Bentornato ad un nuovo episodio di Top e Flop, la rubrica che raccoglie le migliori e le peggiori notizie settimanali sul mondo videoludico. Vediamo insieme come si è svolta la settimana appena trascorsa!
TOP
Scalebound potrebbe vedere la luce su Nintendo Switch
Dopo circa due anni dall’annuncio di Microsoft, Scalebound torna a far parlare di sè dopo la clamorosa cancellazione del progetto. Secondo alcune voci di corridoio, Platinum Games starebbe pensando all’acquisizione dei diritti del videogioco per portarlo su Nintendo Switch. Sarebbe un gran colpo per Nintendo, ma attendiamo ulteriori sviluppi.
Nioh potrebbe approdare su Xbox One
Nella settimana appena trascorsa, i possessori di Xbox One hanno chiesto alla casa di sviluppo Koei Tecmo se il soulslike può arrivare anche sulla console di Microsoft. Tramite un simpatico botta e risposta con un utente su Twitter, gli sviluppatori hanno chiamato a raccolta tutti i fan di Nioh per dimostrare loro quanto desiderano davvero il rilascio su Xbox One.
Rocksteady al lavoro per un altro Batman o una nuova IP
Dopo il silenzio degli ultimi tempi, Rocksteady torna a far parlare di sè. Stando ad alcune voci di corridoio che circolano in rete, la casa di sviluppo sembra stia cercando un Promo Artist addetto alla creazione di trailer promozionali ed un Lead Brand Artist che dovrà occuparsi di una importante campagna promozionale. Si vocifera di un ritorno del famosissimo cavaliere oscuro o, magari, di una nuova IP che potrebbe avere come protagonista Superman.
Xbox Game Pass in arrivo su Switch? Un connubio possibile
Recenti rumor parlano di un possibile arrivo di Xbox Game Pass su Nintendo Switch. Come ormai dichiarato dalla stessa Microsoft, Xbox One punta ad espandersi e riprodurre i propri giochi tramite il servizio Project X Cloud che permetterà a tutti i dispositivi dotati di schermo di riprodurre qualsiasi videogioco Xbox One. Inoltre, giochi come Minecraft o Hellblade: Senua’s Sacrifice che sono stati rilasciati su Switch, hanno migliorato quello che era un rapporto già consolidato tra le due software-house.
FLOP
Addio a PlayStation Vita
Sony decide di interrompere la produzione della console portatile anche in Giappone dopo che nel 2017 aveva già fermato la produzione negli USA. PlayStation Vita, ai tempi del lancio, non si presentava malissimo: aveva un piccolo centro multimediale con cui era possibile navigare su internet, la potenza di calcolo presente nella macchina era quasi pari alla potenza di PlayStation 3 ed esteticamente era un bel vedere. Molto probabilmente, a decretarne via via il fallimento fu la mancanza del supporto di terze parti e il prezzo ritenuto eccessivo dall’utenza, considerando che solo la console costava ben 300€ e se si voleva espandere la memoria, si doveva far fronte ad un’altra spesa aggiuntiva. Solo qualche buon titolo indie e piccole perle quali Tearaway: Avventure di Carta e Uncharted: L’Abisso d’oro non fecero subito sprofondare la piccola console di casa Sony verso il suo, a detto di molti, inevitabile destino.
Anthem: voti risicati e negativi da parte di critica ed utenza
Presentato con una magnifica campagna pubblicitaria e annunciato come un titolo tripla A, Anthem, il titolo sviluppato da BioWare ha raccolto molte critiche negative. Uno dei giudizi più duri è stato dato da VG247, che descrive Anthem come un gioco che spreme fino all’ultimo centesimo l’utente attratto dal design basato su ricompense continue. Altri giudizi dicono come la campagna non sia poi così eccezionale, portando il giocatore ad abbandonare la trama principale dopo un’ora di gioco. Insomma, Anthem ha deluso le aspettative di tutta la critica internazionale ma soprattutto degli utenti che lo aspettavano con ansia.