The Skylia Prophecy è un gioco d’azione con elementi platform a scorrimento laterale e con grafica bidimensionale, che si ispira ai classici a 8 e 16 bit, sperando di cavalcarne la stessa ondata di successo, mosso anche dalla recente rinascita dei giochi di questo genere (metroidvania).
Sviluppato da Ezekiel rage, The Skylia Prophecy racconta la straziante storia di Mirenia, una ragazza in viaggio verso la fortezza di Tirkin in cerca di redenzione per un doloroso errore commesso quando era giovane. Dopo che la guerra dei nove anni fra uomini e demoni vide la sua fine, gli umani decisero di imprigionare il signore oscuro, comandante dei demoni, invece di ucciderlo.
Così facendo avrebbero tenuto sotto controllo anche il resto dei demoni, ma Mirenia, ignorando tutti gli avvertimenti, uccise il signore oscuro scatenando l’ira dei demoni minori che, in cerca di un nuovo signore, iniziarono ad attaccare tutti i villaggi, uccidendo gli uomini e violentando le donne.
Mirenia, per cercare di redimersi, decide di affrontare un lungo viaggio che l’avrebbe condotta fino alla fortezza di Tirkin dove, tramite una magia oscura, avrebbe cercato di confinare tutto il potere demoniaco. Quello che purtroppo Mirenia ignorava era che le sue azioni passate, così come quelle future, erano guidate da un’antica profezia proprio del signore oscuro.
The Skylia Prophecy: meccaniche e gameplay
Dal punto di vista del gameplay, The Skylia Prophecy non si distacca per niente dal genere al quale trae ispirazione, ma non apporta neanche alcuna innovazione.
Nei panni di Mirenia, dovremo farci strada attraverso una serie di livelli a scorrimento orizzontale, sbarazzandoci di demoni e boss che si frapporranno fra noi e la nostra missione. Per fare ciò, avremo a disposizione un attacco base con l’arma principale che dalla pixel art sembra essere una specie di lama scudo; premendo il tasto più volte, non daremo vita a nessuna combo, bensì alla ripetizione sempre della stessa animazione. Inoltre non saremo in grado di attaccare in direzioni che non siano frontali a Mirenia; niente attacchi verso l’alto o verso il basso se non tramite il salto.
Un altro tasto verrà utilizzato semplicemente per il salto ed un altro per attivare una delle abilità magiche che sbloccheremo nel corso della nostra avventura. Inoltre Mirenia potrà contare su un’abilità difensiva; uno scudo di energia attivabile senza nessun costo, che servirà sia per bloccare gli attacchi con proiettili nemici, ma anche per colpire e far fuori i nemici più deboli. Servirà soprattutto a sbarazzarsi dei nemici che strisciano sul terreno, vista l’impossibilità di attaccare da abbassati.
Sullo schermo verranno mostrati sotto forma di piccoli segmenti, le barre relative a punti vita, mana e forza. Come nella maggior parte dei giochi, anche in The Skylia Prophecy una volta esauriti i punti vita di Mirenia, sarà game over. I punti mana serviranno per tutte le abilità magiche e la forza indicherà il danno che infliggeremo con il nostro attacco ai nemici.
Un riquadro in alto a sinistra, mostrerà l’oggetto selezionato al momento, che potremo utilizzare con la pressione del tasto dorsale sinistro basso e potremo scorrerli con il dorsale sinistro alto. Nella parte centrale superiore tre riquadri mostreranno le abilità che avremo ottenuto e quella attualmente in uso.
The Skylia Prophecy dispone di un sistema di livellamento invisibile: non verremo mai a sapere quanta esperienza darà uccidere un determinato nemico o quanto mancherà per salire di livello, ma questo accadrà improvvisamente sotto forma di aumento di uno dei tre attributi di Mirenia.
Una volta uccisi, i nemici non compariranno più in quel luogo, neanche una volta arrivati ai checkpoint. Questo impedirà di potenziare le statistiche nelle fasi iniziali del gioco, per poi avere vita facile in futuro. Poco male considerato anche il fatto che i nemici non lasceranno mai cadere nessun oggetto e che il gioco non vuole certo essere una passeggiata per i giocatori, anzi tutt’altro.
I checkpoint sono rappresentati da una statua con un fuoco fatuo fluttuante che, una volta toccato, salverà automaticamente i nostri progressi nel gioco e sarà anche l’unico modo che avremo per salvare la partita. Toccando il fuoco fatuo inoltre, recupereremo una certa quantità di punti ferita e mana, a seconda del livello di difficoltà impostato che, per informazione, saranno i classici facile medio e difficile.
Durante la nostra avventura, visiteremo anche dei villaggi nei quali potremo parlare con gli abitanti per ricevere alcune informazioni sulla storia e sulla nostra missione, nonché scoprire qualche segreto.
Sempre nei villaggi saranno presenti dei negozi dove potremo acquistare gli oggetti disponibili nel gioco, che saranno soltanto di cinque tipologie: pozione della salute, del mana, della resurrezione, amuleto della temporanea invincibilità e la chiave base. Mentre le pozioni si spiegano da sole, la chiave base servirà per aprire le porte per accedere nei diversi dungeon, quindi sarà bene averne sempre una con noi. No, non ho detto una a caso; The Skylia Prophecy infatti non permette di portare più di un oggetto per tipo, che sia pozione amuleto o chiave.
Nelle infermerie dei villaggi potremo, sotto compenso, ripristinare i nostri punti vita, oppure con una somma maggiore, sia i punti vita che i punti mana.
Troveremo anche la taverna, dove potremo accettare missioni secondarie che, una volta completate, ci ricompenseranno con monete d’oro, la valuta di The Skylia Prophecy. Potremo accettare solo una missione alla volta e, una volta completata, dovremo visitare la taverna più vicina per consegnarla ed ottenere la ricompensa.
Le missioni secondarie varieranno da uccidere un determinato demone, a liberare strade facendo esplodere pareti rocciose e via dicendo, e saranno presenti tre o quattro missioni secondarie per ogni zona del gioco.
The Skylia Prophecy è principalmente un gioco difficile. Il minimo errore ci costerà la sconfitta e di conseguenza il dover ricominciare dall’ultimo punto di salvataggio visitato. I danni ambientali causati da trappole o paludi avvelenate saranno letali al primo tocco, nessuna seconda chance, mentre i nemici avranno due tipologie di danni; i loro proiettili ci andranno a ferire leggermente, togliendoci solo un segmento dei punti ferita, ma ben peggiore invece sarà il contatto diretto, che infliggerà danni spropositati ai nostri punti salute. Anche nei livelli avanzati del gioco basteranno due tocchi dei nemici per ucciderci.
Anche le boss fight sono molto intense e difficili, benché alcune di queste saranno opzionali. Affrontarle comunque ci farà acquisire delle nuove abilità come ricompensa per i nostri sforzi. Un punto dolente però in The Skylia Prophecy sono proprio le abilità. Nessuna di quelle ottenute si rivelerà un prezioso aiuto in battaglia, anzi si potrà benissimo farne a meno. Addirittura la prima volta che ho completato il gioco, non ho usato neanche una volta alcune abilità, se non per colpire degli oggetti lontani come requisito di alcune missioni secondarie.
The Skylia Prophecy si rivelerà punitivo anche dal punto di vista esplorativo: progredendo nel gioco, sbloccheremo l’abilità del doppio salto che però non potremo e non dovremo usare liberamente, provo a spiegarmi meglio: ogni volta che andremo a eseguire un doppio salto, consumeremo un segmento di mana, questo implica che ne avremo un numero limitato di usi e, progredendo nel gioco, sarà sempre più necessario utilizzarli (soprattutto nel dungeon finale), quindi dovremo spesso calcolare quali salti fare piuttosto che altri, ed avere dietro sempre una pozione del mana.
Ovviamente per aumentare la difficoltà, non avremo nessun tutorial che ci verrà incontro spiegandoci funzionamento di oggetti ed abilità, ma dovremmo provare e scoprire, proprio come accadeva nei giochi di questo genere in passato.
The Skylia Prophecy: tecnicamente parlando
Graficamente The Skylia Prophecy si mostra in un’affascinante pixel art, con paesaggi in stile gotico, che però eccelle di più nelle ambientazioni dei paesaggi piuttosto che in nemici, personaggi non giocanti e animazioni. I nemici, pur mantenendo lo stesso scheletro come pattern per mosse e movimenti, mostrano una buona varietà di aspetti.
Nota di demerito alla localizzazione in italiano che, anche se fa capire il senso delle frasi e anche se il gioco sicuramente non fa della trama la sua arma principale, risulta veramente mal riuscita e a voler pensar male, sembra presa direttamente da un qualche programma di traduzione come google translate. Anche i caratteri dei testi potevano essere fatti molto meglio, soprattutto nell’introduzione del gioco, dove la trama, composta da testi scritti in rosso, scorre su uno sfondo nero con sfumature rosse che ne rende difficile la lettura.
Il sonoro è altalenante: se da una parte abbiamo alcune musiche molto evocative e che ricordano lo stile dei vecchi giochi a 8 e 16 bit, dall’altra abbiamo alcune che risultano noiose e ripetitive. Abbastanza nella media gli effetti sonori generali del gioco, mentre non sono adeguati quelli di Mirenia, con versi troppo delicati non adatti ad una guerriera che sta combattendo orde di demoni in cerca di redenzione.
Devo però soffermarmi con dispiacere su un bug riscontrato in tutte e quattro le partite complete che ho effettuato in The Skylia Prophecy. Una volta ottenuta la chiave a quadrifoglio, questa non aprirà una porta che la richiede, rendendo impossibile l’esplorazione di una zona secondaria e l’accesso alla terza ed ultima abilità nonché al completamento di alcune missioni secondarie. Probabilmente però, visto che il gioco è già disponibile su Steam da un po’ di tempo, lo sviluppatore porrà rimedio a questo problema con un aggiornamento in tempi (si spera) brevi. Ma comunque andava segnalato.
The Skylia Prophecy gira molto bene sia in modalità dock che in portatile anche se, a dirla tutta, in schermi troppo grandi, la grafica del gioco rende molto meno.
In definitiva The Skylia Prophecy avrebbe avuto le carte in regola per essere un buon prodotto, soprattutto per gli appassionati del genere, anche senza portare niente di nuovo al genere, ma riprendendo in tutto e per tutto meccaniche e sensazioni dei vecchi giochi a scorrimento laterale. Il bug sopracitato ed un gameplay un po’ limitato ne limitano il risultato finale.