Sviluppato da Zounoashi Games e pubblicato da Phoenixx Inc., The Strongest TOFU è un platform a scorrimento orizzontale che prende palese ispirazione da Super Mario traslando tutto però in ottica TOFU e aggiungendo un sacco di piccole citazioni videoludiche più o meno palesi (seppur in prevalenza Nintendiane). Noi siamo diventati TOFU su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione. Pronto a vivere un percorso lineare per diventare anche tu… TOFU?
The Strongest TOFU e il percorso per diventare TOFU
Sembrerà assurdo ma The Strongest TOFU racconta una storia. Quale? Ma è ovvio: il percorso per diventare TOFU. No, non stiamo scherzando. In circa un’ora e mezza di durata complessiva, il titolo firmato Zounoashi Games presenta una sequela di sfide intervallate da mini video reali di persone che preparano il TOFU. Sembra, in effetti, di assistere a una sorta di documentario alimentare molto lineare e privo di qualsivoglia colpo di scena.
In realtà, la narrazione di The Strongest TOFU è duplice. Da un lato c’è il già citato documentario sul come si fa il tofu, un processo che culmina con la conquista dell’owan (tipica ciotola da zuppa giapponese). Lo stesso owan è anche il traguardo di ogni singolo livello presente all’interno del gioco. E le fasi ludiche fungono da sorta di trip psichedelico, nonché miscuglio di citazioni videoludiche di vario genere, che compongono il viaggio verso la trasformazione completa in TOFU!
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Un viaggio che vede l’eroico quadrato bianco di tofu affrontare eserciti di anatre affamate, una gallina gigante spara uova, dei granchi armati, dei pipistrelli e persino un gigantesco dinosauro. Le fasi ludiche, che non brillano per l’originalità della struttura né per l’innovazione ludica in sé, spiccano per la folle creatività, per il no sense che trasuda da ogni trovata e soprattutto per il coraggio della messa in scena stessa.
Basti pensare che, oltre a livelli palesemente ispirati a Super Mario, troviamo anche dei power up molto simili (uno rende il TOFU dorato e gigante, oltre che invincibile). E che dire del boss con tanto di livello che richiama un’altra storica IP Nintendo (di cui non faremo nomi per evitare spoiler). C’è da dire che sono proprio le trovate creative e parodistiche a funzionare nella brevissima avventura di The Strongest TOFU che, nel suo piccolo, funziona.
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Un platform fuori di testa ma brevissimo
The Strongest TOFU è un platform a scorrimento orizzontale che, in rari momenti, esce fuori dai binari (c’è un intero livello con visuale isometrica dall’altro). A conti fatti, puoi muovere il cubo di tofu come preferisci ma, per saltare, dovrai tener premuto il tasto adibito al “salto” e indirizzarlo. A seconda della potenza, potrai più o meno spiccare in alto. Occhio che il tofu è delicato e basta un’altura per mandarlo in frantumi.
Come da prassi, se un nemico ti colpisce, se cadi e ti frantumi o se finisci in una trappola o cadi in un burrone, è game over e devi rifare tutto dal principio. Nulla di grave, considerando che ogni livello dura al massimo una manciata di minuti e, nel caso dei pochi momenti realmente più “ostici” basterà qualche tentantivo in più per procedere senza troppi intoppi.
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Fanno parte del pacchetto della stranissima esperienza ludica offerta da The Strongest TOFU, una serie di boss fights realmente fuori di testa e che ci vedono mettere alla prova il nostro ingegno da tofu in modi simpatici seppur mai realmente rivoluzionari. Ancora una volta, da premiare è la varietà di situazioni e il mini ingegno implementato nei pochi comandi a nostra disposizione (da fasi platform pure a inseguimenti orizzontali o verticali, passando per fasi acquatiche e tanto altro).
Oltre a ciò, ci saranno dei momenti specifici in cui otterremo uno dei due power up a disposizione. Il primo, e già citato, ci vede trasformarci in un gigantesco cubo di tofu dorato, immune ai danni nemici ma più lento e ostico da manovrare (oltre a compiere balzi decisamente più goffi). L’altro è una sorta di “sfoglia di tofu”, più leggera e sottile e in grado di fare balzi decisamente più generosi.
Purtroppo, l’inventiva di The Strongest TOFU offre un concentrato di trovate, divertenti e creative che si esauriscono in poco più di un’ora e che non lasciano altro se non qualche fugace momento surreale. Questo perché il titolo è orfano di collezionabili e di qualsivoglia altra motivazione che possa spingerci a rigiocare se non quello di provare, eventualmente, un altro livello di difficoltà (dei tre disponibili).
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Grafica e sonoro
Graficamente parlando, The Strongest TOFU è abbastanza mediocre, semplicistico e in alcuni casi persino grezzo (basti guardare il modello 3D del dinosauro). Eppure, il suo essere quasi rozzo funziona all’interno del concept da trip psichedelico e surreale che propone ai videogiocatori. Senza contare i palesi richiami, sia dei nemici che dei livelli stessi, ad altri titoli (ancora una volta, Super Mario su tutti). Per quanto riguarda il mini documentario, come detto, si tratta di un vero e proprio filmato reale frammentato in più punti.
Il sonoro è perfettamente idoneo con la follia proposta dal titolo, dotato di un doppiaggio giapponese esagerato e che, proprio nell’esagerazione, risulta coerente col tutto. Da segnalare l’assenza della lingua italiana (neanche i sottotitoli) ma il testo a schermo in inglese è poco e facilmente comprensibile. Infine, The Strongest TOFU funziona in entrambe le modalità dell’ibrida Nintendo anche se nel portatile regala un viaggio di trasformazione in tofu sinceramente più intimo e personale.