The Unliving è un nuovo titolo roguelite d’azione arrivato su Steam nella sua versione in accesso anticipato. Nei panni di un necromante dovremo guidare il nostro esercito di corpi attraverso delle mappe, distruggendo e annientando chiunque osi mettersi sul nostro cammino, con la grande abilità di poter assoldare ogni nemico caduto tra le nostre fila, sotto la forma di non morto. La morte nel genere di giochi roguelike o roguelite, non significherà mai la fine della nostra avventura, e in The Unliving questo varrà anche per tutti i nemici che riusciremo ad abbattere.
Il gioco si presenta con una grafica in pixel art con visuale isometrica, in verità ben curata, e con diversi biomi interessanti, così come sono ben rappresentati sia i nemici che il nostro esercito di corpi, i quali pur soffrendo di una ridondanza generale dovuta alla meccanica di “riutilizzo” del titolo, riescono anche ad offrire una buona varietà. Muovere il nostro esercito contro i nemici, sarà divertente e soddisfacente, così come sarà gratificante veder crescere il loro numero dopo ogni battaglia.
The Unliving presenta anche una storia interessante e scritta in modo pregevole, che viene raccontata tramite una serie di intermezzi ogni volta che ci troveremo nel nostro rifugio, che funge anche da base operativa dove che oltre al parlare con i vari personaggi (abbiamo visto qualcosa di simile in Hades), potremo acquisire nuove abilità o potenziare quelle che abbiamo già a disposizione, con un albero delle abilità davvero enorme.
The Unliving: niente va sprecato
A inizio livello muoveremo soltanto il nostro necromante, che può attaccare sia corpo a corpo che dalla distanza, e avrà a sua disposizione diverse abilità e incantesimi. Tra queste quella più potente e che avremo a disposizione sin da subito, sarà il poter rianimare i cadaveri, siano essi nei cimiteri che dei nostri nemici sconfitti sul campo di battaglia. In breve tempo ci ritroveremo a comandare un vero e proprio esercito, una massa enorme di corpi che attaccheranno qualunque nemico si trovi sul proprio cammino.
In The Unliving saremo noi a guidare il nostro esercito, decidendo come muoverli e cosa attaccare, mandandoli in avanscoperta ad affrontare corpo a corpo l’esercito nemico, mentre noi agiremo dalla distanza. Non ci sarà bisogno di versare lacrime per le nostre unità perse (tanto erano già morte), in quanto le rimpiazzeremo con i cadaveri dei nemici caduti. I non morti saranno divisi in categorie e ognuna di questa avrà a disposizione delle abilità speciali (che ne richiederanno il sacrificio), che potremo attivare con i tasti numerici. Inoltre le nostre unità avranno anche una “scadenza” dopo la quale moriranno nuovamente, quindi meglio sacrificarli quando possibile.
Il ritmo del gioco e piacevole, e non mancheranno anche scontri con fortissimi boss, ma a dire la verità, soprattutto nelle prime fasi, The Unliving può rischiare di annoiare, risultando piatto e ripetitivo. Questo perché avendo davvero poche abilità a disposizione e avendo sbloccato pochissima roba, ci ritroveremo a devastare le prime mappe di gioco senza fare altro che rianimare i corpi e mandarli sui nostri nemici, senza nessuna difficoltà. Fortunatamente, superata questa prima fase, The Unliving riuscirà a offrire meccaniche decisamente interessanti, e un buon livello di sfida.
Anche se le unità su schermo saranno davvero tantissime, con altrettanti effetti speciali, lo schermo di The Unliving riesce a mantenere comunque una discreta pulizia, non incasinando le idee di chi sta giocando, permettendogli così di non cadere vittima del caos, ma di poter sempre adottare le strategie che ritiene più opportune. Questo fattore, soprattutto vista la natura roguelite del titolo, non è assolutamente da sottovalutare.
Al momento della prova comunque risultano bloccate ancora diverse opzioni, e l’unica paura che ho verso questo titolo è che sulla lunga distanza, non riesca a intrattenere a dovere risultando piatto come nelle prime fasi. Se così non dovesse essere e se lo sviluppatore manterrà tutti i progetti della sua roadmap, sicuramente ci ritroveremo tra le mani un buon roguelite.