A meta di questo mese è prevista l’uscita della seconda stagione di The Witcher, l’adattamento seriale targato Netflix della saga di romanzi dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski. Un ottimo motivo dunque per usufruire di quest’offerta di Eneba, che propone la Game of the Year Edition di The Witcher 3: Wild Hunt (versione GOG.com) con il settantotto percento di sconto sul prezzo corrente.
Oltre alle ultime vicende del Geralt di Rivia videoludico, questa edizione comprende le due belle espansioni Hearts of Stone e Blood and Wine, probabilmente due esempi più unici che rari di DLC validi tanto quanto il gioco originale (così come di recente è accaduto per il primo DLC di Far Cry 6 dedicato all’indimenticato Vaas Montenegro, che ha saputo proporsi egregiamente con la sua inedita formula roguelite).
The Witcher 3: Wild Hunt, una lunga avventura alla ricerca del destino
The Witcher 3: Wild Hunt comincia poco tempo dopo l’interruzione del precedente capitolo. La terza invasione nilfgaardiana del Nord è iniziata, e il regno di Temeria è ormai caduto. L’ultimo avversario rimasto da sconfiggere per l’imperatore Emhyr var Emreis prima di avere via libera per l’assoggettamento dell’intero Continente è Radovid, il re dell’ancora libera Redania, impegnato in una spietata caccia ai praticanti di arti magiche.
In tutto questo Geralt di Rivia, in compagnia del suo maestro Vesemir, scopre in rapida successione che sia Yennefer di Vengerberg, sua amante storica, che Ciri, la sua bambina-sorpresa nonché figlia unigenita del suddetto imperatore, sono ricomparse in varie zone del Continente.
Il witcher si trova così in una corsa contro il tempo. Da una parte l’inesorabile avanzata degli ‘Oscuri‘ di Nilfgaard, dall’altra gli spietati stregoni guerrieri della Caccia Selvaggia, bramosi del prezioso sangue ancestrale di Ciri.
La Game of the Year Edition di The Witcher 3: Wild Hunt aggiunge alle lande devastate dalla guerra del Velen e della vicina Bianco Frutteto, all’opulenta città libera di Novigrad e alle lussureggianti isole Skellige l’idilliaco e ancora non toccato dal conflitto Ducato di Toussaint, con i suoi vini e ovviamente i suoi vampiri.