La serie di Netflix di The Witcher sta avendo un successo enorme su scala mondiale, andando quindi a creare nuovi fan della serie che mai prima d’ora si erano approcciati a questo cupo mondo fantasy. Grazie infatti a quest’ultima produzione, sempre più persone stanno cominciando a giocare a The Witcher 3, ovvero il capitolo più famoso e osannato dell’intero brand. Sicuramente è normale aspettarsi che l’ultimo capitolo della saga sia quello più facile da approcciare per la maggior parte dei videogiocatori e che grazie alla sua vastità riuscirà a far innamorare chiunque di quel mondo. The Witcher 3 inoltre è reperibile su tutte le piattaforme moderne di gioco e a dei prezzi davvero ragionevoli (a parte forse la versione Nintendo Switch del titolo…), aiutando quindi ancora di più gli eventuali indecisi acquirenti.
Molti videogiocatori però non sanno che oltre al terzo capitolo, ne esistono effettivamente altri due, oltretutto non tanto vecchi e ingiocabili come molti credono. Chi è infatti possessore di un PC, può trovare i primi due capitoli della saga di The Witcher a dei prezzi davvero bassissimi, un fattore che ancora da solo può giustificarne l’acquisto. Per chi si stesse chiedendo cosa cambi tra i vecchi e nuovi giochi, la risposta è semplicissima oltre che banale: i vecchi titoli risultano più macchinosi in ogni aspetto. La produzione dei The Witcher è stata una continua scalata di miglioramenti e aggiustamenti della formula di gioco, un escalation che ha creato qualcosa di sempre più godibile per il videogiocatore.
Un consiglio che posso darti è quello di concedere una chance almeno al secondo capitolo della serie, perché risulta davvero simile nelle meccaniche e gode ancora di una meccanica piacevole nel 2020. Recentemente si vocifera di un quarto capitolo di The Witcher che potrebbe uscire in futuro, anche se il terzo in teoria avrebbe dovuto essere l’epilogo della serie (o almeno la fine della storia di Geralt). Vedremo quindi come si evolverà questa fantastica saga e co a gli riserverà il futuro.