The Town of Light… curiosando nel backstage!
The Town of Light è un gioco di avventura in prima persona, ambientato nell’ospedale psichiatrico di Volterra. Siamo negli anni Trenta, nel pieno dell’epoca fascista: gli ospedali psichiatrici da strutture detentive per “malati di mente”, quali erano stati fino a quel momento, propendono ad acquisire una funzione maggiormente curativa nei confronti del paziente-detenuto. E le vicende di The Town of Light si snodano proprio nell’ambito di questa inversione di marcia, che poi nei fatti non si è mai avuta, come lo dimostra il venir meno di questa tipologia di struttura alla fine degli anni Settanta (NdR).
The Town of Light si aggiudica nel 2015 il premio Best Visuals all’Editor Choice Award, dedicato ai titoli Indie. L’anno prima, in occasione del Game Connection Paris, ottiene quello per la migliore narrazione inserita in un videogioco (il Premio “Best Narrative”). Le caratteristiche del gameplay e tecniche del titolo ve le abbiamo presentate circa un mesetto fa, grazie alla nostra recensione, di cui potete farne lettura qui. Adesso vogliamo condurvi nei meandri di questo thriller psicologico, per carpirne l’anima che gli sviluppatori hanno voluto conferirgli.
Alla scoperta della “città della luce”
“Gli occhi sono lo specchio dell’anima“
…e gli occhi di Renée parlano chiaro. Un passato oscuro da scoprire è ciò su cui si incentra l’intero gioco. E il player deve imbattersi in questo viaggio da passato a futuro..
Renée è una ragazzina di 16 anni, che presenta alcuni sintomi di squilibrio mentale. Cosa si nasconde dietro quegli occhi? Un passato che spetta al player scoprire, esplorando e percorrendo quei corridoi, quelle stanze, quel parco dell’ospedale, presso cui lei trascorreva le sue giornate adolescenziali. Un viaggio a tratti “oscuro”, che mette a dura prova le emozioni di chi si trova al di qua dello schermo di gioco, il quale si trova a vivere una situazione surreale. Tra una narrazione fantastica, ispirata ad una storia vera, e la realtà in cui questa va a calarsi. Il confine è labile… e forse è questo il segreto del successo di The Town of Light.
Facciamo un salto nella realtà
L’ospedale psichiatrico di Volterra è racchiuso, oggi, in un’atmosfera ben più diversa da quella degli anni Settanta, quando era nel pieno delle attività di cura e inserimento del malato all’interno della società.
Il team di sviluppatori di Town of Light ha visitato di persona la struttura. Lo scenario che si sono trovati innanzi è stato ben differente rispetto alle storie e alle ricerche che avevano fatto sull’ex manicomio. La natura sembra quasi aver preso il sopravvento sull’architettura del posto. I tetti sembrano quasi sprofondare sulle colonne portanti anziché ergersi verso l’alto, come sarebbe loro natura fare. E ad essere impresso su ogni centimetro che si percorre, ci sono il dolore e la sofferenza, che restano imbrigliati, o forse custoditi, da ciò che resta.
Ma vediamo più da vicino come questa esperienza quasi mistica è stata vissuta da LKA.it; e come questa abbia contribuito allo sviluppo della trama del gioco e della struttura del gameplay, con un video in esclusiva per iCrewPlay.
Creare esperienze di gioco improntate sulla storia del nostro Paese è uno degli obiettivi che LKA.it si pone ormai dal 2014, sotto l’ala maestra del fondatore Luca Dalcò. Non possiamo negare che con The Town of the Light, l’intento non sia stato raggiunto!
Il gioco è disponibile per PlayStation 4, Xbox One e PC in formato fisico e digitale al prezzo di $ 19,99, o € 19,99 o £ 15,99.
Per chiunque sia in possesso del solo formato digitale per PC (vi lasciamo il link di Steam da cui è scaricabile), è previsto un aggiornamento gratuito del gioco.
È il momento di lasciare la parola a voi! Aspettiamo che condividiate con noi l’esperienza vissuta con The Town of the Light!