Se sei un appassionato di videogiochi sicuramente conosci Tony Hawk. Icona sportiva, rivoluzionario del mondo delle 4 rotelle, icona di fine anni ’90, coprotagonista in alcuni episodi dei Simpson ma, soprattutto, primo sportivo a legare indissolubilmente il proprio nome ad una serie longeva di videogiochi (con lui solo il compianto Colin McRae).
Tony Hawk’s Pro Skater è un titolo a suo modo leggendario, nato sulla prima PlayStation e arrivato, 18 capitoli dopo, anche su mobile; il capostipite ebbe un grandissimo successo, facendo appassionare a questa disciplina anche chi non l’aveva mai presa in considerazione fino ad allora.
Niente di strano quindi che, dopo la fortunata operazione Crash N.Sane Trilogy, Activision abbia richiamato in azione Vicarious Visions per dare una spolverata ai primi due capitoli usciti originariamente nel 1999 e nel 2000, riproponendoli per le console dell’ottava generazione.
Anche in questo caso, l’operazione può dirsi riuscita e il risultato è questo Tony Hawk’s Pro Skater 1+2 di cui parleremo oggi. Questo perchè pur essendo uscito lo scorso anno per old gen, Activision ha voluto portarlo con l’inizio del 2021 anche sulle console della nuova generazione.
Il ritorno di una leggenda
Pronti, via! Una volta avviato il gioco ci verrà richiesto se vorremo iniziare da un pratico (e consigliato) tutorial: servirà per farci prendere familiarità con i controlli del gioco messi a punto dagli sviluppatori e rinfrescarci la memoria su tutte le azioni possibili durante una sessione di gioco.
Già in questo frangente notiamo la prima, importante novità: dimostrando di avere assimilato la lezione su quanto non andava negli ultimi capitoli della serie, gli sviluppatori di Vicarious Visions hanno lavorato di fino per prendere il gameplay originario e modernizzarlo senza stravolgerlo più di tanto.
Il risultato dà vita a partite piacevoli, in cui i movimenti degli skater sono abbastanza coerenti con la realtà (nei limiti del possibile) e l’abilità del giocatore nel collegare i trick è realmente importante, se si vuole puntare in alto.
Grazie anche al sistema di trick predeterminati, attivabili cioè con la pressione in sequenza di alcuni pulsanti, concatenare acrobazie su acrobazie è più semplice che in passato, a tutto beneficio del gameplay che ne guadagna in divertimento. Sarà il gioco stesso ad invogliarci a sperimentare e osare sempre di più, dal momento che ripetendo sempre gli stessi trick (magari i più semplici) il loro punteggio sarà sempre minore.
Come nei capitoli per PlayStation, il cuore di questo Tony Hawk’s Pro Skater 1+2 è la modalità Tour divisa tra i 2 capitoli, selezionabili discrezionalmente dal giocatore. In realtà il risultato è quasi un unicum, dal momento che il roster (e i relativi progressi) è interscambiabile, per cui con un solo skater potremo affrontare tutti i livelli a nostra disposizione.
Per quanto riguarda gli atleti a nostra disposizione, il lavoro fatto da Vicarious Vision è ottimo dal momento che oltre alle vecchie stelle come Mullen e lo stesso Tony Hawk troveremo alcuni giovani emergenti come la plurimedagliata Leticia Bufoni o il figlio d’arte Riley Hawk.
Tutti gli skater inoltre saranno oggetto del sistema di progression Stat, per cui se vorremo migliorarne le performance complessive dovremo affrontare insieme a loro tutti i livelli a nostra disposizione. Ne beneficia la longevità complessiva del titolo, e tutto sommato anche il divertimento globale visto che ogni skater ha almeno un paio di livelli quasi su misura per lui.
Per quanto riguarda le mappe, in Tony Hawk’s Pro Skater 1+2 tornano tutte le ambientazioni più iconiche e amate dagli appassionati, dal magazzino alla splendida Venice Beach, passando per Roswell e il centro commerciale abbandonato.
Anche sotto questo aspetto, il lavoro degli sviluppatori è apprezzabile dal momento che sono riusciti a rendere ogni livello appetibile agli occhi di un giocatore moderno, senza tuttavia stravolgerne la natura. Tutto quello che c’era nei capitoli originali è qui presente, con qualche omaggio e rendere il giusto credito a Neversoft, responsabile dello sviluppo ormai più di 20 anni fa.
Come in passato, per sbloccare i vari ambienti è necessario raggiungere determinati obiettivi, anche qui rimasti inalterati: dovremo raggiungere un certo punteggio, completare con successo un Gap, rompere le casse o raccogliere alcuni oggetti sulla scena. Per potere operare con la massima precisione, personalmente consiglio di fare almeno una sessione esplorativa; è vero, in apertura ci vengono mostrate le posizioni della maggior parte degli obiettivi, tuttavia con livelli così grandi e un tempo non troppo lungo a nostra disposizione, capire bene dove andare e cosa fare è sicuramente utile fermo restando che ogni obiettivo raggiunto viene salvato e che i tentativi a nostra disposizione sono infiniti. Dovremo padroneggiare al meglio la mappa a nostra disposizione e sfruttarla il più possibile.
Importantissimi saranno i gettoni Vicarious Visions e le bambole aliene da raccogliere, posti nei punti più difficili dei livelli e che vorremo assolutamente raccogliere per sbloccare alcune cose interessanti come effetti visivi e skater segreti.
A completare il tutto, ogni skater avrà delle sfide dedicate, superate le quali potremo sbloccare elementi di vestiario e nuove tavole, non ottenibili in altro modo.
Sempre il completamento delle sfide ci farà ottenere dei bei verdoni, grazie alla quale potremo presentarci al negozio skate e sbizzarrirci nello shopping di abbigliamento, tavole e altro materiale licenziato dai migliori marchi sul mercato come Vans o Nike. Dallo store potremo anche acquistare cambiamenti estetici come tatuaggi o acconciature, che modificheranno l’aspetto del nostro skater.
L’offerta di questa collection è completata dalla modalità Crea un Park, tramite la quale ci potremo sbizzarrire nella creazione di una mappa da condividere con gli amici e provare man mano, testandone con mano la bontà.
Skating in compagnia
Naturalmente, Tony Hawk’s Pro Skating 1+2 ci offre un solido comparto multiplayer, in locale come una volta oppure online.
Abbiamo a disposizione 8 modalità tra cui le classiche sfide al punteggio più alto o alla combo più lunga oppure la sfida a chi riesce a lasciare più tag in giro per i livelli. Nulla di trascendentale, ma in grado di garantire qualche ora di svago in più.
Prima di accedere ad una sessione potremo scegliere tra due tipologie di sessione: Jam, che ci consente di giocare con chiunque e affinare le nostre capacità e Classificata che, come suggerisce il nome, ci mette contro giocatori via via sempre più abili con lo scopo di risalire la classifica mondiale.
La versione next gen
Se stai leggendo questa recensione, sicuramente sei interessato a sapere come si comporta il gioco nella sua versione per console next-gen. La risposta non può che essere positiva, fermo restando che non ci sono grandissime differenze rispetto alla versione old gen. Il comparto grafico, già ottimo, viene rifinito e migliorato soprattutto negli effetti di luce e nei riflessi, ora del tutto convincenti.
Anche gli skater hanno beneficiato del passaggio in 4K di queste nuove versioni e sono ora fedelissimi alle controparti fino alle più piccole rughe: peculiare in tal senso la scelta di riprodurre le vecchie glorie non come erano all’epoca dell’uscita dei primi titoli, ma come sono ora dopo 20 anni.
Il vero è proprio elemento che distingue le due versioni è da ricercarsi nelle prestazioni durante le sessioni in multiplayer: nella versione old gen i cali di framerate, specie nel multiplayer locale, erano evidenti, mentre ora si riesce a giocare a 60 fps senza alcun problema di tenuta.
Ulteriori migliorie sono date da un feedback della vibrazione del controller più calata nel contesto e dall’introduzione dell’audio in 3D. Migliorie non rivoluzionarie, ma che danno senso ad un’operazione di questo tipo.