There is no game: Wrong dimension è un punta e clicca da giocare pensando fuori dagli schemi, ricco di ironia e di riferimenti. Il gioco è stato sviluppato e pubblicato dallo studio indipendente Draw Me a Pixel ed è disponibile su Steam per PC e Mac OS X.
“Non c’è nessun gioco, quindi non c’è nessuna recensione qui”
Si tratta di un progetto nato dopo la partecipazione al Game Jam nel 2015 con un titolo omonimo: There is no Game, che si è aggiudicato la vittoria del Construct Deception Jam.
Dopo il successo ottenuto con questa prima versione del gioco, Pascal Cammisotto alias KaMiZoTo fondatore di Draw Me a Pixel, ha deciso di lanciare una campagna di crowfunding per poter finanziare la creazione del nuovo progetto: There is no game: Wrong dimension. Si tratta di un’avventura che riprende le dinamiche della prima edizione, ma stavolta in versione estesa.
La campagna di fondi, lanciata nel 2016, non ha però raggiunto l’obiettivo e non è stata portata a termine per mancanza di sostenitori. Tuttavia, al termine della campagna, KaMiZoTo ha deciso di non abbandonare il progetto e finalmente lo scorso 6 agosto, il titolo è stato rilasciato su Steam.
KaMiZoTo ha realizzato la prima versione del gioco interamente da solo, e questa seppur breve avventura è stata giocata da più di tre milioni di utenti su internet, questa edizione è giocabile ancora adesso gratuitamente su Steam, Android e sul sito NewGrounds.
In questo punta e clicca faremo la conoscenza di un “personaggio” o per meglio dire una voce narrante che si presenterà a noi con il nome di Game, niente altro che il gioco stesso. Come puoi intuire anche dal titolo, Game ci inviterà più volte ad abbandonare il gioco dicendoci, appunto, che non c’è nessun gioco da giocare e invitandoci a utilizzare il nostro tempo per attività più produttive come guardare la TV.
Questo siparietto si ripeterà a lungo e Game cercherà di ostacolarci in ogni modo, cercando di non farci avviare il gioco. Nonostante i suoi sforzi noi riusciremo comunque ad avviarlo. Dopo averlo fatto, si paleserà un’altra entità: il Glitch, che ci trasporterà insieme a Game in diverse dimensioni ognuna con un’ambientazione di un videogioco diverso.
Il Glitch ha un piano diabolico che tenterà di illustrarci più volte, ma che per un motivo o per un altro, non riusciremo mai ad ascoltare, un po’ come il discorso di Gallaxhar in Mostri contro Alieni. Scopriremo anche che Game aveva una compagna, GiGi, ma il loro creatore ha deciso di separarli.
Clicca, clicca, clicca dappertutto
There is no game è un punta e clicca in cui dovremo risolvere diversi puzzle interagendo con il gioco stesso che fa da narratore. Per progredire nella storia ci ritroveremo a interagire con l’interfaccia del gioco distruggendo i titoli di apertura, ma anche azzittendo il narratore stesso. Man mano che proseguiremo con la nostra avventura, il narratore cambierà ruolo e invece di ostacolarci, ci aiuterà e collaboreremo per ritornare nella nostra dimensione.
La grafica del gioco è minimale, ma godibile, con scene in stile 8 bit e effetto tubo catodico. Questo genere di grafica si adatta perfettamente alla trama del gioco e lo rende molto godibile.
Per quanto riguarda il comparto sonoro non sono presenti particolari effetti speciali, ma una nota di merito va al fatto che la voce narrante è quella dello sviluppatore stesso. There is no game non presenta sottotitoli in italiano, ma il linguaggio utilizzato è abbastanza semplice da permetterci di comprendere appieno il gioco anche in lingua inglese.
Rispetto alla versione gratuita della Jam, la grafica è migliorata notevolmente, così come anche la longevità del gioco, che nella prima versione durava circa un quarto d’ora.
Durante l’avventura il narratore ci darà a volte dei suggerimenti che ci faciliteranno la risoluzione degli enigmi. Nel caso in cui, invece, dovessimo restare bloccati e non sapere come proseguire, l’interfaccia del gioco presenta un tasto per accedere agli aiuti, questi sono ben strutturati e non danno direttamente la soluzione, ma ci aiutano dandoci degli indizi, prima di svelarci la soluzione completa.
Trovo che questa funzionalità degli aiuti in gioco sia veramente utile, soprattutto perché in un punta e clicca è inevitabile che si presentino enigmi non esattamente intuitivi. In questo modo, utilizzando gli indizi invece di andare a cercare altrove la soluzione, non si interrompe la continuità del gioco e si è stimolati a risolvere i puzzle con un semplice aiuto e non dovendo leggere tutta la soluzione.
Un viaggio attraverso le dimensioni
In There is no game ci ritroveremo ad attraversare diverse dimensioni e a giocare, quindi, una serie di giochi all’interno del gioco. In questo paragrafo ti parlerò del genere di giochi che affronteremo, per cui potrebbero esserci alcuni spoiler.
Nel primo capitolo, dopo una partita ad Arkanoid, il Glitch ci intrappolerà all’interno di un computer e dovremo districarci tra file e cartelle per trovare l’uscita. Nel secondo capitolo, invece, saremo in un punta e clicca a tema Sherlock Holmes, e nel terzo ci ritroveremo a giocare un J-RPG, usando però sempre soltanto il mouse. Questa ambientazione ricorda molto i vecchi The Legend of Zelda per NES. Il Glitch cercherà di farci restare intrappolati in questo mondo trasformando il gioco in un Free 2 Play e costringendoci a farmare monete per proseguire e per accedere a qualsiasi cosa, perfino al tasto “pausa” del gioco.
A un certo punto, ci ritroveremo intrappolati in un telefono e poi in un computer e dovremo metterci in contatto con il proprietario per riuscire a uscirne fuori.
There is no game è un titolo ricco di richiami non solo ai videogiochi classici e non, ma anche alla cultura di massa con riferimenti ad esempio a Charlie Chaplin, LOST e Tim Burton. Nel gioco assisteremo anche a parecchie rotture della quarta parete e tanta autoironia riguardo al fallimento della raccolta fondi su kickstarter.