Bentornato nella nostra consueta Top e Floip settimanale, la rubrica di approfondimento che raccoglie le notizie migliori e peggiori della settimana appena trascorsa. Come al solito, c’è tanto da dire, quindi buttiamoci subito nelle news degne di nota.
TOP
Final Fantasy XIV supera i 16 milioni di giocatori
L’ultimo MMO di casa Square Enix è l’emblema di un ottimo supporto post lancio. Fin dalla sua uscita gli sviluppatori hanno ascoltato i feedback degli utenti, aggiunto contenuti e migliorato le caratteristiche di gameplay. Dopo tutti questi anni il gioco può ancora vantare aggiornamenti costanti che delineano un titolo incredibilmente vasto e pienissimo di cose da fare.
L’espansione Shadowbringer che aggiungerà tantissime novità degne di nota rifinendo ulteriormente l’esperienza, è solo l’ultimo tassello di un videogioco che è diventato uno dei migliori multigiocatore di massa negli ultimi anni. Sapendo questo, non sorprende che gli utenti di Final Fantasy XIV abbiano superato persino i 16 milioni di giocatori complessivi. La notizia è ottima, dato che dimostra i risultati ottenibili con un supporto ben fatto e duraturo. Sicuramente nei prossimi anni il titolo continuerà a dare il meglio, migliorandosi costantemente come ha fatto fin’ora.
Overwatch introduce ufficialmente i replay
Restendo in tema di supporti post lancio duraturi, eccoci a parlare del recente sparatutto Blizzard. Nonostante Overwatch sia caduto nella ripetitività di eventi sempre uguali e bilanciamenti fin troppo frequenti, possiamo comunque vedere una buona risposta ai feedback degli utenti e l’aggiunta costante di funzioni degne di nota. Tra le ultime possiamo sicuramente annoverare il replay.
La richiestissima funzione permetterà a tutti gli utenti di rivedere le partite svolte precedentemente. Non solo: ogni match sarà osservabile da ogni prospettiva, seguendo persino i movimenti dei giocatori avversari e degli altri membri della nostra squadra. In aggiunta, sarà possibile anche muovere liberamente la telecamera per osservare l’azione dall’alto o da una particolare angolazione. Questo permetterà di avere una visione completa delle partite e di studiare al meglio il loro svolgimento. Inutile dire che i giocatori particolarmente interessanti al proprio rank e al miglioramento personale troveranno tutto questo estremamente utile.
Rime è gratuito su Epic Games Store
Rime è una piccola perla. Per questo motivo, la sua offerta su Epic Games Store è certamente una notizia da riportare. Oltre al fatto che un gioco ottenuto a costo zero fa sempre piacere, in questo caso parliamo anche di un indie da recuperare in ogni caso.
Il titolo, infatti, è un puzzle game particolare dall’estetica piacevolissima e dalle meccaniche divertenti per tutta la durata dell’avventura. La storia che caratterizza l’esperienza è toccante e memorabile, il gameplay è composto da enigmi ben strutturati e da evocative fasi di esplorazione, le quali danno il massimo grazie al comparto artistico certosino. In poche parole, Rime si erge al di sopra di altri indie, regalando un viaggio che difficilmente dimenticherai. Se poi è anche gratis, perchè non provarlo subito?
PlayDate: una nuova console dall’anima retro
Una nuova piattaforma entra nel difficilissimo mercato delle console portatili, dominato da Nintendo fin dai tempi del classico GameBoy. Tantissimi sviluppatori hanno provato a interrompere questa egemonia, ma i risultati sono stati sempre poco positivi. Oggi, con gli smartphone sempre più potenti, è ancora più difficile proporre ai giocatori qualcosa che valga la pena considerare al posto di una comodissima Nintendo Switch o di un semplicissimo telefono.
PlayDate sembra volersi inserire proprio in questo frangente, mostrando agli utenti qualcosa di unico: una console piccolissima dallo schermo in bianco e nero e con una manovella posta a destra dell’hardware. In aggiunta, sembra che il punto di forza della piattaforma saranno dei giochi indie sviluppati appositamente per essa. Questo significherebbe che PlayDate dovrebbe vantare dei titoli unici che sfrutteranno lo schermo volutamente in bianco e nero e le potenzialità offerte dai controlli particolari.
E’ chiaro che la vita della console è affidata totalmente al supporto degli sviluppatori indipendenti e alla qualità dei videogiochi proposti, quindi noi speriamo che vada tutto per il meglio, dato che il progetto sembra molto interessante.
FLOP
Come sempre, le notizie positive sono accompagnate anche da qualcosa meno piacevole. Vediamo quali
Il ciclo vitale di Ouya è finito
Quasi come monito per gli sviluppatori di PlayDate, vediamo la fine di un progetto che sembrava molto interessante: Ouya. Questa è una console Android open source nata con la prospettiva di innovare profondamente il mercato attraverso una piattaforma che sarebbe stata in grado di “autogestirsi”.
La campagna kickstarter alle basi di Ouya ha avuto un successo strepitoso. Nonostante l’euforia iniziale, le vendite non mai state entusiasmanti. Molte persone hanno effettivamente acquistato la console, ma quest’ultima non ha mai raggiunto numeri da capogiro. Per questo motivo, dopo aver cessato la produzione circa quattro anni fa, anche i servizi associati chiuderanno definitivamente, store compreso.
Non è mai bello assistere alla fine di un progetto con un alto potenziale, ma c’è da dire che i giochi scaricati sul proprio hard disk saranno utilizzabili offline anche dopo la fine del supporto ufficiale.
L’ambiente lavorativo di CD Projekt Red sembra essere pessimo
Purtroppo vediamo notizie simili fin troppo frequentemente negli ultimi tempi, ma non sono mai piacevoli da ricevere. Stavolta, gli sviluppatori del capolavoro ruolistico The Witcher 3 sembrano essere al centro di una polemica riguardante le condizioni di lavoro negli studi della compagnia.
In questo caso, le persone del team di sviluppo dei Cyberpunk 2077 sarebbero sottoposte a una mole eccessiva di ore lavorative, subendo di conseguenza uno stato di malessere mentale e fisico. Per quanto sia piacevole ottenere i giochi il prima possibile, non dobbiamo dimenticare che gli sviluppatori sono persone, quindi il loro benessere dovrebbe sempre andare di pari passo con la qualità dei prodotti.