TOHU è un’avventura punta e clicca sviluppata da Fireart Games e pubblicata da The Irregular Corporation. Si tratta del secondo progetto dello studio indipendente Fireart Games, dopo Spirit Roots un platform rilasciato a dicembre 2019.
Il titolo è disponibile dal 28 gennaio su Nintendo Switch, PlayStation 4, è possibile acquistarlo sullo store Microsoft per Xbox One e Xbox Series X|S e per PC su Steam.
La versione provata in questa recensione è quella di Steam.
TOHU: in viaggio tra i pesci pianeta
In TOHU vestiamo i panni della fanciulla e della sua versione robotica, Cubus, immergendoci in un universo fantastico fatto di pesci pianeta (sì, hai capito bene, proprio pianeti dalle sembianze di pesci di vario genere).
La nostra avventura si apre con un evento disastroso che ci catapulta nel vivo dell’azione. Una creatura dagli intenti malefici ha sabotato il Sacro Motore, il cuore pulsante da cui il pianeta della fanciulla trae energia.
Nei panni della fanciulla questo evento non può che sconvolgerci e il nostro primo pensiero è quello di far visita a Zio Rottame alla ricerca di strumenti che possano aiutarci a riparare il marchingegno.
Il primo obiettivo sarà proprio quello di raggiungere un altro pesce pianeta, quello in cui vive Zio Rottame, ma questo non sarà che un piccolo passo verso la risoluzione del mistero che aleggia intorno al Sacro Motore.
Una fanciulla e il suo alter-ego
TOHU è punta e clicca in cui dovremo risolvere gli enigmi che ci si pareranno davanti per riuscire a proseguire nella nostra avventura e svelarne i misteri. Agli enigmi si alterneranno anche dei minigiochi come un acchiappa la talpa in cui la talpa saremo noi.
Come in ogni punta e clicca potremo interagire con gran parte dello scenario che ci circonda e farlo ci permetterà anche di svelare dei simpatici amichetti collezionabili. Infatti, facendo click su alcune delle creature che popolano i pesce-pianeti sbloccheremo dei disegni in game che potremo rivedere in ogni momento dalla Raccolta presente nel nostro quadernino degli appunti.
Questo ci permetterà anche di visionare gli obiettivi e di accedere se necessario ai suggerimenti. Trovo che la presenza dei suggerimenti in un punta e clicca sia sempre da lodare, perché immancabilmente in alcuni casi capita di non riuscire a vedere immediatamente la soluzione di alcuni enigmi.
In questo caso in particolare i suggerimenti sono davvero ben fatti e singolari. Prima di tutto al posto dei classici indizi testuali, i suggerimenti di TOHU sono in forma di disegno e ciò rende la comprensione davvero immediata.
E poi, per poter ottenere il suggerimento di una scena è necessario sbloccare una sorta di serratura. Una trovata davvero geniale, in questo modo non rischi di aprire per sbaglio la scheda dei suggerimenti e questo fa anche sì che tu acceda agli indizi solo quando ti servono davvero.
In TOHU controlleremo un singolo personaggio, la protagonista, ma la particolarità di questo gioco è che la protagonista in realtà è in grado di trasformarsi in un robot. Ci saranno situazioni in cui è necessario giocare nei panni della fanciulla e altre in cui sarà fondamentale l’aiuto di Cubus.
Nei panni di Cubus potremo, infatti, sollevare oggetti che la piccola fanciulla non riuscirebbe a spostare né a trasportare. Mentre ci saranno piccoli passaggi in cui intrufolarsi in cui Cubus non passerebbe.
Le caratteristiche di questi due alter-ego fanno sì che si completino perfettamente a vicenda.
Veniamo invece a ciò che non ci ha convinto riguardo alle meccaniche di gioco. In alcune sezioni del gioco è necessario effettuare delle azioni in rapida sequenza che però vengono rese difficili dall’eccessivo ritardo nella risposta da parte dei comandi. Inoltre, rispetto alla maggior parte dei punta e clicca in TOHU gli oggetti da raccogliere sono veramente esigui e mancano del tutto i tipici “specchietti per le allodole” (ti dice niente la motosega di Maniac Mansion?).
A compensare le carenze del gameplay ci pensa la bellissima grafica disegnata a mano che ci catapulta in un mondo di creature meccaniche bizzarre a metà tra animali e utensili.
Questa atmosfera è impreziosita dalla colonna sonora composta da Christopher Larkin che ha dato vita anche alle musiche di Hollow Knight.