Quando ho iniziato il mio percorso da recensore ho pregato davvero tanto di non ritrovarmi davanti a titoli come Those who Came ma forse non ho pregato abbastanza, avevo promesso a me stesso che sarei sempre stato obiettivo e dalla parte degli sviluppatori, seppur fossero a volte piccoli team indipendenti con le loro inesperienze come RollDBox Games.
Purtroppo dovrò tornare con i piedi per terra grazie proprio a RollDBox Games e ricordarmi di non fare più promesse che non potrò mantenere, immagino tu vorresti sapere quale nefasto videogioco mi ha provocato questo malcontento, ti accontento subito ma siediti e preparati a leggere questo articolo e a condividere la mia sofferenza.
Per alleviare il dolore ti invito ad andare a leggere il nostro articolo sul successo che sta avendo New World, il nuovissimo MMO targato Amazon Game Studios, detto questo torniamo a noi e prepara i fazzoletti.
Those who Came, ecco la frase che a partire da oggi mi farà tremare di terrore, un titolo ad opera di RollDBox Games in Early Access su Steam, dal costo di 19,99 € e che ho dovuto mio malgrado installare sul PC.
La trama, anche essa poco innovativa e priva di una qualsivoglia personalità, sembra presa paro paro dai più famosi film di fantascienza e recita:
Siamo nel 2454 ed i Saimen, una civiltà intergalattica, sono costretti all’esodo, 200 anni dopo gli esploratori si risveglieranno dal loro sonno criogenico raggiungendo Solarus per farne la loro nuova casa, arrivati su tale pianeta però i Saimen scopriranno di non essere soli ma nelle grotte vivono i Torek, riusciranno queste due razze aliene insieme a riportare in vita il pianeta?
Those who Came è un videogioco RPG non basato sui combattimenti, dove la chiave per l’esperienza di gioco risiede nella parola “lavoro di squadra” in quanto in questo videogioco l’esplorazione sarà essenziale
RPG senza classi predefinite: equipaggia diverse tute e mod configurando la tua classe in base al tuo stile di gioco.
Esperienza multiplayer completa: sempre con un occhio rivolto alla cooperativa gioca con chiunque esplorando il terreno in missioni PvE oppure confrontati con altri giocatori in un Arena.
Crea il tuo fantastico equipaggiamento: utilizzando materiali o frammenti i giocatori possono creare nuove tute o mod che miglioreranno le abilità dei loro personaggi.
La comunità è importante: questa non è soltanto una tua storia, è un obiettivo globale, gioca con i tuoi amici e riporta Solarus all’antico splendore.
Raduna il tuo equipaggio: ogni mappa ha le sue caratteristiche ma gli equipaggi saranno sempre formati da due a sette giocatori.
Those who Came, RollDBox Games ci ha provato su Steam con l’Early Access
Perdono Padre perché ho peccato, sto per infrangere la mia stessa promessa, partiamo con ordine e ricordiamoci che è un Early Access e che il gioco uscirà nel corso del 2022, spero davvero per tutti non in queste condizioni.
Il menù iniziale è qualcosa di osceno, abbiamo un’astronave nella parte sinistra dello schermo (neanche brutta a dire il vero) con alle spalle un pianeta con delle texture che neanche nel 1992 erano così brutte, non va meglio riguardo il font scelto per le scritte, qualcosa mi fa già presagire male, quantomeno veniamo accolti da una musica abbastanza carina da ascoltare.
Per quanto avessi voluto provare il gioco nella sua componente multiplayer, visto che il gioco è tutto incentrato lì, non mi è stato possibile poiché credo che neanche gli stessi sviluppatori stiano giocando a questo videogioco. Minuti interminabili a “rovistare” nel matchmaking inutilmente, ho tentato per due giorni in diverse fasce orarie ma non ho mai trovato altri giocatori.
Ho dovuto necessariamente subire questa condanna e sofferenza da solo perché dimenticavo di dirti che il comparto grafico è orrendo, anche se ormai me lo aspettavo, già il menù iniziale come ho già detto, mi aveva fatto mal presagire ed ero preparato (più o meno) a cosa mi sarei ritrovato davanti.
Da notare che in 20 minuti di gioco le ventole del PC hanno iniziato a chiedere pietà, neanche Doom Eternal a 1440p e con tutto settato ad “ultra” ha fatto piangere così tanto il mio personal computer, segno che il motore grafico è stato sfruttato malissimo, e si vede anche dalle animazioni di cui parleremo più avanti.
Ok, ripetiamo all’infinito tutti insieme “è un Early Access” e possono prendersi tutto il 2022 fino a dicembre per migliorare il videogioco, anche se francamente la vedo dura, parlare di un’anteprima riguardo un videogioco conciato così è qualcosa che fa male a me quanto farà male agli sviluppatori, e spero vivamente che il prodotto finale (visto il prezzo di 19,99 €) sarà diverso.
Non posso aggiungere più di questo in quanto non ho potuto far altro che giocare una sorta di tutorial che mi faceva soltanto saltare qui e lì alla ricerca di sfere per poi usarle come “combustibile” depositandole in una sorta di macchinario nella mia base, successivamente mi veniva accennato di una base nemica che avrei potuto “sabotare” per rallentare la loro missione, chiaramente uguale alla mia.
Le poche animazioni presenti, orribili aggiungerei, non ti fanno comprendere neanche cosa diavolo sta succedendo a tal punto che incrociando la strada con alcuni alieni (credo Torek) li vedrai correrti incontro e dare pugni a vuoto di cui non avrai nè un feedback sonoro nè visivo, come se non esistessero.
E’ difficile farti comprendere il disagio che ho provato nel testare questa Early Access, e se da una parte ho promesso che avrei sempre difeso le software house indipendenti dall’altra devo prendere atto che alcune, per quanto io possa impegnarmi, sono indifendibili.
Gli stessi sviluppatori promettono che da qui ad un anno, quando uscirà la versione definitiva, ci troveremo davanti ad un videogioco del tutto diverso e completo, ma io attualmente vorrei soltanto dimenticare i minuti spesi su questa Early Access, se le premesse sono queste stai lontano da questo videogioco.