La conosci, la aspetti, ed eccola arrivata! La Top e Flop, la rubrica domenicale di iCrewPlay che raduna successi ed insuccessi degli ultimi 7 giorni, è tornata puntuale come un orologio svizzero. In quella odierna vedrai gli eventi rilevanti di questa settimana, ma se desideri avere un’idea di cos’è successo in quelle passate, a questo indirizzo puoi trovarne tutte le edizioni precedenti. Detto ciò, si parte!
TOP
Sony apre un account Twitter per i 20 anni di Ape Escape
Ho avuto la fortuna di conoscere la magnifica serie di Ape Escape nell’istante in cui è iniziata e l’ho amata alla follia, quindi sono elettrizzato da quanto è accaduto. Sony Japan ha aperto un account Twitter dedicato alla saga, menzionando come le dispettose scimmiette siano “in giro da un sacco di tempo” e chiedendosi “se c’è qualcuno là fuori a inseguirle”. Il tweet è accompagnato dalla scritta “20th anniversary” (il primo gioco uscì il 24 giugno 1999) e il nome Piposaru, probabilmente un riferimento allo spin-off Piposaru 2001, party game uscito solo in Giappone. Che Sony voglia proporre per il ventennio della scimmiesca epopea un seguito, un remaster, un remake o una compilation? Chi può dirlo! Leggi l’articolo dedicato per avere maggiori informazioni!
Level-5 parla di Ni no Kuni 3
In un’intervista Akihiro Hino, presidente della Level-5, ha menzionato vari progetti su cui la software house è al lavoro, includendo un dettaglio di non poca importanza. Sicuramente saprai che il film dedicato a Ni no Kuni debutterà ad agosto nei cinema giapponesi. Ebbene, Hino ha dichiarato che in quel momento verranno annunciate novità sul prossimo titolo della fortunata serie di giochi di ruolo. L’espansione di tale ip è il motivo, stando al presidente, per il quale la compagnia sta esplorando il mercato mobile: a tale scopo sta non solo portando il primo Ni no Kuni su Nintendo Switch, ma creando anche un’app per smartphone dedicata alla saga. Nel nostro articolo si parla delle nuove politiche di Level-5 e di novità su Yo-kai Watch, quindi vallo a leggere!
Annunciato ufficialmente il nuovo Dragon Quest
Ebbene sì. Il nuovo titolo della serie, col nome in codice Dragon Quest HD, è stato ufficialmente annunciato da Square Enix. Con al timone l’intramontabile Yuji Horii, arriverà sulle console di nuova generazione. Inoltre, non sarà rilasciato in tempi brevi, nonostante le fonti ufficiali affermino che la creazione della storia sia ultimata. Stando alle dichiarazioni ufficiali, questa scelta è da individuarsi nel bisogno di dare al team tutto il tempo necessario per fare un buon lavoro. Per farti un’idea più chiara e dettagliata, ti esorto a leggere l’articolo dedicato.
E visto che si parla di console di nuova generazione…
Nuovi dettagli per la CPU di PlayStation 5
Negli scorsi giorni sono state definite più o meno approfonditamente le specs della nuova console targata Sony. Tra esse spicca l’inclusione della CPU Zen 2. Stando alle parole di Steve Iles, senior producer di R8 Games, la potenza di questo processore permetterà di simulare fisiche di gioco sempre più accurate e, sopratutto, aumentare esponenzialmente la competenza delle intelligenze artificiali. Iles ha inoltre prospettato un’ottimistica visione relativamente al cross-play, elemento ampiamente esplorato in questa generazione. Quanto di ciò dipenda dalla potenza di calcolo e quanto invece sia determinato dalle politiche delle singole software house è ancora da vedere, ma puoi trovare maggiori dettagli sulla nuova scatolina Sony nel nostro articolo.
Il prossimo segmento tratta proprio di politiche aziendali…
Microsoft, Sony e Nintendo unite contro i dazi di Trump
Non è un mistero che Donald Trump stia pestando parecchi piedi in questo periodo. Il prospettato aumento del 25% per l’importazione di materiali prodotti in Cina ha dato fastidio praticamente a tutti, da realtà politiche ed economiche internazionali ai consumatori finali (quelli che come al solito ci rimetteranno di più) in egual misura. Le ultime tre bandiere scese in campo di comune accordo per protestare sono stavolta i tre storici rivali del mondo videoludico, che con un comunicato a sei mani hanno espresso il loro dissenso a questa tassazione, definendola velenosa per il loro ambiente, i loro dipendenti (già vittime di crunch e licenziamenti di massa) e i loro clienti. C’è molto da approfondire al riguardo, dunque ti esorto a leggere con calma il nostro articolo.
Tifa entra a far parte del cast di Dissidia Final Fantasy NT
Dopo le lunghe e tortuose discussioni sulle… uhm, combattute realtà anatomiche di Tifa Lockhart nel remake di Final Fantasy VII, la competente guerriera si unisce ufficialmente all’elenco da cui possiamo scegliere per riempirci di botte nel picchiaduro dedicato alla saga di Final Fantasy. Persino qui le critiche l’hanno seguita, costringendo Tetsuya Nomura a promettere ai fan che in questo specifico gioco le sue grazie “rimbalzeranno“. Per i dettagli che si limitano a parlare di come il personaggio funzionerà nel titolo, leggi il nostro articolo. Qui sotto ti lascio un po’ di gioia per gli occhi.
FLOP
Ancora niente annunci per Fable 4
Nei giorni precedenti all’E3 avevano iniziato a circolare vari rumors relativi a Fable 4 che davano tutti i presupposti perchè l’apprezzata serie di giochi di ruolo tornasse ufficialmente sotto i riflettori, ma così non è stato. Come scritto nel nostro articolo, i motivi per l’assenza dall’expo forniti dal vicepresidente esecutivo di Microsoft, Phil Spencer, suonano rassicuranti: il team sembra aver imparato dall’errore commesso col prematuro annuncio di Marvel Heroes e desidera avere tutto il tempo necessario per prepararsi… ma non ci sono comunque notizie da un po’. Un’intervista recente col capo di Microsoft Game Studios, Matt Booty, lo vedeva fare affermazioni vaghe secondo cui potremmo dover aspettare l’E3 2020.
La continua tragedia di Fallout 76
Bethesda sta passando un brutto periodo a causa di Fallout 76. Complice l’astio del mercato verso i “Games as a Service“, non c’è dubbio che sarà difficile rialzarsi in piedi. Pete Hines, vicepresidente del reparto marketing dell’azienda, si è detto fiducioso ed entusiasta della sfida presentata nel rimettere assieme i cocci del nuovo capitolo di Fallout… Tuttavia, facendo eco alle parole di Todd Howard, la generale consapevolezza del disastroso lancio del gioco non è un buon segno, poiché promuove una politica secondo la quale è ammissibile mettere sul mercato giochi incompleti, chiedere soldi e poi, forse, aggiustarli. Quando compare gente che non ironicamente gioisce per qualcosa di basico come presenza di NPC e quest, c’è veramente qualcosa che non va. Puoi leggere il resto dell’intervista con Hines qui.
Destiny 2, problemi di bilanciamento armi
Quando la dichiarazione del direttore creativo di Destiny 2, Luke Smith, si compone delle parole “I cambiamenti più recenti al Lord of Wolves hanno creato un mostro”, sai che la storia non è uno scherzo. L’arma è molto sbilanciata e sta incasinando il PvP… eppure, alla squadra incaricata di risolvere la questione è stato detto di mettere tutto a posto entro la fine dell’anno. I motivi di tempi così prolungati, stando a Bungie, si identificano nella grandezza stessa del problema: arginarlo subito significherebbe fermare tutto, compromettendo il gioco e il lavoro del team. L’alternativa sarebbe impedire ai giocatori di equipaggiare l’arma, ma è una decisione ancora in discussione. Per sdrammatizzare, Smith ha affermato che in futuro inserirà un Trionfo e forse anche un Emblema per tutti coloro che hanno partecipato all’attuale Stendardo di Ferro, commemorando il terrore con cui il Signore dei Lupi ha investito i Guardiani. Un flop divertente, almeno. Vi abbiamo dedicato un articolo iniziale e un approfondimento: leggili entrambi per avere tutti i dettagli!
Google Stadia non fornirà alcuna beta prima del lancio
Concludiamo con qualcosa di insensato. Google Stadia, il nuovo servizio di cloud gaming di Google, non avrà versioni di prova prima della sua uscita a novembre. Phil Harrison, leader del progetto e vice presidente e manager generale di Google, assicura che grazie ai test eseguiti sul territorio americano, più difficile da gestire dell’Europa, non ci saranno problemi… ma in un paese come il nostro, dove non tutti hanno accesso alla fibra, non è una gran mossa chiedere di fidarsi a scatola chiusa di un servizio il cui test di connessione non è neanche accurato (quando l’ho fatto io registrava una perdita del 30% circa della capacità effettiva di rete rispetto ai risultati dello Speedtest di Ookla con le stesse condizioni), specie se si desidera avere la risoluzione a 4K, a pagamento. Puoi leggere maggiori dettagli qui!