Tiny Pixels Vol. 1 – Ninpo Blast è il primo titolo di una collection che, proprio come già visto con Breakout: Recharged, Black Widow: Recharged, Missile Command: Recharged o Centipede: Recharged, punta a portare sui nostri schermi tutta la gloria arcade.
Attenzione però: non siamo davanti al porting o al remake di una vecchia perla, ma di un “falso storico” contemporaneo che si ispira ai classici del passato. In altre parole, parliamo di un titolo appena uscito che si ispira ai classici shoot ’em up arcade. Vediamo quindi se vale la pena armarsi di kunai e salire in sella alla moto in questa recensione.
Ninpo Blast, come vuole la tradizione più pura, non ha una vera e propria trama e, in questo caso, non vediamo nemmeno un contesto narrativo. Semplicemente, il giocatore si trova a impersonare un ninja che, in sella a una futuristica motocicletta, si ritrova a combattere contro insetti giganti a colpi di kunai e shuriken.
A parte questa contestualizzazione estetica, però, il titolo non offre nessuna forma di narrazione, ma getta semplicemente il giocatore nell’azione frenetica. Come sempre, quando parliamo di classici arcade, questo non è un difetto, ma una vera e propria caratteristica del genere, da sempre basato sul susseguirsi veloce di partite.
Vediamo il falso storico di Ninpo Blast!
Se giocare Ghostrunner ti ha lasciato la voglia di impersonare un ninja futuristico potresti provare Ninpo Blast. Il gioco presenta la struttura di un tipico shoot ’em up a scorrimento verticale, che però presenta dei piccoli dettagli più moderni e accattivanti.
Tanto per cominciare, la struttura alla base è quella a cui siamo abituati da decenni: si affrontano livelli a scorrimento verticale, sparando a una lunghissima serie di nemici, fino a giungere al cospetto di un boss di fine livello. Sconfiggendolo, si passa al livello successivo, strutturato allo stesso modo.
Da parte nostra, possiamo vantare un arsenale composto da shuriken (un fuoco che si apre a ventaglio) kunai (un fuoco solo frontale, ma con più danno) e la classica “bomba” che pulisce lo schermo quando si ricarica.
In ogni livello si alternano quindi i due fuochi in base alla situazione, schivando proiettili nel mentre, fino ad arrivare al boss e sconfiggerlo. Tutto qui. Eppure, Ninpo Blast arricchisce queste basi con piccoli elementi interessanti.
Tanto per cominciare la gestione delle vite è strutturata diversamente. Essere colpiti fa perdere una (su tre) vite, ma questo non porta a ricominciare il livello. Si resta nell’azione finché non si perdono tutte e tre. Una scelta, questa, non da poco, visto che rende il ritmo di gioco decisamente più serrato: essere colpiti non vuol dire ripetere intere sezioni, ma adattarsi alla situazione e schivare subito gli altri colpi in arrivo.
Altro elemento interessante riguarda la gestione dei due fuochi, sempre disponibili in ogni momento. La bomba, a sua volta, si ricarica dopo un cooldown e può quindi essere utilizzata strategicamente senza la paura di restare senza.
Infine, va fatta una menzione d’onore ai controlli, che sono fluidissimi e precisi anche nelle situazioni più caotiche.
Tutto questo, peraltro, non si limita a essere una semplice ripetizione di livelli. Ninpo Blast presenta infatti una costante randomizzazione di questi ultimi, che nella disposizione dei nemici e dei boss sono sempre diversi. Una scelta, questa, che riduce la ripetitività generale, dando che al titolo un feeling da roguelite.
Se questo ancora non basta, Ninpo Blast aggiunge anche la possibilità di potenziare il proprio ninja. Giocando, infatti, si ottengono punti, che poi possono essere spesi per acquistare skin per la moto, sfondi, potenziamenti alle statistiche e persino nuovi nemici che appariranno casualmente. Un elemento, questo, che di fatto delinea una sorta di progressione generale di partita in partita.
Quindi, che dire di Ninpo Blast? Siamo davanti a un’ottima riproposizione del classico loop di gameplay tipico degli shoot ’em up arcade, che però viene riammodernato con piccoli elementi che fanno una grande differenza.
Nonostante la formula base resti inevitabilmente limitata e ripetitiva, lo sforzo di renderla più moderna si vede tutto. Di conseguenza Ninpo Blast è un ottimo titolo per avvicinarsi al genere, ma anche per chi non ne ha mai abbasta.
Tutto perfetto quindi? Non proprio. Oltre alla limitatezza della formula generale, il titolo pecca di eccessiva lentezza nelle prime fasi di gioco. Inizialmente, infatti, il nostro ninja è fin troppo fragile e sono necessarie diverse partite di puro grinding per potenziare a sufficienza il nostro arsenale e rendere tutto più gestibile.
Tecnicamente retro
Il comparto tecnico di Ninpo Blast richiama quello dei tipici arcade del passato. Ci troviamo quindi davanti a una pixel art coloratissima, con poche animazioni e proiettili a schermo ben visibili. Il risultato, per quanto retrò, riesce a essere godibile.
Il comparto artistico pecca forse di eccessiva genericità, dato che semplicemente ci troviamo ad affrontare insettoni giganti. Anche questo fattore, però, richiama i classici arcade del passato, che spesso si limitavano a proporre una semplice “estetica” generale.
Infine, il comparto sonoro è ottimo, con musiche ed effetti sonori adatti a richiamare le atmosfere passate.