La recente uscita di Nine Sols, titolo validissimo ma ignorato da molti videogiocatori, fa pensare a quante “perle nascoste” offra il mercato. Molti videogiochi degni di nota non riescono infatti a vedere le luci della ribalta, restando sconosciuti ai più.
Ecco quindi che nasce una classifica che cerca di raccogliere cinque videogiochi volutamente sconosciuti, ma validissimi per un motivo o per un altro. E chissà…magari in futuro ne vedremo altri ancora!
Per adesso, invece, due premesse: questa è una lista, più che una classifica gerarchica. I titoli elencati sono infatti troppo diversi tra loro per essere confrontati e sono accomunati solo dal fatto di essere poco conosciuti. Molti di questi videogiochi sono indie, ma non perché questo sia un prerequisito: caso vuole che molti titoli indipendenti abbiano meno risonanza. Ma bando alle ciance e cominciamo!
RoboDunk
Iniziamo la lista con un videogioco che merita tantissimo, soprattutto per l’originalità e l’unicità del suo gameplay. Conosciuto alla Games Week dello scorso anno, il titolo si è dimostrato interessante fin dalle prime partite.
RoboDunk può essere visto come un videogioco sportivo arcade, dove due squadre composte da due robot si affrontano in una versione futuristica di pallacanestro. Il campo è piccolissimo e i robot sono equipaggiati con varie armi.
Sotto un comparto tecnico poco ispirato si nasconde quindi un titolo dalle partite intense, divertenti e ricche di momenti dove si urla per i vari colpi di scena e i passaggi di palla. Se vuoi saperne di più leggi la nostra recensione!
Sproggywood
Continuiamo con un roguelike tradizionale, che sotto un’estetica carina e cartoonesca nasconde un gameplay brutale. Il gioco riprende a piene mani dalla formula più pura del genere, proponendo al giocatore una difficoltà che non perdona.
Il loop di gameplay del titolo è simile a quanto conosciamo: si parte da un HUB, si entra in un dungeon e si esplora. Queste esplorazioni si svolgono però su una classica griglia, dove nemici e personaggio si muovono a turni.
Sono proprio questi turni, uniti alle abilità dei nemici, a definire ogni partita. Sconfiggere un budino di fuoco, ad esempio, lo farà esplodere causando danni ingenti in linea retta il turno successivo. Ecco quindi che il posizionamento e i tempi dei singoli turni diventano subito vitali. Ora immagina una decina di budini insieme ad altri nemici e capirai perché Sproggywood non è per i deboli di cuore.
Caracoles
Inseriamo qui un altro titolo proveniente dalla Games Week. Caracoles è un party-racing game semplicemente unico, diverso da tutto quello che puoi aver provato.
Il gioco presenta infatti corse tra lumache…che vanno effettivamente lentissime. Ma andiamo con ordine. Ogni partita vede i giocatori osservare la mappa di un tracciato, su cui disegnare con il touchscreen la traiettoria che seguirà la nostra lumaca. Disegnando velocemente, si andrà veloci, mentre toccando i bordi del tracciato, si andrà fuori strada.
Dopo che tutti i giocatori in gara hanno disegnato la loro traiettoria, le rispettive lumache inizieranno una lenta gara in tempo reale, seguendo lo stesso percorso tracciato. Si aggiungono poi altre piccole meccaniche, che però nulla tolgono all’immediatezza e al divertimento di Caracoles.
Rotaeno
Arriviamo in fondo alla lista con un titolo originalissimo, ma sconosciuto ai più. Rotaeno è un gioco musicale semplicemente eccellente, da giocare peraltro su smartphone.
Il gameplay del titolo è simile a quello di ogni altro gioco del genere: delle note arrivano verso i bordi dello schermo, che vanno toccati a tempo sulla judgement line. Ci sono vari tipi di note, da premere ogni volta in modi specifici.
Ciò che caratterizza il titolo, però, è la meccanica della rotazione. Molte note, infatti, vanno “premute” letteralmente ruotando il telefono come una sorta di volante. Questo è necessario sia per alcune sequenze “rotanti”, sia per vere e proprie note singole da acchiappare con una rotazione veloce.
Neanche a dirlo, la formula è divertentissima. E se ancora non ti basta, sappi che il gioco vanta un’estetica anime davvero piacevolissima.
Lydia
L’ultimo posto della lista va a un titolo che ricalca l’idea di “sconosciuto” meglio di tutti gli altri presentati fin ora. Anzi, è molto probabile che tu abbia sentito nominare almeno una volta gli altri videogiochi in classifica, senza aver mai sentito parlare di Lydia.
Parliamo infatti di un videogioco particolare che – come puoi vedere nella nostra recensione – andrebbe valutato con un voto tristemente basso. Perché inserirlo in questa classifica allora?
Perché é un ottimo esempio di come i videogiochi possano narrare storie profonde ed emozionanti, anche con pochi mezzi a disposizione. In particolare, Lydia racconta le vicende di una bambina costretta a vivere in una famiglia disfunzionale, con un padre assente e una madre poco affettuosa.
Questo contesto, nel gioco, viene mostrato con metafore visive particolari, che per esempio rappresentano dei drogati come zombie o la madre come un mostro torreggiante. Se tutto questo ti ispira, giocalo!