Oggi parleremo di un titolo che appartiene a una categoria di giochi ormai quasi dimenticata, ovvero gli arena shooter. Questi giochi di solito puntano moltissimo sulla modalità multigiocatore e sono caratterizzati da un gameplay piuttosto frenetico.
Ecco quindi Tidal Shock un’arena shooter che però a suo modo cerca di distinguersi dai suoi simili grazie a un’ambientazione davvero particolare e un ritmo di gioco più ragionato. Il titolo è da poco arrivato in accesso anticipato, quindi è ancora piuttosto acerbo, ma varrà comunque la pena dargli una possibilità? Continua a leggere la recensione e lo scoprirai!
Introduzione a Tidal Shock
Tidal Shock per il momento non presenta nessun tipo di contenuto singleplayer e dubito che gli sviluppatori vogliano comunque in futuro aggiungerlo. Si tratta dopotutto di un’arena shooter, quindi sarebbe piuttosto superfluo aggiornarlo con dei contenuti non votati al multiplayer. Sicuramente però bisogna fare un applauso alla scelta dell’ambientazione, dato che regala un’atmosfera davvero particolare al gioco.
Il titolo è infatti ambientato completamente sott’acqua e come personaggi disponibili avremo appunto dei sommozzatori. Quindi, come è possibile notare Tidal Shock punta tutto sul multiplayer e per il momento è disponibile una sola modalità denominata free for all. Insomma i contenuti son davvero molto risicati, però quello che bisogna andare a vedere è se questo scheletro ha del potenziale oppure è qualcosa che è meglio tralasciare.
Fortunatamente Tidal Shock ha diversi elementi che hanno buone potenzialità, anche se purtroppo ci sono anche diversi problemi, alcuni di essi non sono neanche legati allo stato di accesso anticipato del titolo. Andiamo quindi ad analizzare i punti più importanti per questo gioco ovvero il gameplay e il bilanciamento generale dell’esperienza.
Un gameplay atipico per il genere
Il gameplay di Tidal Shock è quello tipico di un’arena shooter, quindi si inizierà con l’arma base che in questo caso è rappresentata da una pistola, per poi recuperare per la mappa degli armamenti più forti da poter scatenare sui nemici. La visuale non è in prima persona, quindi si potrà ammirare il proprio sommozzatore e tutta la mappa di gioco con più facilità. In questo modo però bisognerà costantemente guardarsi le spalle, poiché anche per i nemici sarà più semplice localizzarti grazie all’ampia visione fornita dal gioco.
Il movimento del personaggio è veramente lento, anche messo a confronto di giochi non appartenenti al genere arena shooter, di conseguenza anche i combattimenti saranno più lenti rispetto alla media. In Tidal Shock però sono messe a disposizione delle abilità che permetteranno allo scontro di essere un po’ più dinamico, si potranno per esempio compiere dei brevi scatti oppure creare delle barriere.
Ovviamente queste aggiunte non rendono comunque il gameplay frenetico tanto quanto quello di un Quake, per fare un esempio, ad ogni modo aggiungono un ulteriore livello di tattica al combattimento. Come probabilmente avrai notato anche tu, negli arena shooter la velocità del personaggio è di solito un fattore davvero predominante, quindi un fan di questo genere di giochi potrebbe ritrovarsi piuttosto deluso da quello che offre invece Tidal Shock.
Dunque aumentare la velocità del sommozzatore aiuterebbe sicuramente il titolo ad essere più frenetico e anche godibile. Sia chiaro che comunque il gameplay in sé risulta buono anche allo stato attuale, ma speriamo comunque che gli sviluppatori apportino qulle modifiche che lo renderebbe sicuramente migliore.
Alcuni problemi di bilanciamento e bassa creatività
Ora parleremo invece delle armi presenti in Tidal Shock e di conseguenza del suo attuale bilanciamento. Per il momento son presenti 7 tipologie diverse di bocche da fuoco e risultano essere tutte piuttosto classiche. Ci troveremo quindi, giusto per fare un breve esempio, un mitragliatore o il solito cecchino, nulla di troppo bizzarro insomma. Ci auguriamo che, anche in questo caso, gli sviluppatori in futuro aggiungano altre armi, conferendo quel tocco di originalità che di certo non guasterebbe all’interno del gioco.
Purtroppo però è stato aggiunto un elemento che non aiuta molto il titolo, ogni arma infatti potrà essere trovata con un particolare livello di rarità (praticamente uguale a quello utilizzato da Fortnite giusto per capirci). Questo rende le partite più sbilanciate, perché chi troverà l’armamento di una rarità maggiore si troverà di conseguenza in vantaggio rispetto agli altri.
Questa scelta impatta molto sul gioco e francamente non se ne comprende l’aggiunta; pertanto, vedremo in futuro se gli sviluppatori continueranno su questa strada o se magari opteranno per un dietro front. Muovendoci per la mappa non troveremo solo armi però, saranno ovviamente presenti anche i classici scudi e le vite come in ogni arena shooter che si rispetti.
Oltretutto nell’unica modalità presente (la free for all) bisognerà raccogliere delle capsule gialle che dovranno essere portate in un determinato punto della mappa (che cambierà ogni tot minuti) e ti permetterà di ottenere punti in base al numero delle capsule consegnate. Avremmo anche gradito la presenza del classico deathmatch come alternativa alla free for all, ma non bisogna disperare perché magari prossimamente verrà aggiunta dagli sviluppatori. Tidal Shock inoltre dispone di solo una mappa al momento, che però risulta essere davvero ben fatta.
Lato tecnico che promette davvero bene
Eccoci arrivati al lato tecnico di Tidal Shock, che già da adesso bisogna dire che risulta essere davvero ottimo. Graficamente il titolo si presenta pulito e con dei personaggi davvero ben modellati. L’ambiente di gioco risulta davvero suggestivo e aiuta moltissimo a creare una certa atmosfera, oltretutto la mappa sottomarina è davvero piena di cunicoli che se sfruttati a dovere, sapranno sicuramente darti un vantaggio tattico rispetto agli altri avversari.
Insomma Tidal Shock seppur in accesso anticipato presenta già una grafica realmente promettente e chissà se in futuro gli sviluppatori decideranno di migliorarla in qualche modo (anche se forse converrebbe loro concentrarsi al fine di migliorare il gameplay). Il gioco inoltre non ha praticamente mai presentato nessun bug e non si sono neanche mai verificati dei problemi con il framerate, che è rimasto sempre stabile senza alcun tipo di calo. Tidal Shock è quindi assolutamente promosso sul lato tecnico, soprattutto se si pensa che è ancora un titolo in via di sviluppo.
Conclusioni finali
Concludendo si può dire che Tidal Shock è un buon progetto anche se non esente da difetti, come ad esempio un bilanciamento non ottimo e un’offerta contenutistica davvero risicata. Purtroppo per il momento inoltre la playerbase non è particolarmente alta, quindi se non giocherai con gli amici potresti faticare a trovare una partita. Fortunatamente in aiuto viene il canale Discord del gioco, che ti permetterà in pochi minuti di trovare dei giocatori pronti ad affrontarti.
Tidal Shock per adesso è ancora uno scheletro, ma se verrà supportato a dovere potrebbe assolutamente far parlare di sé. Il titolo inoltre viene venduto a un prezzo piuttosto basso (poco meno di 7 euro), quindi gli si può concedere assolutamente una chance. In definitiva se sei alla ricerca di un’arena shooter un po’ fuori dalle righe, Tidal Shock potrebbe assolutamente fare al caso tuo, attento però perché gli scontri saranno più ragionati e quindi ci sarà meno spazio agli errori!