero esagerato. Se si considera poi che, ad esempio per le armi, è necessario aggiungere allo schema delle stesse anche un effetto, che si può salire di livello, fare upgrade e smantellare… il tutto richiede un certo livello di dedizione.
The Protagonist: EX-1, grafica e sonoro con alti e bassi
La parte dove The Protagonist: EX-1 dà senza ombra di dubbio il meglio di sé è la caratterizzazione dei personaggi. Non solo un doppiaggio davvero eccellente, ma anche dei siparietti divertenti, immersivi. L’acrimonia tra Angel e Radical, la protagonista e il primo alleato che incontriamo, è meravigliosa e davvero ben architettata.
La maggior parte dei dialoghi è doppiata in maniera incredibilmente realistica, tant’è che gli sviluppatori si sono serviti di attori di Hollywood per le voci di alcuni personaggi (Temuera Morrison e Tony Todd). La musica, soprattutto nelle fasi di combattimento, diventa rapidamente snervante e ripetitiva, ma in linea di massima quando si è impegnati nel gioco accompagna in maniera abbastanza gradevole.
Le ambientazioni di The Protagonist: EX-1 hanno quelle colorazioni che richiamano la luce a neon bluastra e tutto è comodamente diviso in quadrati, per funzionare bene sia come tabellone da combattimento che come pavimentazione. Se visto dall’alto il gioco sembra scorrere in maniera abbastanza fluida, quando capita che la telecamera si avvicini al nostro eroe che spara o fa un calcio rotante, si nota senza pietà che il gioco puntava molto in alto ma ha incontrato ostacoli tecnici.
Spesso le animazioni sono molto legnose e scoordinate, ma è l’espressività dei personaggi che lascia sgomenti, essendo praticamente nulla. Lo si vede già dal cinematic iniziale, che ci regala un triste primo piano della nostra Angel fatto di pixel… ma potendo soprassedere sulla qualità non particolarmente eccelsa, si tratta comunque di un gioco che scorre tutto sommato in maniera piacevole.
The Protagonist: EX-1, tiriamo le somme
Stiamo parlando senza ombra di dubbio di un titolo dov’è stato investito molto, sia in termini di impegno che di tempo. The Protagonist: EX-1 introduce, o prova ad introdurre, alcune meccaniche nuove ed interessanti, ma si è voluto creare un sistema talmente complicato che si potrebbe indurre il giocatore a semplificare il tutto senza mai curarsi del sottobosco di abilità, armi e infinite possibilità.
I limiti tecnici vengono compensati quasi totalmente dalla prestazione della parte creativa, che è davvero ammirevole. Sarà difficile non farsi piacere Angel, testarda e caparbia, mentre la seguiamo in questo suo viaggio iniziato in maniera ignota.
The Protagonist: EX-1 è uscito il 18 giugno scorso su Steam e la pagina contiene tutte le informazioni in merito al progetto e agli aggiornamenti, come al solito. Altri dettagli sono disponibili direttamente nel sito ufficiale del titolo, per chi fosse interessato a saperne di più.