Per quanto illegale nella vita di tutti i giorni, c’è qualcosa di estremamente soddisfacente nel furto compiuto in un videogame.
Partendo dalle innumerevoli missioni per la gilda dei ladri di The Elder Scrolls alle rapine spettacolari di Payday, poche cose sono in grado di riempire il giocatore di paura ed euforia come pianificare un colpo, riempire i borsoni e fuggire a gambe levate prima dell’arrivo degli sbirri.
E’ così che quando un titolo dal titolo criptico come Thief Simulator (sì, non si sono sprecati più di tanto…) arriva su Switch, è già in una buona posizione per rubarci l’attenzione.
211
Dopo alcuni colpi, diventa subito chiaro che Thief Simulator è esattamente quello che lascia presagire il titolo; nessuna storyline piena di rapine elaborate, quindi non aspettarti un tour de force narrativo alla Uncharted per intenderci.
Non c’è nemmeno un open-world ampio, sulla falsariga di Grand Theft Auto.
Quello che invece abbiamo è una manciata di quartieri pieni di cittadini ignari e dei loro preziosi valori, il nostro personaggio è genericamente chiamato ladro, quindi non puoi aspettarti altro rispetto al caro vecchio sconto speciale a cinque dita.
In pratica, potremmo considerare Thief Simulator come una sorta di incrocio tra i giochi della serie Thief (quelli buoni per PC, non il pessimo reboot del 2014) e Payday 2.
In un sandbox in prima persona, verremo lentamente introdotti a meccaniche di gioco facili da apprendere, da applicare al meglio.
Inizieremo usando un piede di porco per sfondare brutalmente una finestra e rubare del pentolame; subito dopo impareremo a scassinare una serratura semplice, così da accedere ad una proprietà senza fare troppo rumore. Poco dopo sarà il turno della sorveglianza di una casa, volta a scoprire le abitudini dei suoi abitanti così da poterla svaligiare indisturbati.
Thief Simulator ha tanti piccoli sistemi che camminano uno accanto all’altro, ma fa un ottimo lavoro nell’introdurceli a poco a poco mostrando tutte le opzioni a nostra disposizione.
Completare piccoli lavori ci consente di guadagnare XP, che ci consentono a loro volta di acquistare abilità migliori. Durante questi piccoli incarichi impareremo ad aprire le serrature più ostiche o a identificare velocemente gli oggetti di valore.
Rivendere gli oggetti rubati al banco dei pegni ci farà guadagnare denaro, che potremo spendere per acquistare nuove attrezzature; tuttavia alcuni oggetti specifici potranno essere venduti solo tramite una sorta di eBay dedicato al mercato nero, raggiungibile dal PC che si trova nella nostra base.
Io sono Diabolik
Quando saremo impegnati in un furto dovremo fare molta attenzione alle nostre mosse; se la casa è abitata, ad esempio, gli abitanti (precedentemente identificati) appariranno con delle silhouette bianche che dovremo tenere d’occhio quando ci muoveremo nei dintorni, creando momenti di tensione mentre apriremo lentamente cassetti e armadi in cerca di gioielli o denaro. La stessa tensione viene generata quando la rottura di una finestra in una proprietà più costosa farà scattare un sistema d’allarme oppure quando verremo avvistati in strada con una TV rubata; a quel punto potremo solo fuggire in auto oppure nasconderci nei paraggi, mentre la polizia sarà impegnata a cercarci.
E’ in questa fase che il gioco incespica un po’. Infatti durante la pianificazione del colpo prima, con l’acquisizione dei dettagli sull’immobile e delle routine degli inquilini, e con l’esecuzione dopo avere scelto l’orario e l’obiettivo da colpire, il gioco risulta molto coinvolgente. Ma quando si tratta di salire sull’auto e fuggire, realizzi che potresti guidare un’auto o una di quelle soapbox con cui si fanno assurde gare in giro per il mondo. Persino i veicoli di Far Cry si guidano meglio e sappiamo benissimo che sono terribili.
In definitiva scappare in auto diventa inutile, se inseguiti. Meglio nascondersi e lasciare che la polizia cessi le ricerche.
Ci sono molti modi per migliorare i nostri lavoretti, tra cui missioni che ci vengono date via telefono dal misterioso Vinny oppure suggerimenti acquistabili su determinate location. Questi indizi sono costosi, tuttavia sapere che una proprietà ha un impianto di sicurezza avanzato oppure che potremo trovare una chiave nascosta può fare la differenza nei nostri intenti criminosi.
Tra le attrezzature acquistabili con i guadagni ve ne sono di interessanti, tra cui mini telecamere da inserire nella cassetta delle lettere e usare per sorvegliare l’obiettivo oppure lame in grado di tagliare con precisione il vetro delle finestre; tutti oggetti che uniti alle abilità più avanzate ci renderanno il dio silenzioso dei ladri.
L’intelligenza artificiale di Thief Simulator non è particolarmente brillante, cosa che da un lato ci rende semplice passare inosservati nell’ombra ma che può causare un problema se un pedone sbuca fuori dal nulla nel momento meno appropriato.
Fa anche strano potere colpire le stesse proprietà più volte di fila senza ripercussioni.
Se una casa piena di valori avesse improvvisamente le sbarre alla finestre, come conseguenza di un colpo in cui ne abbiamo frantumata una, oppure avesse un cane di guardia, almeno avremmo dovuto adattare la nostra tattica per acquisire un bottino più ricco.
Purtroppo non abbiamo questi elementi, ma l’arte del furto rimane comunque interessante.
Come esperienza breve, Thief Simulator è divertente; ma passate un paio d’ore ci si trova a ripetere sempre le stesse missioni, con l’obiettivo di sbloccare alcune side quest raggiunto un determinato livello del personaggio.
Il brivido iniziale, di cui parlavo poc’anzi, ricompare ogni volta che acquisiamo una nuova abilità o incrementiamo il livello di quelle già disponibili; ma talvolta la crescita avviene troppo lentamente.
Segnali di Stile
Nato originariamente su PC, il porting di Thief Simulator su Switch è abbastanza decente. Nonostante i modelli semplici per i personaggi, le auto e le location ci sono sporadici rallentamenti e pop-up. Va comunque detto che il gioco non faceva miracoli neppure su PC, dato che lo sviluppatore ha preferito concentrarsi sul gameplay, quindi in questo caso non possiamo parlare di scarsa ottimizzazione su Switch.