È stato molto difficile creare una top 20 colonne sonore dei videogiochi. Credo che gli elementi più importanti di un titolo videoludico siano trama, gameplay e musica; quest’ultima, in particolare, ha sempre avuto per me un ruolo fondamentale.
Non potrei neanche contare tutte le soundtrack che sono riuscite a farmi piangere, esaltare, a spaventarmi o a tenermi con gli occhi incollati allo schermo; in una parola, le musiche che riescono a farmi venire la pelle d’oca.
Top 20 colonne sonore dei videogiochi: la prima parte
Ecco quali sono, a mio parere, le migliori soundtrack della storia dei videogiochi. Ci tengo a sottolineare quel “a mio parere”: come ogni top o classifica, anche questa è interamente soggettiva e personale.
In un certo senso, si può dire che questa classifica contiene tutta la mia storia da gamer, passando per i titoli che più mi sono rimasti impressi e per quelle melodie che ancora adesso riescono a farmi venire gli occhi lucidi al suono di una semplice nota.
20. Rainbow Road – Mario Kart: Double Dash!
https://www.youtube.com/watch?v=Ior-ZTqC6v4
Si parte con una bella botta di nostalgia. Mario Kart: Double Dash! è stato uno dei primi capitoli della saga su cui ho messo le mani, e ricordo ancora adesso di quanto questa musica mi affascinasse, anche se ero solo un bambino che cadeva in continuazione fuori pista (ma, del resto, a chi non succede?).
Non solo la Pista Arcobaleno è il percorso più iconico di tutto Mario Kart, ma credo che questa melodia catturi alla perfezione l’atmosfera che la pista vuole trasmettere: sfrecciare divertendosi in mezzo alle nuvole, su una strada fatta di mille colori e con l’adrenalina che si prova in un momento così difficile.
Sono state realizzate infinite versioni della soundtrack della Pista Arcobaleno, ma credo che questa (complice anche la nostalgia) sia quella che riesce meglio a coinvolgere ed emozionare. Anche solo ascoltando la musica, riesci a sentire le grida divertite di Mario e compagni che lanciano gusci e bucce di banana.
19. Painful Memories – Heavy Rain
Da una melodia allegra si passa a una malinconica; del resto, Heavy Rain è un titolo che trasuda malinconia e tristezza. Il capolavoro che ha portato Quantic Dream al successo ha una colonna sonora da brividi, emozionante e struggente, che merita di stare nella top 20 colonne sonore dei videogiochi.
Personalmente, la storia di Ethan Mars mi ha coinvolto come poche nella mia esperienza da gamer. La sua sofferenza, i suoi sforzi per cercare di essere un padre migliore, i tentativi di dimostrare al proprio figlio di amarlo più di qualunque altra cosa: tutto questo è racchiuso alla perfezione nella splendida Painful Memories.
Tutti i personaggi trovano posto nelle note della soundtrack: non solo Ethan, ma anche Norman con la propria forza di volontà, Scott con i propri demoni interiori, Madison con la propria instancabile e malinconica determinazione.
Le storie si intrecciano, i destini vengono tracciati, e mentre le note scorrono non possiamo fare altro che assistere al corso degli eventi, pregando che i nostri personaggi sopravvivano a tutte le difficoltà. Heavy Rain è uno di quei giochi che mette la complessità umana al centro, cambiando la nostra visione della vita.
Un pianoforte è sufficiente per trasmettere l’essenza del titolo: quest’ultimo vuole mettere alla prova le nostre convinzioni, farci chiedere fin dove siamo disposti a spingerci per salvare qualcuno che amiamo. Una storia avvolta dal mistero, dai dubbi e dalla fredda morsa della pioggia.
18. Aloy’s Theme – Horizon: Zero Dawn e Horizon II: Forbidden West
La saga di Guerrilla Games è stata capace di imporsi negli ultimi anni come uno dei capolavori della storia dei videogiochi. Tra i suoi tanti pregi, Horizon spicca sicuramente per la sua eccellente soundtrack, che entra di diritto nella top 20 colonne sonore dei videogiochi.
In particolare, credo che la traccia migliore (nonché la più famosa) sia la theme di Aloy, presente anche nel menù di gioco: una melodia epica e malinconia allo stesso tempo, che ci trasmette il senso dell’esistenza stessa della protagonista.
La meravigliosa voce di Julie Elven può essere vista come la voce di Aloy stessa, che cantando ci racconta le sue insicurezze, i dubbi sulla propria identità e il proprio destino, ma allo stesso tempo anche la sua immensa forza, il coraggio e il carisma di uno dei migliori personaggi videoludici di sempre.
Horizon II: Forbidden West, infatti, ci ha portato un Aloy molto più matura ma allo stesso tempo molto più tormentata: tutto il viaggio della protagonista non è altro che un viaggio alla scoperta di sé stessi. La theme della guerriera Nora ci trasmette il suo ardente desiderio di salvare il mondo e di comprendere il proprio posto in esso.
17. That’s The Way It Is – Red Dead Redemption 2
Difficile trovare un gioco che mi abbia fatto piangere come Red Dead Redemption 2. L’intera sequenza finale [SPOILER] con l’addio al cavallo, la morte di Arthur e il passaggio di testimone a John mi hanno distrutto emotivamente. Ma forse è proprio questo a renderlo un capolavoro, degno di trovarsi nella top 20 colonne sonore dei videogiochi.
That’s The Way It Is è la canzone che viene riprodotta poco prima di questo struggente finale: mentre Arthur cavalca verso l’accampamento, consapevole di stare andando incontro alla morte, il gioco ci regala una sequenza fatta di paesaggi mozzafiato e flashback commoventi.
Arthur riflette sulle proprie azioni, sulla malattia terminale che lo affligge, ma soprattutto sulle parole di Mary, il suo grande amore, convinta fino all’ultimo che in lui ci fosse qualcosa di buono. Quello che Rockstar Games ci regala è la famosa “vita che ti passa davanti agli occhi” prima di morire.
Non solo: Read Dead Redemption 2 sta dicendo addio anche a noi, i giocatori, coloro che hanno permesso l’avventura nel selvaggio West. “Tutte le miglia che abbiamo percorso, tutte le cose che abbiamo imparato”, recita l’inizio della canzone: anche noi, come Arthur, siamo arrivati alla fine del viaggio.
16. The Sun Rises – Okami
Okami è uno di quei capolavori sempre freschi, capaci di stupire ancora dopo tanti anni per la loro originalità e l’innovazione a cui sono stati in grado di giungere. Rigiocare oggi Okami ci fa capire quanto il gioco sia “invecchiato bene”: sembra una piccola gemma indie uscita ieri.
A non perdere mai valore è anche la splendida colonna sonora, in pieno stile orientale: flauti, liuti, violini e percussioni tipicamente giapponesi, che sono in grado di farci immergere ancora di più nella mitologica terra nipponica. Un valore così unico non può non essere sottolineato nella top 20 colonne sonore dei videogiochi.
The Sun Rises, in particolare, è la melodia che accompagna i giocatori quando attraversano le grandi pianure della mappa di gioco: una musica travolgente, capace di risucchiarci e catapultarci nel titolo. Ascoltarla dà quasi l’impressione di percepire il vento fresco delle colline sulla propria pelle.
Okami è un titolo in grado di generare un’immersività totale, con una direzione artistica che personalmente non ho mai sperimentato in nessun altro gioco; le musiche, in questo caso, contribuiscono a renderci protagonisti di una grandiosa mitologia orientale, con toni epici e mozzafiato.
15. The Way of the Ghost – Ghost of Tsushima
Unpopular opinion: Ghost of Tsushima è il mio Game of the Year 2020, più di The Last of Us II. Per quanto Naughty Dog abbia creato un assoluto capolavoro, Sucker Punch ci ha offerto un titolo che personalmente mi ha coinvolto di più, sia a livello emotivo che psicologico.
Ghost of Tsushima, proprio come quell’Okami appena citato, ci fa immergere in un’atmosfera orientale degna del più grande cinema di Kurosawa, in cui il world-building è perfettamente coerente e tutto sembra continuamente respirare insieme al giocatore.
In mezzo a tutto ciò spicca Jin Sakai, il samurai dilaniato dal dolore, dai dubbi e dalla tristezza. Jin è l’incarnazione di tutta l’emotività di cui questo gioco si fa capace, e allo stesso modo The Way of the Ghost è forse la melodia che riesce a esprimere musicalmente tutti questi sentimenti sottesi.
L’inizio misterioso e a tratti cupo rappresenta il lato oscuro di Jin, la sua propensione a farsi assassino tradendo onore e famiglia; poi, arriva il crescendo di percussioni, e l’orchestra esplode rivelando il dramma di un personaggio che ha rinnegato tutto ciò in cui ha creduto pur di difendere il proprio paese.
L’acuto improvviso degli archi verso la metà della traccia rappresenta simbolicamente la lama del samurai [SPOILER], che in uno dei due finali possibili trafiggerà il tanto amato zio (che per Jin è come un padre). The Way of the Ghost raggiunge quell’apice che solo i giapponesi possono offrire: struggente, melodrammatico, epico.
14. Jump Up, Super Star! – Super Mario Odyssey
Nintendo ha sempre confermato di avere a cuore il proprio passato, di fare affidamento sulla nostalgia e l’affetto dei giocatori: Super Mario Odyssey conferma tutto questo, regalandoci non solo nuovi e iconici momenti, ma facendo riferimento a tutto ciò che ha reso grande la saga.
Da questo punto di vista, Jump Up, Super Star! è il centro di questo gigantesco omaggio: la canzone è cantata, non a caso, da Pauline, quella stessa donna da cui è partito tutto. Pauline era infatti la fanciulla da salvare in Donkey Kong (1981), il primissimo gioco dell’intera saga di Mario.
È proprio da lei che arrivano le parole di ringraziamento, rivolte prima di tutto a Mario: “non avere paura, non versare neanche una lacrima, perché io sarò la tua ragazza 1-UP!”. Una sorta di dichiarazione d’amore (quale gamer innamorato non vorrebbe sentirsi dire questa frase?), ma anche e soprattutto di ammirazione per l’eroe Nintendo.
Tuttavia, il ringraziamento di Pauline è rivolto anche a tutti noi giocatori: “ascoltatemi, ragazzi e ragazze di tutto il mondo, non abbiate paura di alzarvi e muovervi! Noi siamo tutti superstar, nessuno può andare più lontano di noi.” Parole che meritano di essere evidenziate nella top 20 colonne sonore dei videogiochi.
Nintendo non poteva insomma regalare un omaggio più grande, e lo ha fatto inserendolo nel gioco che ha segnato la nuova era di Nintendo Switch: Pauline si fa portavoce delle vecchie e nuove generazioni, e lo fa con uno swing dinamico, che trasuda allegria e gioia per fare ballare i giocatori di tutto il mondo.
13. To Zanarkand – Final Fantasy X
https://www.youtube.com/watch?v=FxvI_9US9rE
Se si parla di top 20 colonne sonore dei videogiochi non si può non inserire Square Enix. La software house giapponese, infatti, è sempre stata una certezza assoluta quando si parla di musiche uniche, coinvolgenti, emozionanti; del resto, non tutti possono dire di avere un’orchestra usata esclusivamente per i videogiochi.
A sua volta, se si parla di Square Enix non si può non citare Final Fantasy, e in particolare uno dei brani più famosi della saga: To Zanarkand. Questa traccia incarna tutto il senso di Final Fantasy X: la dolce tristezza di Yuna, la determinazione e l’ingenuità di Tidus, la malinconia burbera di Lulu, la testardaggine di Wakka.
Final Fantasy X è fatto dei suoi memorabili personaggi, e ognuno di loro è rappresentato da una nota del pianoforte. To Zanarkand rappresenta quel perenne senso di attesa di qualcosa che rimane oltre l’orizzonte, di una mitica realtà perduta e irrecuperabile che però è in grado di fare sognare coloro che hanno ancora il coraggio di illudersi.
Tidus è rappresentazione di questa speranza incrollabile, tanto da riuscire a sciogliere le lacrime di Yuna, costretta continuamente a sorridere per il bene del popolo di Spira. “Andiamo a Zanarkand!” è il grido ingenuo di chi vuole fuggire dall’inevitabile sofferenza del mondo, è gioia e dolore allo stesso tempo.
Sin non può essere ucciso, e in un modo o nell’altro tornerà continuamente a tormentare tutti i popoli della terra. Di fronte a questo ciclo continuo di violenza, l’unica speranza sembra fuggire verso una mitica terra di sogno, dove niente e nessuno può intaccare questa idilliaca felicità.
12. Dawkins’ Suite – Beyond: Two Souls
Molti non sanno che il produttore della colonna sonora di Beyond: Two Souls è Hans Zimmer, forse il compositore più famoso attualmente vivente. Purtroppo, Beyond è un titolo che continua a ricevere poca attenzione, ed è sicuramente il meno conosciuto della Quantic Dream; tuttavia, la sola presenza di Zimmer dovrebbe essere un incentivo per inserire il titolo nella top 20 colonne sonore dei videogiochi.
In generale, la storia di Jodie Holmes (interpretata da Elliot Page) rimane ancora oggi un vero e proprio capolavoro; a rendere questo titolo ancora più memorabile ci pensano le splendide musiche di gioco, tra cui spicca Dawkins’ Suite, la theme del menù di gioco e del personaggio del prof. Dawkins (interpretato da Willem Dafoe).
Dawkins’ Suite è una melodia dotata di quella potenza che solo Hans Zimmer riesce a raggiungere. Nella traccia troviamo tutte le sfaccettature del titolo: la delicatezza di Jodie, una bambina che voleva solo essere come tutti gli altri suoi coetanei, il dramma di Aiden, ma soprattutto il tormento di Dawkins.
Quest’ultimo, infatti, è devastato per la perdita della propria moglie e della propria figlia, e per tutta la vita cercherà un modo per mettersi in contatto con le entità provenienti dall’aldilà. Si legherà a Jodie, la crescerà come una figlia, ma alla fine risulterà succube dei propri demoni.
Dawkins’ Suite è una melodia che incarna tutta la sofferenza epica che il titolo Quantic Dream è riuscito a trasmettere: ci fa capire che la storia di Jodie è fatta di sacrifici e incomprensione, di tanto odio che a tratti riesce ad essere attenuato da un amore che va al di là dei normali confini umani. Tutto questo merita a pieno titolo di inserirsi nella top 20 colonne sonore dei videogiochi.
11. Main Theme – Tomb Raider
Qui entriamo nel campo dell’iconicità: parlare di Lara Croft è sempre un azzardo, in quanto si rischia di banalizzare quello che, a tutti gli effetti, è uno dei personaggi più importanti di tutta la storia dei videogiochi. Tomb Raider, infatti, continua ancora ad oggi a essere impresso nell’immaginario comune di tutti, anche dei non gamer.
In generale, la saga non presenta delle colonne sonore memorabili; tuttavia, credo che ci sia un’unica e grande eccezione, ovvero la main theme del primo capitolo (e anche di quelli successivi, prima dell’approdo su PlayStation 2), talmente memorabile da trovare un posto nella top 20 colonne sonore dei videogiochi.
Il flauto e il coro gregoriano in sottofondo formano una cornice perfetta per le prime avventure dell’archeologa inglese: giocare oggi ai capitoli per PlayStation 1 può essere sicuramente frustrante per via di alcune dinamiche di gameplay invecchiate male, ma lo stesso non si può dire delle atmosfere.
Tomb Raider ha mantenuto intaccato quel tono di mistero che ci spinge all’avventura: proprio come Lara, percepiamo una strana attrazione per le rovine e i misteri del mondo antico, leggermente inquietanti ma allo stesso tempo affascinanti. Nostalgia e brivido si uniscono per farci immergere ancora di più nella storia.
La main theme di Tomb Raider sembra promettere di accompagnarci verso un viaggio che ci svelerà un senso più profondo, qualcosa che cambierà la nostra visione della realtà. Per farlo, tuttavia, dobbiamo essere pronti ad affrontare l’ignoto, creature pericolose, trappole e misteri. Un sapore epico e delicato allo stesso tempo.
Conclusione
Siamo arrivati alla fine di questa prima parte dedicata alla top 20 colonne sonore dei videogiochi. È stato sicuramente difficile non solo fare una selezione delle soundtrack, ma anche metterle in ordine di preferenza.
Non perderti il prossimo articolo per scoprire la seconda metà della top 20 colonne sonore dei videogiochi: scaleremo la vetta fino in cima, scoprendo anche cosa c’è al primo posto!