C’è stata un epoca dove i platform dominavano il campo dei videogiochi, offrendo tantissimi titoli con le più disparate ambientazioni e protagonisti; un’epoca dove non serviva fare gare di recensioni negative, guerre tra console o accanirsi contro software house perché i giochi erano simili, ma si pensava solo a divertirsi. Il primo impatto con Tiny Thor per me è stato un ritorno a quel periodo, e in pochi istanti mi sono venuti in mente le splendide ore trascorse su titoli come Kid Chamaleon, James Pond, Earthworm Jim, Donkey Kong Country e tantissimi altri.
Un nostalgico come me non può chiedere di meglio da un titolo del genere, e Tiny Thor lo offre senza tenersi niente, ancorando la sua anima ai platform dell’era 16-bit, offrendo un mondo composto da livelli che gridano all’avventura e che riescono a farti esultare quando superi determinate sezioni, grazie a un livello di sfida ben bilanciato e che si integra ottimamente con il livello di progressione del personaggio.
Tiny Thor è un platform 2D in pixel art che ci trasporta nella mitologia norrena, presentando un incipit narrativo davvero molto semplice, che però è al tempo stesso un inno all’avventura: Odino ci farà dono del Mjöllnir per il nostro compleanno, invitandoci a partire per vivere le nostre avventure, ma di essere in orario per la festa di compleanno la sera. Ed è proprio quello che il piccolo Thor farà.
Tiny Thor: gameplay a tuttotondo
Pronti, via. In Tiny Thor dovremo affrontare livelli che si sviluppano sia orizzontalmente che verticalmente, e anche se lo scopo ultimo sarà quello di andare dal punto A al punto B, nel mezzo risiede un gameplay davvero divertente, fatto di combattimenti, esplorazione e risoluzione di enigmi.
Partendo dai combattimenti, com’era prevedibile già dal nome del titolo, Thor avrà a disposizione il suo fidato martello per combattere le creature che popolano i livelli. Avremo anche a disposizione il classico balzo in testa alla “Super Mario” per in tenderci, ma la varietà dei nemici non ci permetterà di intraprendere sempre lo stesso approccio con tutti.
Il Mjöllnir rimbalzerà su oggetti, nemici e limiti dello schermo, e questa sarà una delle prime meccaniche da dover padroneggiare. Sarà anche possibile mirare prima di lanciare il martello, e un indicatore di traiettoria c verrà in aiuto per calcolare meglio i rimbalzi (Puzzle Bubble sei tu?). Alcuni nemici saranno vulnerabili solo da dietro, altri si muoveranno solo quando daremo loro le spalle, alcuni spareranno proiettili per attaccarci o difendersi e via dicendo, e per ognuno di loro bisognerà adottare uno stratagemma diverso, tenendo a mente il rimbalzo del Mjöllnir e la conformazione del livello.
Una menzione particolare va fatta ai divertentissimi boss di fine livello, dove lo sviluppatore Asylum Square ha posto parecchia enfasi. Si tratta infatti di scontri davvero coinvolgenti, nel quale dovremo utilizzare tutte le abilità apprese fino a quel momento per sperare di avere la meglio. Il tutto ovviamente cercando di sfuggire agli attacchi nemici, ed è proprio qui che lo sviluppatore sembra essersi divertito parecchio dando sfogo alle proprie idee; ti basti pensare che il primo boss presenta alcune meccaniche di Tetris, e non aggiungo altro.
Ogni livello normale di Tiny Thor avrà al suo interno dei cristalli blu e dei diamanti rossi da collezionare, che faranno la gioia (e le imprecazioni) dei collezionisti. I cristalli blu serviranno per acquisire rune di abilità minori, ovvero delle abilità non indispensabili per il proseguo del gioco, ma che riusciranno a modificare enormemente il gameplay e l’approccio alle varie sezioni. Un esempio è la runa che permette al Mjöllnir di colpire con maggior vigore dopo un rimbalzo.
I diamanti rossi invece serviranno a sbloccare dei livelli sfida totalmente opzionali, ma che sapranno divertire soprattutto chi ricerca un livello di sfida elevato.
In Tiny Thor non avremo la classica barra della vita, ma potremo subire al massimo un colpo. Raccogliendo dei cuori sparsi per i livelli, potremo subire un colpo addizionale. La curiosità è che ognuno di questi cuori ha un numero, che indica il tempo in secondi che avremo a disposizione per raccoglierlo nuovamente una volta subito un colpo.
I livelli offrono divertentissime fasi platform che andranno man mano a richiedere sempre più abilità, sia tra quelle di movimento sbloccate dal piccolo Thor come il doppio salto, il salto sul muro e lo scatto, sia da parte del giocatore nell’apprenderle e utilizzarle al meglio e con il giusto tempismo. Inoltre i diversi puzzle ambientali, mai troppo punitivi, e i tantissimi segreti da scoprire in ogni livello, rendono questi ultimi davvero ben strutturati e rigiocabili.
Tecnicamente Tiny Thor fa perfettamente quello che si propone di fare, ovvero rappresentare i platform in 2D 16-bit, come se stessimo ancora nella loro era. Il tutto ha anche un retrogusto moderno, soprattutto nella colonna sonora con diversi motivetti davvero riusciti, che mescolano sound retrò con quello attuale. Per quanto riguarda il gameplay, la curva di livello si sviluppa davvero in modo ottimale per assimilare tutte le varie abilità di Thor, e i comandi rispondono sempre puntuali e precisi. Abbiamo recensito la versione per Nintendo Switch di Tiny Thor e dobbiamo dire che giocarlo in portabilità ne aumenta totalmente il potenziale.