Ah le avventure grafiche. Chi di noi non si è approcciato a questo genere, magari quando hai avuto il tuo primo computer, quando ai videogame bastava poco per emozionarti. Ricordo ancora il mio primo computer, un Pentium II del 1997 con il quale ho potuto scoprire uno dei generi di videogame che preferisco, i punta e clicca con grafica disegnata a mano, colorati e ricchi di storie avvincenti, enigmi che potevano tenerti bloccato per settimane. Non esistevano i walkthrough all’epoca e tutto si basava sulle proprie intuizioni, tra tentativi ed errori si arrivava pian piano alla soluzione e ti confesso che era una sensazione fantastica, soprattutto quando dopo essere rimasto bloccato per giorni e giorni, arrivava il lampo di genio o il colpo di fortuna che sbloccava la situazione d’impasse.
Un altro aspetto affascinante dei giochi punta e clicca è la loro capacità di riemergere anche quando vengono date per spacciati. Spesso si è parlato di questo genere come destinato a terminare o finire nell’oblio; per fortuna queste voci vengono puntualmente smentite grazie alla passione che continua ad alimentare la voglia di creare nuovi e interessanti titoli.
Bando alle ciance però, senza dilungarmi oltre sul mio (viscerale) amore per i giochi punta e clicca, ecco qui la mia personale Top 5 di avventure grafiche indimenticabili.
5. Thimbleweed Park
Thimbleweed Park è un’avventura grafica ideata dai mitici Ron Gilbert e Gary Winnick, creatori Maniac Mansion e dell’intramontabile, indimenticabile e fantastica serie di Monkey Island (a tal proposito qui un articolo sullo sviluppo di un nuovo Monkey Island). Il gioco vede anche la partecipazione di vecchi colleghi della LucasArts come David Fox e Mark Ferrari.
Quest’avventura grafica si ispira proprio a questi titoli sia nella meccanica di gioco sia nella grafica, ovviamente il tutto è migliorato e adattato al progresso e al pubblico odierni.
Trama
La storia di Thimbleweed Park comincia con un omicidio, sul quale indagano gli agenti FBI Angela Rey e Antonio Reyes, entrambi sembrano richiamare Mulder e Scully di X-Files. Un hotel infestato, un circo abbandonato, una fabbrica di cuscini bruciata, gabinetti a valvole, un posto mai visitato prima.
Altri personaggi si uniscono al gruppo, apparentemente senza nulla in comune ma, in realtà profondamente connessi tra loro, ognuno con le proprie domande, misteri e situazioni personali. Qualcuno o qualcosa però li osserva. Molte sono le domande, e dopo una notte a Thimbleweed Park ognuno troverà le sue risposte.
Caratteristiche e opinione
Ho adorato Thimblweed Park, non solo perché ideato dai creatori di alcune delle avventure grafiche più belle di tutti i tempi, ma l’avventura è davvero ottima in tutte le sue caratteristiche. 5 personaggi giocabili che possono collaborare tra loro ma anche entrare in conflitto, enigmi per nulla scontati e una storia davvero avvincente e ricca di humor. Un mondo vasto ed esplorabile al ritmo che preferisci, un titolo che ti riporta indietro nel tempo con un tocco di modernità. Immancabile nella collezione per gli amanti delle avventure grafiche, se non lo hai ancora giocato fatti un favore e recuperalo, lo trovi disponibile su Nintendo Switch, PlayStation 4, Android, Xbox One, iOS, macOS, Microsoft Windows, Linux, Classic Mac OS.
4. Still Life
Avventura grafica targata Microids che raccoglie l’eredità spirituale di un’altra avventura, Post Mortem (avventura rilasciata nel 2002 sempre dalla Microids) che è sicuramente è riuscita a ritagliarsi un suo spazio tra le migliori avventure grafiche. E’ stato rilasciato anche un sequel nel 2009 sotto il nome di Still Life II.
Trama
Victoria McPherson è una brillante agente dell’FBI che sta conducendo delle indagini su un caso di serial killer. Il numero delle vittime è arrivato a 5 e purtroppo non sono stati raccolti dei veri indizi, solo una serie di evidenze circostanziali e il capo che le sta col fiato sul collo. Decisa a prendersi qualche giorno di pausa per riposare, torna in periferia per andare a trovare suo padre. Il Natale si avvicina e la nostalgia prende il sopravvento, Victoria e suo padre iniziano a parlare del nonno, anche lui investigatore; la discussione porta Victoria a curiosare tra i documenti di uno dei casi che suo nonno aveva seguito e scopre che le somiglianze con il suo caso, sono parecchie. Possibile vi sia un collegamento tra un caso avvenuto in Europa 70 anni prima e l’attuale serie di omicidi che stanno sconvolgendo Chicago?
Caratteristiche e opinioni
Una trama matura e ben congeniata che ti porta all’utilizzo di due personaggi, alternandoti tra il passato e il presente, da Praga negli anni 20 fino alla moderna Chicago, aspetto che ho apprezzato parecchio con l’alternarsi di due vite che si fondono in un’unica storia. Per i tempi il comparto grafico era davvero ottimo unito ad un altrettanto ottimo sonoro e al doppiaggio in italiano. L’avventura davvero coinvolgente con una longevità di tutto rispetto (tra le 20 e le 25 ore) e nonostante continui la tradizione dei punta e clicca, Still Life introduce alcune spunti interessanti. Ad esempio il giocatore non viene mai lasciato solo, con i due protagonisti che “suggeriscono” cosa fare, vengono segnalate le uscite e il gameplay è davvero fluido, dando un tocco in più rispetto ad alcune mancanze nell’avventura Syberia. Unica nota un po’ stonata riguarda gli enigmi che presentano una difficoltà altalenante e a volte alcune soluzioni sembravano avere una logica non proprio convincente; nonostante ciò Still Life rimane comunque una delle migliori avventure grafiche che qualunque appassionato deve assolutamente giocare.
3. Grim Fandango
“La mia falce: mi piace tenerla vicino a dove era il mio cuore”
Manuel (Manny) Calavera.
Grim Fandango è un’avventura grafica del 1998, opera famosa dell’ormai scomparsa LucasArts (oggi i suoi diritti appartengono alla Disney) pubblicata per Windows, Mac iOS e Linux. Si tratta della prima avventura della LucasArts realizzata con una grafica tridimensionale. Incredibilmente, nonostante la sua avanguardia per l’epoca, il gioco non vendette moltissimo (si stimano meno di 100.000 copie) pur avendo ricevuto ottime critiche e ottime recensioni. Il gioco rappresenta il penultimo lavoro della famosa casa di produzione che chiuse i battenti, subito dopo aver prodotto Fuga da Monkey Island nel 2000.
Trama
Basato sulla concezione azteca dell’aldilà, le anime devono attraversare la Terra dei Morti prima di raggiungere la destinazione finale, il nono aldilà. Le anime vengono prima di tutto prelevate dal mondo dei vivi dagli agenti del Dipartimento della Morte, armati di falce e vestiti di una tunica nera, mietono gli involucri in cui le anime rimangono avvolte al momento della dipartita. Arrivati nella Terra dei Morti, i funzionari devono vendere loro il pacchetto viaggio che sarà strutturato in base a come si sono comportati in vita. Per attraversare la Terra dei Morti si impiega in genere quattro anni, le anime più meritevoli però, possono abbreviare il percorso utilizzando mezzi di trasporto come l’ambito treno Numero 9, a cui solo pochi eletti possono accedere e arrivare a destinazione in soli quattro minuti.
Alcune anime, quelle più miserabili, si stancano del lungo percorso e decidono di fermarsi prima della destinazione. C’è chi arriva pure a dubitare dell’esistenza del Nono Aldilà, rimanendo così nel limbo della Terra dei Morti e nel gioco questo viene rappresentato dalla nascita di un mondo fittizio, con città abitate da personaggi che si comportano come fossero vivi pur non essendolo più.
In questa cornice la trama si struttura in due capitoli ambientati entrambi durante la festività del 2 novembre (tutti i santi o il giorno dei morti) e durante questo periodo le anime possono tornare sulla terra per far visita ai loro cari ancora in vita. Tu sei Manny Calavera, agente di viaggi del Dipartimento della Morte, che sta attraversando un periodo un po’ cupo per via della sua insoddisfazione lavorativa e per i suoi debiti. Infatti ultimamente il povero Manny riceve come clienti soltanto anime che non si sono distinte in nulla durante la loro vita, per cui i pacchetti che può proporre sono di scarso livello e questo non gli permette di saldare i suoi debiti; come se non bastasse però viene pure ostacolato nel suo lavoro dal rivale e collega Domino Hurley.
Il nostro Manny deciso a cambiare le sorti della sua sfortuna, soffia un cliente al suo rivale Domino e scopre però che qualcosa di strano sta accadendo. Infatti si scoprirà che qualcuno sta rubando i biglietti per il treno Numero 9 a tutte le anime che si sono comportate bene, Manny viene licenziato e rinchiuso. La fortuna non gli volta le spalle e finalmente viene liberato da Salvador Limones, ex agente del Dipartimento della Morte, e da qui inizierà una delle avventure più belle di tutti i tempi.
Tra noir e folklore messicano ti troverai a sgominare una pericolosa organizzazione, tra personaggi unici, enigmi e humor a più non posso; un classico del genere punta e clicca che oggi è disponibile in una versione completamente rimasterizzata e migliorata sotto ogni aspetto, un gioco impossibile da lasciarsi scappare sia per chi ama il genere e chi invece è nuovo alle avventure grafiche. Grim Fandango rappresenta un pezzo di storia dei videogames e rimane uno dei titoli più belli della LucasArts. Ti ricordo che è disponibile su Nintendo Switch, PlayStation 4, Android, macOS, iOS, Xbox One, Microsoft Windows, Classic Mac OS.
2. The Curse of Monkey Island
“Sono Guybrush Threepwood, temibile pirata”
E’ stata dura scegliere, secondo me, il capitolo più bello di Monkey Island e alla fine un po’ perché è stato il mio primo della serie e un po’ perché ho sempre avuto un debole per le avventure dalla grafica cartoon, The Curse of Monkey Island entra di diritto nella mia top 5. Avventura grafica uscita nel 1997 dopo sei anni dal suo predecessore Monkey Island: LeChuck’s Revenge, approda su Windows grazie al motore SCUMM, con un grafica cartoonesca a 256 colori. Stavolta con un sonoro non più midi e presenta anche il doppiaggio (italiano incluso).
Trama e opinioni
Un Guybrush sperduto nell’oceano all’interno di una macchina per l’autoscontro mentre scrive una pagina nel suo diario. Arrivato a Plunder Island, si trova nel bel mezzo di uno scontro tra la ciurma di LeChuck e quella del governatore dell’isola, Elaine Marley (futura moglie del nostro protagonista). Guybrush arriva sulla nave nemica e in qualche modo riesce a sventare l’attacco; una volta attraccato offre a Elaine un anello trovato poco prima sulla nave di LeChuck. Purtroppo però l’anello è maledetto e non appena Elaine lo indossa viene tramutata in una statua d’oro ed è proprio qui che inizia l’avventura del “temibile” Guybrush. Per salvare la sua amata Guybrush dovrà trovare un altro anello che invertirà la maledizione, liberando così la povera Elaine.
Questo terzo capitolo è stato uno dei titoli più belli a cui io abbia mai giocato, humor e enigmi ben congeniati in un’avventura coinvolgente e divertente. Suddivisa in 6 capitoli in cui scopriremo personaggi strani e luoghi esotici, storie voodoo e scontri pirateschi. A mio parere il titolo migliore dell’intera saga, sia per la sua innovazione sia per la storia. A quanto pare poi Ron Gilbert è al lavoro su un nuovo capitolo dal titolo Return to Monkey Island, inutile dire che l’hype è alle stelle e non vedo l’ora di poterlo giocare. Nel frattempo se ti sei perso questa perla (e anche gli altri capitoli) recuperalo immediatamente, ti assicuro che non te ne pentirai.
1. Broken Sword: il segreto dei templari
Eccoci arrivati all’atto finale. Ci ho pensato su parecchio e onestamente non ho saputo immaginarmi qualcosa di diverso; Broken Sword: il segreto dei templari, è la mia avventura grafica preferita. Forse il titolo migliore in termini di avventure grafiche, non saprei davvero indicare un qualche difetto verso questo gioco. Non so se è solo per una questione di non riuscire ad essere obiettivo, ma Broken Sword rimane un gioco che merita sul serio un monumento (si lo ammetto forse sono un po’ di parte) e per questo titolo non smetterò mai di ringraziare la Revolution Software, che mi ha regalato (ci ha regalato) una serie leggendaria.
Trama e opinioni
“Parigi in autunno, gli ultimi mesi dell’anno e la fine dell’inverno”. Con queste parole iniziava un viaggio intorno al mondo, tra assassini, sette e antichi misteri.
Parigi fa da sfondo alla nostra avventura. Tu sei George Stobbart, turista americano che si gode qualche giorno di vacanza, seduto in un bar nella splendida capitale; d’un tratto un tipo vestito da pagliaccio (frase che sentiremo più volte durante il corso del gioco) entra nel bar anche se George non presta molta attenzione, sembra più interessato alla cameriera ma, pochi secondi dopo…boom!!! Il bar esplode. Il risveglio è confuso, c’è un morto, e non sai che diamine è successo. Quella mattina la vita di George Stobbart sarebbe cambiata per sempre.
Indimenticabili le parole dopo il risveglio: “Tutto continuò come se niente fosse, ma l’esplosione avrebbe cambiato la mia vita per sempre“. Da qui in poi inizierà l’avventura che ti porterà in giro per il mondo, Francia, Marocco, Irlanda, Spagna, Scozia. Non sarai da solo, con te avrai un’altra indimenticabile (e affascinante) protagonista, la giornalista de “La libertè” Nicole Collard che ci aiuterà nella nostra indagine per scoprire che un assassino vuole fermare una pericolosa organizzazione di neo-templari che vogliono dominare il mondo.
Broken Sword è un punta e clicca che sa tenerti incollato allo schermo, una storia ricca e personaggi incredibili, carismatici, un protagonista a cui è impossibile non voler bene, enigmi mai scontati per un gioco che ancora oggi è fonte di ispirazione per le avventure moderne (l’ultima ad esempio è Crowns and Pawns) e che resta una pietra miliare del genere. Insomma, chi non ha giocato questo titolo ha perso davvero una perla rara. Oggi è disponibile in una versione rimasterizzata, la Director’s Cut che include una serie di scenari inediti introdotti successivamente e che arricchiscono ulteriormente la trama di gioco. La saga è forse la più famosa della Revolution Software e comprende ben 5 capitoli, era impossibile però non indicare il capostipite come l’avventura migliore.
Saluti finali
Che dire, è stata una classifica sofferta per tanti motivi ma, questi cinque titoli di cui ti ho parlato rappresentano una parte di vita e una serie di ricordi che per un (boomer) videogiocatore come me è impossibile dimenticare. Sperando che le avventure grafiche non smettano mai di esistere, spero ti sia piaciuta la classifica. Evviva le avventure grafiche, che hanno saputo tenerci compagnia ogni volta che ci sentivamo un po’ soli.